Smettere di allattare non sempre è facile

Ogni donna vive lo svezzamento in modo diverso; per alcune è un sollievo, mentre per altre, smettere di allattare può essere traumatico. In ogni caso, lo svezzamento non è un processo facile. In questo spazio potrete saperne di più su questo processo organico che molte madri attraversano.
Smettere di allattare non sempre è facile
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Decidere di smettere di allattare (per necessità o meno), per molte donne implica un cambiamento. Per alcune, lo svezzamento è un sollievo, ma per altre smettere di allattare il proprio bambino può essere piuttosto difficile e provocare persino depressione.

Lo svezzamento è un momento particolare, una fase naturale dello sviluppo del neonato e della maternità. Sentirsi tristi a causa di questo cambiamento è lecito, ma bisogna essere coscienti del fatto che questo cambiamento è normale. Ma come è possibile che un evento di così naturale sia vissuto con dolore?

È normale sentirsi tristi, ed è più comune di quanto si possa pensare.

Oltre alla possibile tristezza (o leggera depressione), alcune madri iniziano a sperimentare un certo grado di irritabilità, ansia o sbalzi d’umore. Queste sensazioni, in genere, durano poco e tendono a svanire nel giro di qualche settimana.

Eppure, in alcuni casi la donna presenta sintomi più gravi, che possono richiedere l’intervento di un esperto. un trattamento.

Smettere di allattare e sentirsi tristi.

Svezzamento, tristezza e depressione

Cosa causa questi sbalzi d’umore? Sono pochissimi gli studi sul tema, ma è stato ipotizzato che gli sbalzi ormonali sono la causa principale di queste oscillazioni di umore dopo lo svezzamento.

Uno dei cambiamenti associati allo svezzamento è la riduzione dei livelli di prolattina e ossitocina:

  • La prolattina, un ormone necessario alla produzione di latte, porta con sé una sensazione di benessere, calma e rilassamento.
  • L’ossitocina, l’ormone necessario per espellere il latte (noto come l’ormone dell’amore) produce anch’esso una sensazione di benessere.

Si capisce bene che la riduzione improvvisa di questi ormoni può avere un certo effetto sulle emozioni della madre durante lo svezzamento.

Gli studi rivelano che più in fretta avviene lo svezzamento, più brusco sarà il cambiamento nei livelli ormonali; dunque saranno maggiori le probabilità di effetti indesiderati.

Oltre a ciò, le madri obbligate a svezzare prima del tempo (per motivi che non dipendono da loro) e/o con precedenti di depressione, sono più inclini a soffrire di depressione a seguito dello svezzamento.

Potrebbe sopraggiungere una sensazione di perdita e di tristezza persino per le donne che si sentono pronte a questo momento e che procedono gradualmente, così come per quelle che in un primo momento non sembrano affatto risentirne.

Per queste donne lo svezzamento segna la conclusione di una fusione fisica con il proprio bambino, la fine di un periodo speciale della propria vita.

Smettere di allattare il bambino: come superare la tristezza?

Per molte madri allattare il proprio bambino non è solo un’abitudine piacevole, crea persino dipendenza. Nel caso dell’allattamento prolungato, questo fenomeno risulta persino più intenso, ma ha una durata e prima o poi bisogna smettere.

Superare la tristezza e gli sbalzi di umore dovuti allo svezzamento può essere più facile seguendo le linee guida che presentiamo.

Smettere di allattare: fare regolarmente attività fisica è utile

L’esercizio fisico favorisce il rilascio di ormoni che offrono una naturale sensazione di benessere e di piacere, soprattutto se si tratta di un esercizio di media e alta intensità.

Sono utili anche esercizi a intensità più moderata, come lo yoga o il pilates. Inoltre, è particolarmente consigliato fare attività all’aperto (basta camminare) per respirare aria fresca che ossigena e migliora la salute del corpo in generale e del cervello in particolare.

Se potete fare attività fisica di giorno, è molto meglio, visto che la vitamina D migliora lo stato d’animo e il sistema immunitario.

Donna che fa yoga.

Respirare con consapevolezza

Quella pressione che si avverte sul petto quando si è stressati è dovuta a una respirazione troppo veloce, che non permette ai polmoni di riempirsi bene.

Prendetevi qualche minuto quando avvertite questa pressione e rallentate la velocità della respirazione. Rilassate le spalle, chiudete gli occhi e respirate a fondo e lentamente, fino a quando non sentirete che lo stress svanisce e la pressione si allenta.

  • Attenzione alle ore di sonno. Provate ad andare a dormire e ad alzarvi tutti i giorni alla stessa ora, ciò aiuterà a regolare i livelli ormonali.
  • Seguire una dieta sana. Non cercate di compensare la stanchezza con un consumo eccessivo di bevande eccitanti e cibi che contengono zuccheri e amido. Questa abitudine non solo interferisce con la salute fisica e mentale, ma ritarda anche il ripristino degli equilibri ormonali.
  • Concedersi un po’ di divertimento. Svolgete attività divertenti con la famiglia e godetevi il tempo da sole con il partner. Coltivate le amicizie, ma trovate anche del tempo per voi stesse e per le vostre passioni.
  • Stimolate il rilascio di ossitocina con abbracci e baci. Fatelo tutti i giorni con i vostri figli e con il vostro partner, ma anche con parenti e amici.

Conclusioni

Ogni donna può tenere in considerazione alcuni consigli e scartarne altri, a partire dalla decisione di allattare oppure no.

In tutti i casi, l’allattamento è una fase che dovrà cedere il passo a quelle successive. Come per qualunque altro cambiamento, bisogna essere caute dato che si tratta di un momento particolarmente delicato.


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  • Padró, A. (2017). Somos la leche: Dudas, consejos y falsos mitos sobre la lactancia (Embarazo, bebé y niño). Barcelona: Grijalbo Ilustrados.


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