i 6 tipi di lutto
Il lutto è un sentimento che tutti gli essere umani provano lungo il corso della propria esistenza. Non siamo ancora nati e già iniziamo a perdere qualcosa. A sua volta, ogni perdita implica una sofferenza da trasmettere e da superare.
Ogni lutto comporta una perdita. Dato che le perdite possono essere di diversa natura, esistono anche diversi tipi di lutto. Si parla di “lutti evolutivi” che si riferiscono alle perdite che accompagnano il passaggio da un’età all’altra. Si fa riferimento anche ai “duelli sociali”, come la perdita di un impiego, il pensionamento, l’esilio, etc.
Tuttavia, i lutti che apportano maggiori difficoltà sono quelli nati dalla perdita delle persone care, soprattutto per la loro morte. Questo si deve in gran misura al fatto che la maggior parte delle volte ha fine il vincolo, ma non l’amore da cui era composto, né i sogni, le fantasie e le speranze che lo accompagnano. Per questo motivo, la sofferenza è intensa e richiede un grande lavoro per essere superata. Dal punto di vista della perdita affettiva, esistono diversi tipi di lutto che descriviamo a seguire.
Lutto anticipato
Questo lutto si verifica quanto si è consapevoli di essere sul punto di soffrire una perdita, la quale, però, non si è ancora concretizzata. Si produce quando, per esempio, si prepara un divorzio, un lungo viaggio, quando si presenta una malattia terminale o si programma un’eutanasia.
La differenza rispetto ad altri lutti è che in quello anticipato i sentimenti di solito sono molto più ambivalenti ed instabili. Dato che la persona è ancora presente, chi soffre alterna la vicinanza e la distanza: si vuole sentire per l’ultima volta la presenza della persona, ma al tempo stesso si temono le conseguenze di tale attaccamento. In questi casi, la cosa migliore è esprimere i sentimenti in modo diretto e aperto con la persona che se ne andrà.
Lutto assente
È una forma di lutto in cui chi ne è affetto blocca i suoi sentimenti. Si cerca di agire come se non fosse successo nulla ed si è completamente ermetici sull’argomento. Se lo si menziona, non gli viene dato un valore diverso a quello che darebbe a qualsiasi altro fatto.
In questo caso opera un meccanismo di negazione. L’impatto è talmente forte che la persona non si sente capace di affrontarlo. Per questo motivo, si concentra su altri aspetti della vita. Il problema è che il dolore nascosto riemerge sempre, sotto forma di irritabilità, ansia o di una malattia fisica, per esempio.
Lutto cronico
Il lutto cronico si presenta quando una persona non riesce ad elaborare la perdita di un caro. In un modo o nell’altro, si resiste ad accettare quanto accaduto e si focalizza in modo ossessivo nel mantenere vivo il ricordo di questo qualcuno che non c’è più. Finisce per paralizzare la sua vita e mantenendo sempre una postura di dolore.
Le persone con tendenze depressive sono più propense a provare questo tipo di dolore, che si trasforma anche in uno stile di vita. Prima l’ansia, la tristezza e la colpa, così come una sensazione di impotenza e disillusione. Questo tipo di lutto richiede aiuto professionale.
Lutto ritardato
In generale è un effetto del lutto assente. Anche se all’inizio la persona vuole ignorare il suo dolore, dopo un po’ di tempo, emerge una grande forza e, forse, nel momento meno atteso. A volte possono passare persino anni prima che abbia inizio il lutto.
Vi sono anche casi in cui una persona non può provare il lutto nel momento in cui si produce la perdita a causa di condizioni speciali, come un impegno lavorativo troppo urgente o una situazione familiare pressante. Il dolore rimandato appare in seguito e presenta alcune complicazione, poiché di solito deve essere vissuto da solo.
Lutto inibito
Questo tipo di lutto viene provato dalle persone che hanno grande difficoltà nell’esprime i propri sentimenti. È il caso dei bambini che non riescono a dare voce alle loro emozioni. In molte occasioni gli adulti ignorano il loro dolore e non li aiutano a superarlo, perché sono convinti che “non capiscono”.
Il lutto si inibisce anche nel caso delle persone con qualche invalidità cognitiva oppure in situazioni in cui il padre o la madre cerca di essere forte per il bene dei figli o ancora quando qualcuno è molto riservato e non ha l’opportunità di parlare di quello che prova. In qualsiasi caso, l’inibizione si traduce in ossessioni, depressione costante, ansia, etc.
Lutto screditato
Nel lutto screditato si verifica un rifiuto da parte di terzi nei confronti del dolore provato da una persona. A lungo andare, gli altri cercano sempre di screditare il lutto perché, per chi non soffre, bisogna lasciare andare chi se ne è andato e proseguire con la propria vita.
Tuttavia, ci sono situazioni specifiche in cui si scredita apertamente il lutto fin dall’inizio. Ad esempio, quando muore un uomo o una donna che aveva una relazione extra-coniugale. In questo caso, l’amante del defunto non “avrebbe diritto” ad esprimere il suo dolore. A volte si applica anche alla morte di un animale domestico, poiché se genera molto dolore, gli altri saranno portati a sminuire tale sofferenza.