Voglio che tu mi capisca prima di amarmi

Voglio che tu mi capisca prima di amarmi
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

C’è una fase nella vita in cui cerchiamo l’amore come se fosse “il Santo Graal della felicità“. Con il tempo e con l’esperienza, tuttavia, ci rendiamo conto che molte volte sentirci capiti ci conforta molto più che sentirci amati. Forse all’inizio ci concentriamo sul “voglio che tu mi ami”. Ma alla fine il “voglio che tu mi capisca” finisce per guadagnare terreno e avere quantomeno lo stesso peso sulla bilancia.

Sentire che un’altra persona può comprendere i nostri pensieri e sentimenti è fondamentale. Se non sentiamo o non possiamo sentire che gli altri ci capiscono, è facile che finiamo per pensare che le persone che dicono di amarci, in realtà, amino una persona che non siamo. Ecco perché è così importante che questo desiderio, questo “voglio che tu mi capisca”, sia in buona misura soddisfatto.

“La vita è il primo dono, l’amore il secondo e la comprensione il terzo”.

-Marge Piercy-

Voglio che tu mi capisca

Non sentire che gli altri ci conoscono e ci capiscono può far crescere in noi un’altra sensazione: quella di sentirci troppo distanti dagli altri, di parlare una lingua strana. Quando non ci sentiamo capiti dalle persone care, ci sentiamo soli, isolati.

Una persona può davvero sentirsi amata quando non si sente capita? Questa domanda è utile per qualsiasi relazione interpersonale, da quelle familiari a quelle di amicizia, senza dimenticare i rapporti di coppia.

Voglio che tu mi capisca, altrimenti come puoi alimentare questo amore?

Donna triste che vuole essere capita prima che amata

Abbiamo bisogno tutti di essere compresi oltre che amati

Sentire che gli altri capiscono quello che diciamo, facciamo e proviamo è essenziale per raggiungere un duraturo senso di sicurezza e benessere, in tutte le fasi della nostra vita e per diverse ragioni.

Quando percepiamo che gli altri non ci capiscono, la connessione tra di noi si indebolisce. Questo ci fa sentire soli, scollegati, isolati. Sapere che chi ci ama ci capisce ci fa sentire di essere parte del mondo, di valere.

Nella situazione contraria siamo invasi dalla sensazione che si tratta di un amore, in qualche modo, onesto. Questo dà validità alla nostra identità. Sentirci capiti ci fa sentire preziosi. In questo senso, sentirci capiti ci mette in contatto con gli altri. E allo stesso tempo il contrario ci fa sentire soli e lontani da chi ci circonda. D’altra parte, quando ci sentiamo compresi, tendiamo anche a capire meglio noi stessi, perché in questa circostanza gli altri sono in grado di aiutarci.

“La paura inconscia che sembra essere sempre in agguato è che se non ci capiscono, sarà come se non fossimo mai esistiti”.

Sentirsi capiti aumenta il benessere personale e sociale

La ricerca Social Cognitive and Affective Neuroscience, 2014, documenta che la sensazione di comprensione aumenta il benessere personale e sociale. Tuttavia, non sono molte ricerche che hanno esaminato le basi neurobiologiche di questo “sentirsi capito”. Lo studio ha affrontato queste lacune inducendo sperimentalmente la comprensione del sentimento e della mancanza di comprensione mentre i partecipanti venivano sottoposti a risonanza magnetica.

I risultati hanno mostrato che i vari sentimenti causano un’attivazione diversa in aree correlate alla ricompensa e al collegamento sociale. In tal modo le risposte neurali sono state associate a sentimenti successivi di connessione e disconnessione sociale e modulate dalle differenze individuali nella sensibilità al rifiuto.

Sentirsi capiti fa sentire le persone apprezzate, rispettate e convalidate… e porta a cambiamenti importanti nell’esperienza affettiva e nei sentimenti di connessione sociale.

Coppia che si tiene per mano

Se non vi capiscono, fatevi capire

Non dimenticate che avete una parte di responsabilità e una notevole capacità di influenza affinché gli altri vi capiscano. Prima di incolpare gli altri – e prima di sentirvi soli e disperati – chiedetevi se potete fare qualcosa per far recepire efficacemente il vostro messaggio, così che gli altri possano avere un’idea più precisa di come state.

D’altra parte, è spesso necessario capire se stessi prima di chiedere agli altri di farlo. In un modo o nell’altro, la pazienza e l’intelligenza emotiva ci aiuteranno a reindirizzare la situazione, impedendo alla tristezza di dominarci, nutrita dalla solitudine che emana da tutti i sentimenti di incomprensione.

Amatevi per essere amati. Capitevi per essere capiti.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.