Tronco encefalico: un tubo a farfalla

Una struttura fragile quanto perfetta. Il tronco encefalico potrebbe essere paragonato a qualunque opera di ingegneria sofisticata. Così sofisticata che qualunque malfunzionamento al suo interno potrebbe avere conseguenze devastanti per il resto del corpo e delle funzioni vitali più basilari.
Tronco encefalico: un tubo a farfalla
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Scritto Sonia Budner

Ultimo aggiornamento: 14 febbraio, 2023

Il tronco encefalico è la struttura cerebrale che occupa il punto più in basso del cervello, vicino al midollo spinale; sembra, di fatto, un prolungamento dello stesso. Si tratta dell’area cerebrale che regola buona parte delle nostre funzioni vitali volontarie o parzialmente volontarie, come il battito cardiaco e la respirazione.

È dunque fondamentale per la nostra sopravvivenza, e qualunque lesione in quest’area del cervello può essere fatale. Stiamo parlando di un centro vitale del nostro corpo, suddiviso in diverse aree dalle funzioni ben definite.

L’immagine della sezione orizzontale del tronco encefalico assomiglia a quella di una farfalla. Non a caso, lo straordinario film Lo scafandro e la farfalla narra la storia di un uomo che ha subito una lesione al tronco encefalico e che si sveglia dal coma con la sindrome locked-in perché molte sue funzioni sono state danneggiate. Vediamo ora perché questa struttura cerebrale è così importante.

Struttura del tronco encefalico.

Il tronco encefalico

Il tronco encefalico può sembrare “solo” un ponte tra il midollo spinale e il resto del sistema nervoso, ma è molto più di questo. Si tratta di una fitta trama di fibre neuronali che attraversano il midollo spinale.

È formato principalmente da sostanza grigia e sostanza bianca. Quasi tutti i nervi del cranio, o nervi cranici, fuoriescono dal tronco encefalico. Così, gli impulsi nervosi inviati dal midollo spinale devono attraversare diverse regioni di questa struttura.

Al suo interno vi sono aree contenenti sostanza grigia, tra queste la più nota è il cosiddetto nucleo rosso del mesencefalo. Altre aree situate nella parte esterna contengono sostanza bianca.

Oltre a queste aree ben delimitate di sostanza grigia e sostanza, ce n’è un’altra in cui le due sostanze si mescolano: la formazione reticolare. Essa possiede nuclei di controllo e zone di connessione molto importanti. Si divide in tre sezioni o sottostrutture: il mesencefalo, il ponte del tronco encefalico e il bulbo rachidiano. Vediamole nel dettaglio.

Parti del tronco encefalico

Le tre strutture che formano il tronco encefalico sono:

  • Mesencefalo: si tratta della sezione presente nella parte superiore del tronco encefalico, vicino al talamo. Si divide a sua volta in altre strutture. Quelle più importanti sono il tectum (posizione dorsale) e il tegmentum (alla base).

Un’altra struttura del mesencefalo è l’acquedotto cerebrale, attraverso il quale fluisce il liquido cerebro-spinale, sostanza vitale per il funzionamento del cervello. Tra le funzioni principali del mesencefalo troviamo il controllo di determinati movimenti, la reazione di riflesso dinnanzi a stimoli visivi e uditivi, la regolazione della temperatura corporea e del ciclo sonno-veglia.

  • Ponte: noto anche come ponte di Varolio, è la parte più massiccia del tronco encefalico e si trova tra il mesencefalo e il bulbo rachidiano. La sua funzione principale è quella di connettere il mesencefalo al bulbo rachidiano, per cui qualunque lesione di quest’area influisce sulla funzione di entrambi.

Il cervelletto si trova nella parte posteriore del Ponte tronco-encefalico, invece la parte mediana contiene l’arteria basilare. Oltre a essere un centro nevralgico importante per le funzioni del mesencefalo e del bulbo rachidiano, il ponte del tronco encefalico è una struttura che interviene in funzioni di vitale importanza, come il controllo della respirazione e la regolazione della coscienza.

  • Bulbo rachidiano o midollo allungato. La parte più bassa del tronco encefalico, nonché quella che comunica direttamente con il midollo spinale. Il bulbo rachidiano è costituito da sottostrutture di grande importanza, come le piramidi che permettono lo scambio di fibre nervose tra l’encefalo e il midollo spinale. Regola i processi automatici vitali, come il battito cardiaco e la secrezione di sostanze gastriche.
Struttura del tronco encefalico.

Altre funzioni

Oltre a regolare funzioni vitali come lo stato di coscienza, la respirazione, il battito cardiaco e le secrezioni gastriche, il tronco encefalico interviene in altre funzioni importanti. Funzioni fondamentali per mantenerci in vita, come la regolazione della temperatura corporea, la deglutizione e il vomito, la tosse e la sensibilità al dolore.

Oltretutto, è il principale canale di comunicazione tra il corpo e il cervello. È attraversato dalle vie afferenti (corpo-cervello) ed efferenti (cervello-corpo), aspetto che rende questa struttura un’area fondamentale per la sopravvivenza.

Il tronco encefalico potrebbe essere paragonato a un’opera di ingegneria altamente sofisticata, a tal punto che ogni malfunzionamento al suo interno può avere conseguenze devastanti per il resto del corpo.

Ricordiamo, infatti, che quest’area dirige buona parte delle nostre funzioni vitali. Un tubo con all’interno una farfalla piena di vita.


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