Tipi di buddhismo: 4 scuole di pensiero

Come è accaduto con altre pratiche orientali, vari tipi di buddhismo sono divenuti popolari anche in occidente.
Tipi di buddhismo: 4 scuole di pensiero
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto María Hoyos

Ultimo aggiornamento: 02 gennaio, 2023

Nel buddhismo (o buddismo), a differenza di quanto accade per le altre religioni, non esistono classificazioni in base a gerarchie di potere al cui vertice si trova una persona che racchiude la saggezza dei testi sacri. Tuttavia, è possibile distinguere diverse scuole di pensiero dette anche rami o tipi di buddhismo.

Il buddhismo è sia una religione- sebbene non corrisponda esattamente alla definizione formale del termine- sia una dottrina filosofica. L’insieme di tradizioni, credenze e pratiche costituiscono uno stile di vita condiviso da un numero di persone compreso tra i 200 e i 1400, queste persone vengono definite buddiste. Come è accaduto con altre pratiche orientali, vari tipi di buddhismo sono divenuti popolari anche in occidente.

Cosa caratterizza il buddhismo?

Il buddhismo, nato in India tra il VI e il IV secolo a.c., è la quarta religione al mondo in base al numero di fedeli. Secondo alcuni, le scuole di pensiero principali sono la Therevada (o scuola degli anziani) e la Mahayana  (letteralmente “grande veicolo”) sebbene queste siano estremamente diversificate e non esista un’opinione comune.

Budda

Per i buddisti, i testi sacri del buddhismo sono oggetto di studio. L’obiettivo di chi abbraccia questa filosofia consiste, tra le altre cose, nel coltivare la conoscenza, praticare la meditazione e rinunciare a tutti i beni materiali per dare maggiore enfasi alla bontà e alla solidarietà tra gli uomini. Esistono anche varianti monastiche delle pratiche buddiste, ma la maggior parte degli individui appartenenti a questa religione la praticano in maniera meno intensa. Nonostante tutto, i principi filosofici del buddhismo sono condivisi dall’intera comunità.

La conoscenza del buddhismo è di tipo olistico. Gli insegnamenti di questa pratica sono legati tra loro e si completano l’un l’altro. Inoltre, si pone l’accento sul fatto che questi insegnamenti non sono altro che una guida verso il Dharma (in sanscrito: “le cose così come sono”).

Rami o tipi di buddhismo

A seconda del criterio di classificazione, possiamo identificare diversi tipi di buddhismo. In base al numero di praticanti, le tre branche principali sono il Mahayana, il Therevada e il Vajrayana. Tuttavia, se cerchiamo di classificare i vari tipi di buddhismo in base a fattori diversi dal numero di praticanti, ci ritroviamo di fronte a una religione estremamente decentralizzata.

Non è del tutto esatto, infatti, parlare di “tipi di buddhismo”, dato che le diverse varianti spesso e volentieri coincidono su diversi fronti, così come coincide il punto storico di nascita della dottrina. I diversi insegnamenti si assomigliano per certi aspetti e differiscono per altri, motivo per cui diventa difficile classificarli. Tenendo presente questi limiti, è comunque possibile organizzare le diverse credenze in maniera “artificiale” procedendo per analogie e differenze.

1. Buddhismo tradizionale e buddhismo moderno

La prima differenza che possiamo fare è quella che riguarda l’origine della pratica. Sebbene il buddhismo tradizionale o originale sia un insieme di credenze, tradizioni e pratiche millenarie, esistono anche interpretazioni moderne di questo sistema.

2. Il buddhismo originale delle scuole Nikaya

Secondo questa classificazione, esistono 19 tipi di buddhismo, 19 scuole nikaya. Nikaya è il nome utilizzato per designare le prime scuole del buddhismo. Di queste 19 è sopravvissuto solo il buddhismo therevada. Questa branca identifica come veri sutra tutti quelli contenuti nel Canon Pali, una raccolta di testi sacri.

Nel buddhismo Therevada è l’introspezione a fare da protagonista. L’esperienza individuale e il ragionamento critico si contrappongono in questa introspezione alla fede cieca, al fine di liberarsi e raggiungere il nirvana.

3. Mahayana

Se osserviamo la branca Mahayana del buddhismo, la classificazione delle varie tipologie è differente. Come già visto in precedenza, si tratta di una delle 3 branche fondamentali di quest’insieme di credenze.

A differenza del Therevada, gli insegnamenti di questa scuola sono più simili a linee guida che a una dottrina e il loro scopo è quello di svelare la verità, attraverso la visione critica e il ragionamento, mettendo in discussione le teorie del passato. Questa scuola di pensiero potrebbe essere assimilata al metodo scientifico. Un altro fattore che differenzia questa scuola dal buddhismo Therevada è l’accettazione di diversi tipi di sutra.

Tra le scuole del buddhismo mahayana possiamo trovare il zbuddhismo zen, che ha come obiettivo l’esperienza della saggezza assoluta, allontanandosi dalla conoscenza tecnica e individuale.

Bambino buddista

4. Buddhismo Vajrayana

Anche conosciuta come “buddhismo tibetano”, questa branca si sviluppò nei pressi dell’Himalaya ed è la religione più diffusa nel Bhutan e in Mongolia. Se osserviamo questa branca del buddhismo, possiamo individuare 4 scuole di pensiero:

  • Nyingma: basata sulla purificazione della mente, del verbo e del corpo, riguarda le divinità ed è promotrice della verità assoluta.
  • Kagyu: promuove la trascendenza dell’elaborazione concettuale, la semplificazione dei fenomeni e la “fruizione del sentiero” che va oltre la meditazione.
  • Sakya: si basa sul sistema Lamdré o “il sentiero e il suo frutto. Il principale sistema del Dharma di questa scuola è “il sentiero con il suo risultato”.
  • Gelug:  è una delle scuole di pensiero principali del buddhismo tibetano, a essa apparteneva anche il Dalai Lama. A volte viene inclusa nel buddhismo Mahayana in quanto alcuni sutra sono comuni alle due scuole.

A prescindere dalle diverse classificazioni applicabili al buddhismo, si tratta di una dottrina che ha ispirato le maggiori correnti di pensiero che sopravvivono persino in un mondo che si evolve alla velocità della luce e che sembra essere concentrato sulla dimensione esterna piuttosto che su quella interiore.


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