Anakin Skywalker: meccanismi psicologici in Star Wars

Anakin Skywalker: meccanismi psicologici in Star Wars
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 04 gennaio, 2023

Con l’uscita della nuova trilogia di Star Wars sembra che la passione per questa saga sia tornata in tutto il suo splendore. Nonostante i nuovi film abbiano ricevuto pareri tutto sommato positivi da parte della critica e abbiano riscosso successo in sala, manca qualcosa che rendeva unica la trilogia originale. Ci riferiamo, ovviamente, al personaggio di Anakin Skywalker.

Anakin Skywalker, più tardi meglio conosciuto come Dart Fener, era uno dei personaggi principali dei primi sei film, nonché una delle icone della storia del cinema. Il Prescelto della Profezia, si tratta senz’altro del personaggio più complesso della saga.

Comprendere a fondo alcune azioni compiute da questo personaggio può risultare complicato. Perché è passato dall’essere un guerriero che lottava per la pace al braccio destro di un tiranno oppressore dell’intera galassia? In questo articolo esamineremo i meccanismi psicologici che si celano dietro il personaggio di Anakin Skywalker per rispondere a questa domanda.

Anakin Skywalker: alla scoperta del personaggio più famoso di Star Wars

Nonostante i tre prequel non siano così apprezzati dai fan come la trilogia originale, in questi ultimi film si nasconde la chiave per comprendere a fondo la psicologia di Anakin Skywalker. La minaccia fantasma, L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, di fatto, si concentrano quai esclusivamente sullo sviluppo di questo personaggio.

Ci viene narrata la vera storia di Anakin, che inizia quando era solo un bambino e si conclude con lui che stermina un’intera popolazione distruggendo il tempio Jedi. In seguito, ormai diventato Dart Fener, soffoca la galassia costringendola a vivere nel terrore per decenni prima di redimersi e di tornare al lato chiaro della Forza.

Ma da cosa sono provocati questi bruschi cambiamenti nella personalità di Anakin? Bisogna trovare la risposta nella sua storia.

Anakin Skywalker da bambino

Gli strascichi di un’infanzia difficile

Per comprendere Anakin Skywalker, dobbiamo rivolgerci alla sua infanzia. Vivendo nel pianeta Tatooine (un deserto quasi senza risorse e in cui le condizioni di vita erano brutali), lui e la madre sono schiavi di un commerciante di rottami. Il piccolo Anakin deve occuparsi della salute della madre sin dalla più tenera età.

Secondo molti studi, l’assenza della figura paterna ha diverse conseguenze negative. Tra questi è possibile sviluppare un attaccamento elusivo, atteggiamento che possiamo osservare in Anakin, soprattutto nella sua relazione con Padme.

I soggetti che manifestano questo tipo di attaccamento evitano di esprimere le proprie emozioni e cercano di mostrarsi come esseri totalmente autosufficienti. Possiamo riscontrare questo aspetto nei meccanismi psicologici di Anakin Skywalker, che mette le proprie decisioni davanti al consiglio dei maestri, nonostante li apprezzi e li rispetti.

D’altro canto, Anakin presenta un numero elevato di tratti tipici dei bambini superdotati. Essere molto intelligente vuol dire dover affrontare sempre più problemi: questa intelligenza porta il bambino ad avere conflitti con il suo maestro, lo fa sentire diverso e lo rende molto innocente e idealista. Tutti questi tratti determineranno la sua propensione per il lato oscuro.

Adottato dagli Jedi

Quando incontra Obi Wan e Qui Gon Jinn, Anakin crede di aver trovato il modo di liberarsi dalla schiavitù e di poter aiutare gli altri. Questo dato è molto importante, dato che uno dei motivi per cui si lamenta più spesso nel primo film è proprio il fatto che nessuno aiuti i più bisognosi. Per il giovane Anakin, i Jedi rappresentano il “buono” del mondo, li idealizza. Purtroppo, anche se unirsi agli Jedi sembra tutto quello che il giovane Skywalker desidera, si presenteranno molte complicazioni:

