ADHD e talento: quale legame?

A volte il bambino iperattivo o con problemi di attenzione possiede elevate capacità cognitive Spesso, tuttavia, prestiamo più attenzione ai comportamenti problematici piuttosto che ai reali bisogni del minore.
ADHD e talento: quale legame?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio, 2023

ADHD e talento possono andare perfettamente di pari passo sebbene spesso questo legame passi inosservato. È frequente, di fatto, raggiungere l’età adulta senza aver individuato questa associazione e, quel che è peggio, senza aver sviluppato il proprio potenziale. Una realtà che si ripete giorno dopo giorno e che invita alla riflessione.

Perché succede? In primo luogo, perché continuiamo ad alimentare falsi miti. Non tutti gli studenti brillanti ottengono voti eccezionali o mantengono una corretta impeccabile in classe. I bambini più brillanti a volte sono più irrequieti del normale e hanno una storia di continui fallimenti scolastici.

Il Dr. Thomas E. Brown, psicologo clinico della Yale University e uno dei massimi esperti di ADHD, spiega che molte persone con questa condizione hanno un QI elevato, ma riscontrano significative difficoltà a mostrare la loro intelligenza in modo efficace a causa dell’ADHD.

A ciò si aggiunge un altro fatto, ovvero la tendenza a concentrarsi solo sulla condotta del bambino senza affrontare i suoi reali bisogni.

Ragazza che suona il pianoforte che rappresenta la relazione tra ADHD e talento.

Come sono correlati ADHD e talento?

Ormai da qualche anno si parla di doppia eccezionalità quando un bambino dotato mostra un disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). La combinazione di queste due condizioni è problematica perché l’iperattività o i problemi di attenzione ostacolano lo sviluppo ottimale del potenziale.

L’ADHD si manifesta con una vasta gamma di sintomi, tra cui l’impulsività, l’incapacità di regolare la condotta o controllare le emozioni. Il dottor Thomas E. Brown parla di ritardo nello sviluppo delle funzioni esecutive.

Con ciò si indica uno scarso sviluppo delle facoltà cognitive che regolano varie funzioni della mente come l’attenzione, la riflessione, l’analisi, ecc. Alla luce di ciò, la principale sfida per il bambino o l’adolescente con ADHD e talento non è capire ciò che viene insegnato, ma dimostrare di aver capito.

Caratteristiche del bambino con ADHD?

Lo studio condotto presso il Dipartimento di Psicologia della Nottingham Trent University fornisce prove conclusive in merito. Non è facile identificare il bambino con ADHD e abilità elevate, perché spesso si tratta di uno studente che riceve voti bassi.

Si tratta, quindi, di una realtà nei confronti della quale dobbiamo essere più sensibili e più preparati. Possiamo sospettare un connubio di ADHD e talento quando il bambino:

  • Presenta una grande discrepanza tra il suo potenziale e le sue capacità esecutive. Alcuni possono essere molto abili nella comprensione verbale, altri nel ragionamento visuo-spaziale; tuttavia, potrebbe essere difficile per loro mantenere l’attenzione o essere in grado di esprimere le proprie conoscenze in un classico esame.
  • Mostra grandi competenze nel pensiero astratto (grazie al quale possiamo risolvere problemi logici).
  • Dimostra molteplici interessi.
  • Gode di buona scioltezza verbale, molto avanzata per la sua età.
  • È molto creativo.
  • Tende a interrompere molte attività, non è costante.
  • Non va bene a scuola, si annoia, non presta attenzione, non riesce a svolgere compiti strutturati, etc.
  • Agisce prima di pensare, è impulsivo.
  • Non è incline al lavoro di squadra.
  • È altamente emotivo; vive tutte le emozioni intensamente, persino in maniera esagerata.
  • È molto empatico.
  • Rifiuta le figure autoritarie.
  • Non va d’accordo con i compagni di classe, mostrano difficoltà di interazione.
Ragazzo timido.

Come affrontare i bisogni dei bambini con ADHD e talento?

Il dono o le elevate abilità che coesistono con l’ADHD rappresentano una vera sfida per il bambino e per gli adulti. Questa doppia eccezionalità induce il minore ad affrontare l’apprendimento e la vita stessa in modo diverso.

Per esempio, il bambino o l’adolescente che non si adatta all’apprendimento ordinario e fallisce secondo i criteri standard, si sente sempre più demotivato e il rapporto con il suo ambiente diventa difficile.

D’altra parte, la caratteristica che più definisce l’adulto con ADHD e capacità elevate è la cattiva gestione emotiva; si sente sopraffatto dai sentimenti, disorientato e frustrato in vari ambiti della vita.

Cosa si dovrebbe fare in tutti questi casi? La cosa più importante è agire in anticipo grazie alle strategie che presentiamo nelle righe che seguono.

Strategie nell’ambiente scolastico

  • Diagnosi precoce nei bambini con bisogni educativi speciali.
  • Ambiente scolastico stimolante e personalizzato per studenti con ADHD e abilità elevate.
  • Adeguamenti curriculari che si adattano alle loro elevate capacità.
  • Insegnanti formati per seguire studenti con queste caratteristiche, in modo che anche il bambino non si senta abbandonato.
  • Utilizzare vari strumenti educativi, come le nuove tecnologie.
  • Allenare le abilità di studio, gestione del tempo, problem solving, resistenza alla frustrazione.
  • Tecniche di gestione emotiva.
  • Assistenza psicologica allo studente per comprendere la sua realtà personale.

Strategie familiari

Ricevere il supporto, la sensibilità e la comprensione della famiglia è essenziale per il corretto sviluppo del bambino con ADHD e talento. In questi casi, è fondamentale:

  • Nutrire grandi aspettative nei confronti del bambino e fare in modo che lo percepisca.
  • Promuovere abitudini di vita ben strutturate che aiutino il bambino a integrare routine e abitudini.
  • Convalidare gli interessi del bambino, stimolarne la motivazione, aiutarlo a gestire le proprie emozioni.
  • Comunicazione costante con la scuola.

Conclusioni

Le persone con questa realtà psicologica possono raggiungere un grande potenziale purché comprendiamo i loro bisogni.

Bisogna andare oltre l’apparenza, ovvero la condotta nervosa e distratta. Dietro quell’immagine si celano menti e cuori con grandi bisogni ed elevate capacità cognitive.


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