Sonnolenza: possibili cause e soluzioni

Sonnolenza: possibili cause e soluzioni
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Scritto María Hoyos

Ultimo aggiornamento: 21 dicembre, 2022

Fate fatica a dormire? Avvertite il continuo bisogno di chiudere gli occhi? Questo può dipendere da vari fattori. La continua sensazione di sonnolenza può essere sintomo di una malattia o la logica conseguenza di uno scarso riposo notturno.

Parliamo di sonnolenza eccessiva, quando il bisogno di dormire si presenta oltre il tempo dedicato a questo scopo, dunque più di otto ore. Non va confuso con la fatica o l’apatia, le quali sono spesso causate dalla mancanza di attività fisica o mentale. D’altra parte, il bisogno di dormire a tutte le ore può essere dovuto anche a depressione o a un periodo di grande stress.

I disturbi del sonno

La sonnolenza può essere causata da diversi disturbi del sonno. Fra queste troviamo l’ipersonnia, la narcolessia, l’apnea notturna, l’insonnia e la sindrome di Kleine-Levin. Quelli che caratterizzati da una sonnolenza eccessiva sono l’ipersonnia, la narcolessia e la sindrome di Kleine-Levin, nota anche come “sindrome della bella addormentata”.

Donna che non dorme

Ipersonnia

L’ipersonnia si divide in diverse categorie, tutte caratterizzate da forte sonnolenza durante la giornata. L’ipersonnia non altera il sonno notturno, dunque la sonnolenza tende a manifestarsi in situazioni monotone, nelle quali l’interesse dell’individui è al di sotto di un determinato livello. Alcuni esempi possono essere conferenze, riunioni lavorative o un film.

In nessun caso la sonnolenza diurna è ristoratrice. Questo produce frustrazione dato che riduce notevolmente i momenti in cui ci si sente riposati.

La sindrome di Kleine-Levin

La sindrome di Kleine-Levin è un tipo di ipersonnia. Viene chiamata ipersonnia ricorrente, non è molto comune e colpisce prevalentemente gli uomini. Gli episodi di sonnolenza estrema capitano con una frequenza da 1 a 10 episodi all’anno. Può durare alcuni giorni o settimane. Chi ne soffre dorme dalle 16 alle 18 ore.

Narcolessia

I pazienti narcolettici passano rapidamente dalla fase di sonno leggero alla fase REM. Per questo motivo, soffrono di “attacchi di sonno” in situazioni impreviste. Questi pisolini durano poche ore. Nonostante l’effetto ristoratore, il bisogno di dormire si ripresenta nuovamente dopo 2 o 3 ore. È una condizione molto pericolosa, dato che la persona può addormentarsi mentre cammina o guida.

Strategie per prevenire o calmare i sintomi della sonnolenza

Una volta individuata l’anomalo bisogno di dormire in eccesso, per prima cosa bisognerà consultare uno specialista. D’altra parte, adottare una corrette igiene del sonno ci sarà utile, che si soffra di una patologia o meno. Ecco alcuni consigli da seguire:

  • Bere acqua a sufficienza. Una scarsa idratazione ci fa sentire più stanchi. Se soffriamo già di un disturbo del sonno, non dovremmo aggravare la situazione con la cattiva abitudine di non bere a sufficienza. Bevendo regolarmente, aiuteremo anche il corpo a mantenersi in salute.
  • Scacciare lo stress. Le situazioni stressanti compromettono la qualità del nostro riposo. Magari ci sentiamo come se avessimo dormito profondamente per molte ore, invece il nostro sonno è stato molto leggero.
  • Circondarsi di emozioni positive. Le emozioni negative influiscono sulla fatica e influenzano in molti modi il nostro organismo. Quando siamo tristi o di malumore, abbiamo solo voglia di dormire.
  • Coltivare sane abitudini. Un buon metodo per controllare il sonno è mantenere una routine ben scandita. Andare a letto sempre alla stessa ora, evitare i riposini lunghi e a qualsiasi ora e dormire sempre un numero di ore che si possa definire salutare. In questo modo il nostro ritmo cardiaco sarà in perfetto stato.
Ragazza che dorme

Non traiamo conclusioni affrettate

Se la nostra igiene del sonno varia a causa delle circostanze, non è necessariamente indice di una malattia. Il nostro modo di dormire cambia costantemente, in  base alla nostra età, alle nostre abitudini o al modo in cui ci rapportiamo con l’ambiente circostante. Ecco perché, davanti a qualsiasi sospetto, prima di iniziare a preoccuparci, dovremmo consultare uno specialista e sperimentare le strategie presentate. Anche se non ci aiuteranno a risolvere il problema, ci aiuteranno a riposare meglio.


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