Agomelatina: un antidepressivo particolare

L'agomelatina, commercializzata anche come Valdoxan, è un medicinale utilizzato per il trattamento della depressione maggiore negli adulti.
Agomelatina: un antidepressivo particolare

Ultimo aggiornamento: 02 giugno, 2020

L’agomelatina è un antidepressivo efficace, con un ottimo tasso di risposta e remissione. Ha un buon profilo di sicurezza ed è ben tollerato. La novità e la differenza rispetto agli altri antidepressivi risiede nella sua influenza sul ritmo circadiano.

Commercializzata anche come Valdoxan, l’argomelatina è un farmaco antidepressivo incluso tra gli psicoanalettici. Per i suoi effetti sul sistema circadiano, rappresenta una vera e propria novità rispetto ai classici antidepressivi.

Si tratta, di fatto, di un analogo della melatonina, l’ormone coinvolto nel naturale ciclo del sonno. Questo ormone è prodotto dalla ghiandola pineale e svolge diverse funzioni nell’organismo, in particolare la regolazione del ciclo sonno-veglia. È considerato il primo farmaco di nuova generazione di antidepressivi denominati MASSA, Melatonin Antagonist Selective Serotonin Antagonists.

Compressa bianca di agomelatina

A cosa serve?

Secondo quanto riportato nella sua scheda tecnica, l’agomelatina è indicata per il trattamento della depressione maggiore negli adulti. In questi pazienti, l’effetto di tale farmaco sul sonno si traduce in una migliore qualità e minore latenza. Migliora anche la stabilità del sonno non REM.

Ciò è dovuto, come abbiamo accennato, alla sua influenza sul ritmo circadiano. Ultimamente sono anche emerse evidenze sulla relazione tra depressione maggiore e desincronizzazione del ritmo circadiano, anche se resta ancora molto da studiare, data la complessità dei meccanismi interni dell’organismo.

La melatonina migliora il sonno dei pazienti affetti da depressione, ma non presenta alcun effetto antidepressivo in quanto tale, né ha influenza sull’umore durante il giorno. Tuttavia, agonisti della melatonina come l’agomelatina, dalle proprietà leggermente diverse, si sono dimostrati degli efficaci antidepressivi.

L’agomelatina viene dunque impiegata come antidepressivo per il disturbo depressivo maggiore negli adulti, con il vantaggio di migliorare anche le alterazioni del ritmo sonno-veglia in tali pazienti, senza causare la sedazione diurna.

Meccanismo d’azione dell’agomelatina

L’agomelatina è un agonista melatoninergico, con affinità per i recettori MT1 e MT2 della melatonina. A sua volta, è un antagonista dei recettori 5-HT2C della serotonina. Aumenta anche il rilascio di dopamina e adrenalina, in particolare, nella corteccia frontale.

I suoi effetti antidepressivi sono dovuti in particolare alla sua azione sui recettori melatoninergici e 5-HT2C. È curioso vedere che sia i recettori MT1 che i 5-HT2C sono regolati in modo circadiano dalla luce. L’antagonismo sul recettore 5-HT2C, inoltre, previene gli effetti inibitori della luce sulla sintesi della melatonina aumentandone il rilascio.

Effetti collaterali

Occorre sottolineare che l’agomelatina, non agendo sui recettori 5-HT1A, muscarinici e istaminici, è privo degli effetti collaterali a essi associati, come: sedazione, sovrappeso, secchezza delle fauci, disfunzione sessuale, effetti cardiovascolari, ecc.

Le reazioni avverse più comuni nel trattamento con agomelatina sono mal di testa, nausea e vertigini. In generale, si tratta di sintomi lievi e transitori, che di solito compaiono nelle prime due settimane di trattamento. Tra gli effetti collaterali più frequenti nel trattamento con tale farmaco troviamo anche:

  • Ansia.
  • Sogni anomali.
  • Sonnolenza.
  • Insonnia.
  • Diarrea.
  • Stipsi.
  • Dolore addominale.
  • Mal di schiena.
  • Aumento di peso.
  • Stanchezza.
Pillola gialla su sfondo azzurro

Come si può vedere, molti degli effetti collaterali di questo farmaco sono legati al sonno e alla sua influenza sul ritmo circadiano. Come anticipato, si tratta di effetti transitori, perlomeno fino a quando l’organismo non si adatta al trattamento. Ciononostante, vanno tenuti sotto controllo.

In ogni caso, se durante il trattamento vengono rilevati degli effetti indesiderati, in particolar modo all’inizio della terapia, si consiglia di consultare uno specialista. Il trattamento con antidepressivi non deve mai essere interrotto bruscamente o senza indicazione medica.

In conclusione, l’agomelatina è un farmaco efficace, innovativo e promettente per il futuro. Tuttavia, bisogna studiarlo ancora per garantirne l’efficacia a lungo termine e, perché no, per il suo possibile utilizzo con i minori.


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  • San, L., & Arranz, B. (2010). Agomelatina: un nuevo enfoque antidepresivo para una remisión de calidad. Revista de psiquiatría y salud mental3, 15-20.
  • Martínez, L. C. (2009). Ritmos biológicos, sueño y depresión: agomelatina en el tratamiento de la depresión. Archivos de psiquiatría72(1), 28-49.

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