Abuso sessuale infantile sui maschi

Per quanto ci piaccia credere che la nostra società sia davvero moderna e che abbiamo superato molti tabù, siamo ancora alla ricerca della reale incidenza di un problema che si cela dietro un silenzio protetto per tanti anni: gli abusi sessuali subiti dagli uomini durante l'infanzia.
Abuso sessuale infantile sui maschi
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto Sonia Budner

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

L’abuso sessuale infantile sui maschi è uno degli orrori più spesso taciuti dalla nostra storia più recente. Le statistiche ci mostrano dati che meritano un approfondimento e che sono, in molti casi, sorprendenti in senso negativo.

Uno studio realizzato in Australia ha stimato che un uomo su undici e una donna su quattro è stato/a vittima di una qualche forma di abuso sessuale quando era ancora minorenne. Il 97% degli aguzzini sono uomini, ma di certo lo sono anche molte delle vittime. In sostanza, un 26% del totale delle vittime di abuso sessuale infantile sono maschi.

Studi similari realizzati negli Stati Uniti presentano cifre molto simili, il che è altrettanto inquietante. Molte delle vittime di abusi sessuali infantili si trascinano questa esperienza per tutta la vita, come un peso di cui non sono in grado di liberarsi. In molti casi, inoltre, il trauma colpisce camuffandosi: la vittima non si sente bene, ma non riesce a capire perché.

Le donne stanno uscendo progressivamente e dolorosamente dalla cultura del silenzio di cui è circondato questo tipo di abusi sessuali. Ma gli uomini che da bambini sono stati vittime di abuso stanno appena iniziando a denunciare ciò che tanto a lungo hanno taciuto.

Abusi sessuali sui bambini

La cultura del silenzio

Per un bambino o per un uomo adulto che ha subito abusi sessuali durante l’infanzia è tremendamente difficile affrontare l’argomento. Gli uomini vengono cresciuti pensando di essere destinati a un ruolo di potere, e che il debole sarà il dominato.

Accettare il ruolo di vittima presuppone per gli uomini ammettere una profonda fragilità, entrare in un terreno emotivo che in molti casi nessuno ha insegnato loro a esplorare. Una caratteristica molto crudele dell’educazione maschile che viene inculcata nella mente dei bambini sin da piccoli.

Quando un uomo confessa di essere stato vittima di violenza sessuale, sta esponendo la propria “virilità” agli attacchi, all’incredulità e ai dubbi del suo ambiente sul proprio orientamento sessuale. In tal modo, il suo castigo è doppio. Questi bambini tendono a reagire all’abuso con l’incredulità. Per loro, è difficile credere che sia davvero successo a loro. La reazione immediata è pensare che nemmeno gli altri ci crederanno.

Il potere dell’abuso sessuale infantile

L’abuso sessuale sui minori maschi non è tanto una questione di eccitazione sessuale del carnefice, quanto un esercizio di controllo, di umiliazione e di potere sulla vittima. Quando le vittime sono maschi, questo fatto può anche lasciare una ferita molto profonda che riguarda la loro identità sessuale, la loro mascolinità e le future relazioni sentimentali. Ferite, d’altra parte, molto difficili da cicatrizzare.

La violenza sessuale è molto più di una violenza fisica. Il maltrattamento psicologico e lo stigma che comporta l’essere stati violentati è molto più intenso dell’aggressione fisica di per sé. Capire che questo tipo di violenza è una questione di potere è fondamentale per comprendere i danni reali e più profondi che si scatenano nei casi di abuso sessuale subito dagli uomini nell’infanzia.

L’aguzzino sessuale che esercita violenza contro un bambino gioca con il proprio potere da adulto e lo fa sempre giocando sull’incapacità della vittima di distinguere chiaramente tra sesso consensuale o non consensuale.

Questo provoca un senso di colpa nel bambino che lo annienta: per gestire quanto gli è successo, ha bisogno di una maturità emotiva maggiore di quella che ha. Da qui nasce il dramma, il pericolo.

Gli orrori nascosti di un patriarcato feroce

Molte persone fanno ancora fatica a capire che la violenza sessuale esercitata dagli uomini su altri uomini è un’estensione della dominazione patriarcale. In molti casi, crediamo che questo sia un sistema che dà potere agli uomini sulle donne, ma il realtà dà agli uomini un potere sul più debole o sul più indifeso.

Un gioco davvero pericoloso che la nostra cultura si è impegnata a nascondere ormai per troppo tempo. Un sistema che dobbiamo smettere di combattere dal punto di vista del genere e iniziare a combattere in quanto esseri umani, perché è risultato altamente dannoso sia per gli uomini che per le donne.

Uomo in un tunnel

Le conseguenze psicologiche di un abuso sessuale infantile

Le conseguenze psicologiche che soffrono i bambini vittime di abusi sessuali hanno caratteristiche comuni a quelle sofferte dalle bambine. La depressione si manifesta quasi subito in entrambi i casi. Così come i sensi di colpa e la bassa autostima.

L’autostima ne esce profondamente danneggiata in qualunque caso di abuso sessuale. Quando l’abuso non viene scoperto e continua a perpetrarsi nel tempo, i sentimenti di vergogna, sporcizia, dolore, abbandono e impotenza si moltiplicano. Il bambino vive in un mondo che non può controllare e che inoltre lo aggredisce senza che egli possa fare nulla per evitarlo.

Se a ciò aggiungiamo che nel caso di minori questi fatti avvengono in un momento critico per lo sviluppo della loro identità, le conseguenze sono potenzialmente devastanti. Quando la vittima è un bambino, a tutto quanto detto fin qui si aggiungono una moltitudine di pressioni sociali e di schemi di condizionamento che gli impediscono di accettare di aver subito abusi. 

Inoltre, si crea spesso una profonda ferita nella sua identità sessuale, che non sempre l’uomo è capace di sanare da sé. Tutto questo gli impedisce di iniziare un processo di guarigione dal trauma che somiglia all’arma affilata che, con il tempo, fa sempre più male.


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