L'analisi transazionale e gli stati dell'Io

L'analisi transazionale e gli stati dell'Io

Ultimo aggiornamento: 15 giugno, 2016

L’analisi transazionale appartiene alla corrente della psicologia umanistica. Fu ideata negli anni ’50 dallo psichiatra Eric Berne (1910-1970).

Attraverso la sua teoria degli Stati dell’Io, possiamo capire meglio le relazioni sociali e i conflitti che si verificano nelle stesse.

Uno stato dell’Io è un modo di comportarsi, che sarà, in un modo o nell’altro, dipendente dalle emozioni e dal nostro modo di pensare in quel momento. Anche il modo in cui veniamo trattati ci fa reagire in maniera diversa.

Analisi transazionale: i tre stati dell’Io

Io Genitore: È uno stato nel quale si agisce, si pensa o si parla con i modelli che abbiamo acquisito dai nostri genitori o da una figura autoritaria importante nella nostra infanzia.

Ci hanno insegnato cosa è giusto e cosa è sbagliato, come si deve vivere, sentire, in cosa dobbiamo credere. Tutto questo è stato registrato e in ognuno di noi vi è un “genitore interiore”.

A seconda di come siamo stati trattati, questa figura può essere critica, come un padre rigido, poco flessibile, autoritario, iracondo, serio, giudicatore, colpevolizzante, ecc…ma se abbiamo avuto la fortuna di avere genitori amorevoli, quando saremo nello stato dell’Io Genitore, ci comporteremo in modo flessibile, incoraggiante, cooperativo, daremo input positivi, ecc.

Tutto dipende dai modelli che abbiamo acquisito durante l’infanzia. Il vostro stato dell’Io Genitori sarà come una copia di ciò che avete visto e avete replicato durante la vostra infanzia.

Io Adulto:  È lo stato più razionale e realista. Uno stato in cui si analizzano le informazioni, si mette ordine e si prendono delle decisioni che pensiamo essere le più sicure, senza lasciarsi influenzare dalle emozioni né dalle regole.

Si focalizza su “ciò che va fatto” e non su “ciò che si vuole fare”. Le reazioni dell’adulto sono quelle ideali perché ogni conversazione sia fluida e positiva. È lo stato che riduce i conflitti e riconsegna benessere alle situazioni.

L’adulto è quello che pensa e ragiona in modo realistico. Gli altri due stati del genitore e del bambino sono maggiormente dominati dalle emozioni e dalle reazioni istintive.

Una persona che agisce secondo lo stato dell’Io Adulto si mostrerà sincera, umana, rispettosa, flessibile, empatica, risolutiva. È lo stato più razionale ed efficiente, perché si basa sulla logica senza lasciare che le emozioni influiscano sul pensiero intelligente.

Io Bambino:  È lo stato maggiormente dominato da desideri, impulsi, sogni, spontaneità, creatività ed entusiasmo. Si tratta di quella parte spontanea e degli impulsi naturali di una persona. L’Io Bambino, inoltre, se è stato ferito, ha il suo lato insicuro, timido, timoroso, crudele, egoista.

Quando saremo in questo stato, reagiremo come quando eravamo bambini, con tanta fantasia e poca razionalità.

Non si tratta di uno stato negativo. Reprimere il nostro bambino interiore ha conseguenze negative. Bisogna lasciare che venga fuori, che senta, che si diverta. Se avrete cura di questo stato, invece di reprimerlo, la parte adulta si svilupperà in modo sano. Tutti abbiamo dentro di noi il bambino che siamo stati.

Di solito tutti abbiamo in noi i tre stati dell’Io e li cambiamo a seconda di come ci sentiamo, come ci trattano o della situazione in cui ci troviamo. Si può passare da uno stato all’altro in pochi secondi.

Per esempio, si può tenere uno stato equilibrato di maturità con l’Io Adulto, ma se qualcuno ci tratta in modo poco consono, potremmo passare dall’Io adulto all’Io bambino o l’Io genitore, minacciando, litigando o perdendo le staffe.

Se analizziamo le conversazioni, noteremo lo stato in cui sta comunicando ogni persona coinvolta.

Con tutta questa teoria non dobbiamo cercare la perfezione, l’ideale è utilizzarla per evitare conflitti e relazioni negative, poiché, se si sviluppa una comunicazione negativa, vuol dire che si sta sbagliando qualcosa nella complementarità.

Per esempio, se qualcuno parla nello stato dell’Io Genitore e si trova davanti ad una persona nello stato dell’Io Bambino, sarà perfetto, si completeranno e tutto fluirà con naturalezza; viceversa se due persone si troveranno a parlare nello stato dell’Io Genitore, si scontreranno e nasceranno conflitti, perché entrambi vorranno detenere il controllo, imporre il loro pensiero, ecc…

Due persone con lo stato dell’Io Bambino, non avranno conflitti, ci sarà connessione senza nessuna necessità di trovare complementarietà.

Con lo stato dell’Io Adulto, in genere non si hanno problemi, si può interagire sia con l’Io Bambino sia con l’Io Genitore, perché ci sarà l’ambiente ideale perché non si generino conflitti.

Immagine su gentile concessione di Blisco_O e Lis


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