Tecniche espressive nella valutazione psicologica
L’interpretazione psicologica dei disegni, nell’ambito delle tecniche espressive, può rivelarsi una risorsa interessante nella valutazione di alcuni casi. I test del disegno possono diventare una preziosa fonte di informazioni sulle caratteristiche personali dell’individuo, come intelligenza, coordinazione motoria, capacità di apprendimento e livello di sviluppo cognitivo.
Le critiche verso le tecniche espressive sono sempre state numerose e non sempre a torto. Nonostante rappresentino uno strumento estremamente utile, dovremmo però intenderle come una risorsa in più da applicare insieme ad altre tecniche di valutazione psicologica.
“Ogni atto di espressione o di risposta dell’individuo, in un certo senso, reca in sé l’impronta della sua personalità.”
-Hammer (1978) –
Gli aspetti formali delle tecniche espressive
L’analisi delle tecniche espressive inizia nel momento in cui vengono somministrate. Sono molte e preziose, le informazioni che si ottengono dal modo in cui si affrontano, dall’umore iniziale e dal grado di difficoltà incontrato dal soggetto.
Al momento della somministrazione, sarebbe bene considerare:
- Le dimensioni del disegno: ci comunica come ci relazioniamo con l’ambiente circostante, ci parla della nostra autostima, della nostra energia vitale o della tendenza a isolarci. Se il nostro disegno occupa circa il 50% dell’estensione del foglio, indica che presentiamo un certo equilibrio tra estroversione e introversione. Se il nostro disegno occupa l’intera superficie, indicherà un eccesso di autostima, e anche un po’ di aggressività. Se invece occupa meno del 20% del foglio, può essere un sintomo di insicurezza e di inibizione degli impulsi.
- Le proiezioni e la posizione del disegno. Indica introversione se il disegno è orientato verso il lato sinistro ed estroversione se è orientato verso il lato destro. I disegni situati in alto indicano una tendenza al mondo delle idee con relativi problemi di adattamento alla realtà. È il lato della fantasia. Da bambini, di solito, iniziamo a disegnare usando lo spazio superiore e, a mano a mano che cresciamo, la tendenza è quella di portarlo al centro. Se un adulto utilizza quest’area del foglio probabilmente ha la tendenza a cercare soddisfazione al di fuori della realtà.
- Il tratto. È un’altra importante fonte di informazioni. I tratti forti corrispondono a persone impulsive, ma anche assertive; mentre un tratto debole è un segno di timidezza e di bassa energia vitale. Le linee rette indicano scarsa gestione emotiva, mentre le linee curve indicano emotività.
- Ombreggiature e sbavature nel disegno denotano ansia e un eccesso di insicurezza.
- Un altro aspetto interessante è l’asimmetria, che ci parla dell’insicurezza nelle nostre relazioni e nella vita emotiva.
Tipi di tecniche espressive
Test del disegno della famiglia
Si tratta di un test molto popolare, somministrato soprattutto ai bambini. Ci consente di conoscere le relazioni dell’individuo con gli altri membri familiari. Si valuta: chi viene disegnato per primo, le dimensioni, le proporzioni, chi si trova al centro del disegno, ecc.
La distanza tra le figure è una scala che indica il grado di distanza emotiva con il resto delle persone rappresentate nel disegno. Più sono lontani, maggiore è la distanza emotiva. Figure a diverse altezze potrebbero indicare problemi di comunicazione.
Test della figura umana
Si possono raccogliere tante informazioni attraverso l’analisi della rappresentazione della figura umana e dalle relazioni con il simbolismo degli organi del corpo e degli indumenti. Questo test viene somministrato a bambini, adolescenti e adulti, sebbene la sua efficacia non sia mai stata verificata in modo sperimentale.
- Testa: la grandezza è legata alle frustrazioni intellettuali.
- Faccia: è legata ai bisogni sociali. Quando assente, ci informa delle tendenze evasive nelle nostre relazioni. Se troppo enfatizzata, denota tendenze dominanti e aggressive.
- Occhi: rappresentano la comunicazione sociale. Se vengono disegnati piccoli, possono rivelarsi un indicatore di senso di colpa. Se esageratamente grandi, possono nascondere tendenze dominanti e aggressive. Gli occhi chiusi indicano desiderio di isolamento e se appaiono come un buco o vuoti indicano egocentrismo.
- Naso: se appare ombreggiato, incompleto o eccezionalmente grande, simboleggia conflitti di natura sessuale.
- Capelli: rappresentano l’energia vitale, misurata dal volume e dalla forza del tratto.
- Abbigliamento: se compaiono i bottoni, possiamo interpretarli come una ricerca di affetto e di protezione, o persino di inadeguatezza. Grandi tasche sono indice di conflitti interiori. Infine, cravatte e cappelli tendono a essere rafforzativi del ruolo sessuale. Negli adulti vengono interpretati come meccanismi di sovracompensazione.
Il test dell’albero
Il test dell’albero è un parallelismo simbolico dell’individuo che lo disegna. È una delle tecniche proiettive che aiuta a valutare lo sviluppo di chi disegna, le sue disabilità cognitive, i possibili traumi e i suoi contenuti inconsci.
Simbologia spaziale:
- Radici: rappresentano l’istinto e l’inconscio.
- Tronco: rappresenta la personalità (l’Io).
- Chioma: simboleggia la vita mentale. Se ne analizza la forma. Se è grande, indica sicurezza e ambizione; se cadente, simboleggia la mancanza di volontà. Inclinata a sinistra indica introversione; a destra, fiducia in se stessi.
- Altri elementi: vengono analizzati anche le foglie, i frutti, i fiori e i rami.
Il disegno della casa
Quando si disegna una casa, si dà forma, in un certo senso, alle relazioni in ambito familiare. Il camino simboleggia il contatto sociale: se esce del fumo, significa che siamo persone affettive. Se è presente un sentiero per raggiungere la casa, esso rivela la necessità di avvicinarsi agli altri, mentre la presenza di un recinto manifesta uno stato in cui si è particolarmente interessati alla protezione della propria privacy.
Da questi disegni di base derivano svariati altri test, i cui elementi vengono sostanzialmente analizzati allo stesso modo di quelli qui spiegati. È bene ricordare che le tecniche espressive, pur essendo estremamente creative e divertenti da usare, devono sempre essere associate ad altri strumenti di valutazione psicologica.