Sviluppo dell'autostima: come influisce la famiglia

La famiglia è il primo cerchio in cui interagiamo fin dall'infanzia, quindi il modo in cui interagiamo in questo cerchio determinerà gran parte della nostra percezione e autopercezione.
Sviluppo dell'autostima: come influisce la famiglia
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 11 settembre, 2024

Lo sviluppo dell’autostima è alimentato (in parte) dalle dinamiche familiari nelle quali siamo cresciuti e siamo stati educati. È un lascito che ci portiamo dietro e talvolta difficile da sanare, soprattutto se abbiamo avuto dei genitori che non hanno mai amato se stessi e che non sono stati capaci di soddisfare i nostri bisogni, sostenerci o consolarci dal profondo del loro cuore.

Non mancano gli psicologi che dicono che per avere successo nella vita occorre avere il magazzino dell’autostima ben riempito. Che lo si voglia o meno, sono pochi i “combustibili” che ci danno tanta determinazione, autostima e senso di competenza. Tuttavia, e questo lo sappiamo bene, spesso viviamo la vita e ci muoviamo nel mondo con livelli di autostima molto bassi, talmente minuscoli che è quasi impossibile azionare il motore che ci fa superare noi stessi.

Proprio come spiega la celebre antropologa culturale Margaret Mead, la famiglia è il primo gruppo sociale nel quale le interazioni che si verificano determinano in buona parte chi siamo. I nostri genitori hanno il dovere e l’obbligo di riempire il nostro magazzino di nutrienti adeguati, di ricche componenti dove non manchi la sicurezza, l’affetto, la considerazione e quell’impulso vitale capace di spingerci a camminare nel mondo sentendoci preziosi e importanti.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.