  • Andandosene con Qui Gon Junn e Obi Wan, Anakin dovrà abbandonare la madre al proprio destino. Lei è l’unica persona che ha mostrato per lui un affetto incondizionato, e nonostante la tecnologia dell’universo Star Wars sia molto avanzata, per lui sembra non esserci modo per comunicare con la madre.
  • Sebbene Qui Gon sia convinto del fatto che Anakin sia il prescelto per annientare i Sith e riportare l’ordine nella Forza, il Consiglio degli Jedi non vuole allenarlo. Sostenendo che sia troppo grande, ma in realtà con un’evidente paura del possibile futuro del bambino, si rifiutano di accettarlo come padawan. Questo provoca in Anakin un forte sentimento di rifiuto, per il quale perderà a mano a mano la fiducia nel Consiglio.
  • Uno dei tratti più importanti di Anakin Skywalker è la sua indipendenza. Tuttavia, i maestri Jedi cercano di impartirgli una grande quantità di regole per evitare che commetta errori dalle conseguenze dannose. Ciò, insieme al risentimento per il rifiuto del Consiglio, fa crescere in lui il rancore.
Anakin Skywalker da adolescente

Alcune relazioni molto turbolente

Nel corso dei tre film notiamo che Anakin passa dall’essere un bambino innocente a un adolescente ribelle, fino a trasformarsi in un adulto narcisista. Sicuro della sua superiorità, ma a volte anche insicuro e incapace di aprirsi agli altri, il giovane Skywalker si sente isolato e incompreso. D’altro canto, le relazioni che intrattiene gli causano non pochi problemi:

  • Obi Wan Kenobi, suo maestro, ha più un ruolo da fratello maggiore che da mentore. Nonostante i due abbiano un ottimo rapporto, è possibile intravedere a tratti una competizione.
  • Padme, sua moglie, è la persona di cui Anakin sarà innamorato per tutta la vita, perché l’ha idealizzata. Contribuirà anche il fatto che trascorreranno la maggior parte del tempo lontani l’uno dall’altra, situazione che non permetterà loro di conoscersi davvero; inoltre, hanno entrambi bisogno di tenere segreta la loro relazione, perché se saltasse fuori, la posizione di Anakin tra i Jedi potrebbe risultare compromessa.
  • Il Cancelliere Palpatine, una delle persone che Skywalker ammira di più, è in realtà un maestro Sith che vuole corromperlo. Per questo motivo, Anakin stringe con lui una relazione tossica, il Cancelliere provoca in lui un sentimento di insicurezza.

A causa del suo isolamento e alle conseguenti complicazioni sociali, Anakin si sente molto solo e insicuro. Questo contribuirà ad avvicinarlo al lato oscuro.

Il tradimento dei suoi ideali

Quando Anakin, ormai un giovane Jedi, scopre che gli abitanti del deserto (I Sabbipodi) hanno assassinato sua madre, accecato dall’ira, massacra ogni membro di questa razza che abita Tatooine, incluso donne e bambini. Questo atto va contro gli ideali in cui Skywalker aveva fino ad allora creduto e lo trasforma in un essere ancora più arrogante e travolto dall’ira.

Nei primi tre film Palpatine lo aizza contro il Consiglio Jedi, convincendolo che i loro interessi vanno contro i suoi. Quando Anakin scopre che Padme è incinta e inizia ad avere sogni premonitori sulla sua morte durante il parto, cerca consiglio rivolgendosi al Cancelliere. Quest’ultimo gli rivela di essere in realtà un potente maestro Sith, e lo convince che il Lato Oscuro della Forza può salvare la sua amata.

Assalito dal dubbio (elemento centrale nella psicologia di Anakin Skywalker), il giovane Jedi denuncia Palpatine al Consiglio, ma quando vede il modo in cui Mace Windu minaccia di ucciderlo, si erge in difesa del suo mentore. Così facendo, tradisce gli Jedi e si trasforma nell’apprendista di Darth Sidious.

Dart Feler

Sotto ordine del nuovo maestro, Anakin (ormai diventato Dart Fener) inizia a commettere una serie di atrocità che lo porteranno sempre più in fondo nella spirale di odio e autodistruzione. Quelle più gravi sono la distruzione del Tempio Jedi e l’assassinio di tutti i bambini che si trovavano nel tempio in quel momento, oltre all’attacco a Padme quando quest’ultima lo rifiuta.

Dopo aver perso tutto e ormai sul punto di morire dopo essersi scontrato con Obi Wan, Palpatine lo salva e lo trasforma nel suo servitore. Di conseguenza, Anakin lo odia per tutto quello che ha perso a causa sua, ma non gli resta altra scelta se non unirsi al maestro.

Tuttavia, è questo odio per l’Imperatore che permetterèa a Dart Feder, ne Il Ritorno del Jedi, di sacrificarsi per salvare il figlio Luke, assassinando il proprio maestro. In questo modo, ha la possibilità di riscattarsi e ritornare al Lato Chiaro, ricongiungendosi con Obi Wan -suo primo maestro- sotto forma di fantasma della Forza.


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