A chi piange lacrime nascoste

A chi piange lacrime nascoste
Adriana Díez

Scritto e verificato la psicologa Adriana Díez.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

A chi soffre in silenzio. A chi sopporta un dolore che non merita. A chi ha preso la decisione di non parlare per non ferire le persone attorno a sé. A chi lotta ogni giorno per andare avanti. A chi cerca di migliorarsi e vive con paura che scoprano le sue lacrime. A chi piange lacrime nascoste.

Non meritate di soffrire un momento di più, né di censurare il vostro dolore o che calpestino la vostra dignità. Meritate di gridare ed essere ascoltati, di smettere di soffrire. Non lasciate che vi distruggano, che mandino all’aria tutto quello che avete costruito, tutto quello che siete, tutto quello che valete. Non meritate il dolore che state provando, non meritate una lacrima di più, né un nuovo nascondiglio.

Asciugatevi le lacrime e cominciate a disegnare. Permettetevi di essere liberi e di decidere che cosa volete. Non lasciate che gli altri parlino per voi. Non lasciate che qualcuno soffochi quello che vuole uscire dal profondo della vostra anima. L’ora dei nascondigli e delle cicatrici è terminata, il primo passo è cambiare. Le lacrime ormai non sono una soluzione, le lacrime ormai non calmano, ormai non scendono più dai vostri occhi, è il momento di agire.

Lo dico perché so che è possibile, so che è quello che desiderate. Vi manca solo una spinta, un incoraggiamento per chiedere aiuto, per comunicare al mondo come vi sentite e dove siete. A voi, che piangete; a voi, che vi rifugiate nella solitudine sperando che i giorni passino fino a terminare… no, ancora c’è della forza, della speranza, non datevi per vinti.

Occhio con lacrima

Un piccolo passo verso un grande cambiamento

Non permettete che la solitudine vi faccia credere che sia vero perché non siete soli. Il primo passo è il più difficile, ma è con esso che iniziano i grandi cambiamenti. Le corazze non vi servono più, né mani per altri scudi; non sentitevi sbagliati, non siete chi vi dicono di essere. Vale la pena fermarvi un momento ed essere voi stessi a definire chi siete.

È da troppo tempo che reprimete il vostro dolore, per troppo tempo avete permesso che altri s’impadronissero dell vostra persona. Piangete e continuate ad alimentare il fiume di dolore, ma quelle lacrime non meritano più di appartenervi, non meritate di alimentare qualcosa che vi fa soffrire tanto. È il momento di volgere i vostri passi verso un altro cammino, un’altra direzione.

Lo dovete a voi stessi, affinché vediate che qualcuno ascolta i vostri lamenti, che c’è qualcuno che sa che state piangendo, che vi vuole bene e non vi abbandona. Uscite e mostrate il vostro dolore. Datevi l’opportunità che meritate per essere felici. A chi piange lacrime nascoste: raccogliete le poche forze che vi rimangono per non arrendervi, per tirare fuori ciò che avete dentro, per parlare.

Donna cammina scalza per la strada

A chi piange lacrime nascoste: on arrendetevi, non cedete

A chi piange lacrime nascoste aspetta un cammino migliore di quello che sta percorrendo, non smettete mai di sognare un giorno nuovo. Il dolore finirà e smetterete di piangere. Dopo la tempesta, torna sempre il sole. Le nubi sono solo di passaggio. Per questo… non smettete mai di sognare, di lottare, di parlare, non nascondetevi. Non lasciate che gli altri parlino per voi, meritate di essere felici.

Spero che possiate capire che tutto lo dovete a voi stessi, che ci sono soluzioni e persone che possono aiutarvi. Vivere pienamente i passi in avanti e quei pochi indietro. Quei giorni in cui sembra che tutto sia perfetto e quelli in cui sembra che non ne vada una giusta. Quelli che sembrano durare 48 ore e quelli che sembrano fatti di un’ora soltanto. Piangete per voi stessi; soffrite per voi stessi. Ascoltateci, ascoltatevi. Meritate di decidere da soli, e meritate qualcosa di meglio. Non smettete mai d’immaginare che tutto ciò finirà, perché è così.

“Perché la vita è tua e tuo anche il desiderio, perché ogni giorno è un nuovo inizio, perché questa è l’ora e il miglior momento, perché non sei solo”.

-Mario Benedetti-


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