Adattamento degli obiettivi curricolari

L'adattamento degli obiettivi curricolari si classifica e si conosce come strategia educativa volta a favorire la didattica inclusiva e l'accesso alla formazione per alunni con bisogni speciali.
Adattamento degli obiettivi curricolari
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

L’adattamento degli obiettivi curricolari consiste nel modificare o riformulare l’offerta didattica standard alle possibilità e ai bisogni dell’alunno.

In particolare, si fa riferimento alla fase scolare e si concentra soprattutto su quei bambini che non riescono a seguire il curriculum standard.

In questo senso, l’adattamento degli obiettivi curricolari si classifica e si conosce come un tipo di strategia educativa. Una serie di risorse rivolte a facilitare l’accesso alla formazione agli alunni con bisogni speciali.

In poche parole, si cerca di tenere in considerazione le caratteristiche individuali dell’alunno al momento di pianificare la metodologia, i contenuti e, soprattutto, la valutazione dell’apprendimento.

In questo modo, il curriculum dell’alunno viene modificato per adattarlo alle sue caratteristiche particolari, nel contesto di una didattica inclusiva. L’obiettivo è rendere determinati obiettivi o contenuti più accessibili ai bambini in questione.

In pratica, si modificano o si eliminano quegli elementi del curriculum che non possono essere raggiunti dall’alunno a causa delle sua difficoltà.

In quali casi si applica un adattamento degli obiettivi curricolari

È importante tenere in considerazione che gli elementi di base del curriculum scolastico sono tre: gli obiettivi, i contenuti e i criteri di valutazione. In base a questi tre fattori, verrà pensato e messo in pratica l’adattamento degli obiettivi curricolari.

In primo luogo, bisogna distinguere fra due tipi di adattamento, che differiscono dalla presenza o meno di un cambiamento degli elementi di base menzionati. In base a ciò, si parla di adattamenti significativi o non significativi.

Adattamento degli obiettivi curricolari per i bambini a scuola con la maestra

1. Adattamento degli obiettivi curricolari non significativo

Questa modalità non prevede un cambiamento gli elementi di base del curriculum didattico. Tuttavia, si modificano o si adattano i seguenti aspetti:

  • L’organizzazione o il metodo.
  • L’ambiente generale in cui si trova l’alunno.
  • I contenuti, ma in modo lieve. Non esiste un vero e proprio sfasamento curricolare di più di due corsi.

Seguendo questo schema, è possibile notare che questo tipo di adattamento, in realtà, influenza soprattutto elementi come il tipo di attività realizzate o le tecniche di valutazione.

In nessun caso si modificano gli obiettivi educativi, che resteranno gli stessi per tutti gli alunni della classe, compresi i bambini con bisogni speciali.

2. Adattamento degli obiettivi curricolari significativo

D’altra parte, l’adattamento degli obiettivi curricolari significativo prevede un cambiamento degli elementi di base del curriculum ministeriale.

In genere, ciò avviene perché l’alunno non riesce a raggiungere gli obiettivi proposti per il corso che sta frequentando. Questi bisogni necessitano di maggiore sostegno educativo.

Se si verifica questa situazione, la promozione dell’alunno dipenderà dal fatto che abbia, o meno, raggiunto alcuni obiettivi concreti. Questi obiettivi vengono definiti previamente nel Documento di Adattamento degli Obiettivi Curricolari.

Nel caso in cui non si dovessero raggiungere questi obiettivi, in determinati casi l’alunno potrà ripetere l’anno. Questa decisione ha lo scopo di dargli l’opportunità di raggiungere gli obiettivi in questione e il titolo corrispondente. Si ritiene anche che favorisca il processo di socializzazione dell’alunno.

Bambina che fa i compiti

Aspetti sociali e altre caratteristiche del Piano Educativo Individualizzato

È importante conoscere il processo di introduzione di un curriculum adattato. La decisione deve essere condivisa dai vari professionisti che intervengono nel processo educativo. Tutte le fasi del processo devono essere riportate in un documento scritto, chiamato PEI o Piano Educativo Individualizzato.

Questa pratica si basa sull’idea dell’inclusione sociale e della didattica inclusiva. L’alunno, a prescindere dalla sua condizione, non deve essere discriminato. In particolare, non può subire discriminazione per quanto riguarda l’accesso alla sua formazione professionale.

L’inclusione è un atteggiamento che include ascoltare, dialogare, cooperare e chiedere. Ma anche accettare, fidarsi, e accogliere i bisogni della diversità. Con l’inclusione si assume che tutti siamo unici in quanto a capacità e valore e che tutti possiamo imparare. È un processo continuo, che non si esaurisce, che possiamo osservare nella pratica e nelle azioni partecipative costruite in base alla libertà individuale.

Andando ancora più a fondo, attuare tutti questi aspetti può essere complicato. In particolare, ottenere il titolo di studio di educazione secondaria obbligatoria attraverso un PEI può produrre determinati effetti. Ad esempio, può supporre per l’alunno l’impossibilità di accedere a programmi di garanzia sociale.

Per questo, è fondamentale richiedere il sostegno di un professionista quando si pensa di mettere in pratica un adattamento degli obiettivi curricolari. Ogni caso va analizzato singolarmente prima di procedere.


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