Abitudini mentali che rendono la vita più difficile

Ci sono alcune abitudini mentali che rendono la vita più difficile, poiché inibiscono la capacità cognitiva.
Abitudini mentali che rendono la vita più difficile
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

A volte risulta tutto più complicato, ma spesso siamo noi i diretti responsabili perché non abbandoniamo certe abitudini mentali che rendono la vita più difficile. Talvolta resistiamo in un lavoro che non ci piace, per la mera necessità economica. Ci sono anche dei momenti in cui dobbiamo affrontare perdite significative e, dunque, situazioni davvero complesse.

Se già di per sé può risultare tutto molto complicato, è importante conoscere le abitudini mentali che rendono la vita più difficile, diventano un nemico in più da combattere.

Scoprite le abitudini mentali che rendono la vita più difficile

Sono molte le persone che hanno sviluppato l’abitudine di aggrapparsi a emozioni che in realtà fanno loro del male. È un primo passo per soffrire più del dovuto. È proprio a partire da questo fattore che si è soliti creare abitudini mentali che rendono la vita più difficile.

Ragazzo triste di spalle al tramonto

Voler essere il centro dell’universo

Per quanto si abbia la tentazione di pensarlo, il nostro corpo non ha tanta massa affinché tutto ruoti attorno a noi. Se avete una visione egocentrica di quello che vi circonda, state già complicando la vostra esistenza.

Non aspettatevi che vi rispondano subito a un messaggio, né che gli altri possano lasciare sempre tutto per soddisfare i vostri bisogni. Questa tendenza chiamata effetto Spotlight è stata studiata da esperti dell’Università Cornell e non solo è stata dimostrata erronea, ma anche dannosa e dolorosa.

O tutto o niente

Un’altra abitudine che finisce per diventare nostra nemica. Nel mondo, pochi eventi si situano agli estremi (sono bianchi o neri). La frase “o si fa bene (perfetto) o non si fa” in molte occasioni non smette di essere un’utopia che è solo fonte di frustrazioni.

Secondo uno studio realizzato presso l’Università di Waseda, la rigidità cognitiva genera aspettative impossibili, e questo sfocia spesso in conseguenze molto deludenti.

Procrastinare di fronte alle circostanze importanti

Parliamo adesso della Case Western Reserve University, che ha studiato a fondo il mondo della procrastinazione. È stato dimostrato che non sempre gioca contro di noi poiché, in un dato momento, può aiutarci ad abbassare i livelli di stress rimandando compiti spiacevoli.

Tuttavia, quando la decisione in sospeso ha molta importanza, la cosa normale è che la paura si faccia sempre più grande. Questa procrastinazione finisce per alimentare l’ansia e paralizzarci.

Lamentele costanti

Una cosa è una lamentela circoscritta e un’altra, molto diversa, è la lamentela costante. In altre parole, se trasformate questo malessere in uno stato perenne, perde il suo effetto catartico per trasformarsi in un incubo capace di provocare cambiamenti cerebrali che ci invitano a concentrarci solo sul lato negativo di ogni situazione.

I neuroscienziati dell’Università di Yale hanno dimostrato che le persone che si lamentano sempre dispongono di un tasso minore di rinnovamento neuronale: è come se i loro cervelli fossero molto più lenti.

Aspettative irreali

Come non è positivo essere sempre negativi, non lo è nemmeno alimentare aspettative ottimiste illusorie. Un certo grado di positività in ciò che speriamo ci aiuta, ma una dose smisurata in questo senso è solo fonte di grandi delusioni che possono finire per minare la nostra autostima.

Se creiamo aspettative troppo alte riguardo a un avvenimento, la cosa normale è che si finisca per essere frustrati se non si avverano, cosa per di più molto probabile.

Donna frustrata con occhi chiusi e mano su testa

Altre abitudini che rendono difficile la vita e inibiscono le capacità cognitive

Esistono altre abitudini che rendono la vita più difficile per il semplice fatto che i nibiscono la nostra capacità cognitiva. Tra le più comuni troviamo:

  • Cavillosità: non è positivo riprodurre più e più volte eventi frustranti, poiché finiscono per provocare malessere emotivo.
  • Colpa: un senso di colpa eccessivo ci impedisce di liberare le emozioni e distrarci.
  • Lamentela: la lamentela in eccesso sfocia in frustrazione e ira.
  • Rifiuto eccessivo: se ci fermiamo ad analizzare sempre il rifiuto, diventiamo i peggiori critici; il che è nocivo per l’autostima.
  • Preoccupazione: è importante preoccuparsi, ma non sempre. Se dedichiamo troppe risorse a questo stato, produrremo uno stato emotivo negativo.

Vi sarete già resi conto che le nostre abitudini sono molto importanti per essere più produttivi e pieni. Se ci circondiamo di abitudini negative, entriamo in un circolo vizioso che potrebbe persino portarci a soffrire di disturbi mentali. Per questo è meglio abbandonare quelle che minacciano il nostro stato d’animo e, pertanto, anche il raggiungimento dei nostri obiettivi.

“Una mente serena, una mente concentrata e che non intende fare male agli altri è più forte di qualsiasi altra forza fisica nell’universo.”

-Wayne Dyer-


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.