Autismo e coronavirus: consigli per affrontare l'emergenza
Hanno dovuto rinunciare alle loro abitudini ritrovandosi sradicati dalla normalità, dai binari che li conducevano ogni giorno negli stessi posti, e che davano loro sicurezza, senso, calma e persino gioia. Il binomio autismo e Coronavirus ci ricorda un altro aspetto importante da tenere in considerazione in questa emergenza. Sono tante le famiglie costrette ad affrontare gravi problemi legati a questa nuova realtà.
Chi non conosce da vicino la vita di un genitore o anche di un educatore che lavora con persone con disturbi dello spettro autistico non sa cosa significa affrontare un cambiamento come quello attuale. È più che evidente che tutti subiamo l’effetto delle circostanze attuali, infatti tutti noi siamo stati costretti a mettere in pausa progetto, attività, abitudini e persino il lavoro.
All’interno di molte case, tuttavia, è possibile percepire il disagio dei bambini, degli adolescenti o degli adulti affetti da ASD. Alcuni tendono a mostrare con costanza, movimenti e condotte stereotipate. Altri possono assumere comportamenti aggressivi.
La stragrande maggioranza si rinchiude nel silenzio o addirittura nel pianto. Se già prima comunicavano poco, ora si esprimono ancor meno, in quanto smarriti, dirottati in nuove abitudini che non comprendono e nelle quali si perdono.
Alla luce di ciò, la società deve mostrare più sensibilità nei confronti di chi deve conciliare autismo e Coronavirus, fornendo alle famiglie tutte le risorse e l’aiuto necessario in questo momento di crisi.
Autismo e Coronavirus: 7 strategie per affrontare l’emergenza
Con la circolare del 30 marzo 2020, il Ministero dell’Interno ha autorizzato le persone affette da autismo a brevi spostamenti nelle vicinanze della propria abitazione, accompagnate da una persona che li assista.
Queste passeggiate rappresentano per loro una boccata d’aria fresca, un diritto e una necessità da rispettare. Benché possa sorprenderci, sono avvenuti alcuni episodi in cui altri cittadini dai balconi di casa hanno contestato tali uscite.
Per i bambini e gli adolescenti con autismo questa misura garantisce un bisogno essenziale. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che a causa dell’emergenza hanno dovuto rinunciare alle terapie e gran parte delle loro necessità non vengono più adeguatamente soddisfatte.
Molte persone con disturbo dello spettro autistico presentano gravi problemi di autoregolazione e ciò rischia persino di mettere a repentaglio le loro famiglie. Le emozioni e la frustrazione si accumulano nel tempo, e, come una bomba a orologeria, rischiano di esplodere in comportamenti problematici. Possono persino arrivare ad aggredire o a ferirsi.
Nella maggior parte dei casi, però, si limitino a comportamenti distruttivi e stereotipati, tra cui l’ecolalia, ovvero ripetere più volte le stesse frasi. L’assistenza alle persone affette da autismo in questo periodo di emergenza da Coronavirus passa anche attraverso una serie di strategie. Ne riportiamo alcune qui di seguito.
1. Rendere più chiare le abitudini attraverso disegni e carte
I bambini e gli adolescenti affetti da ASD si trovano a doversi adattare a nuove abitudini. Per aiutarli a capirle meglio, possiamo usare dei disegni che illustrino le attività da intraprendere in ogni momento.
Dovremo fornire loro istruzioni chiare, semplici e positive fin dal momento in cui si svegliano al mattino. Possiamo creare un programma visuale e appenderlo alla parete per averlo sempre a vista d’occhio.
2. Vestirsi come se si andasse regolarmente a scuola
Per mantenere la “normalità”, è utile permettere al bambino di vestirsi come se dovesse andare a scuola. Sarà anche un modo per evitare che passi l’intera giornata in pigiama. Al tempo stesso, è altrettanto importante mantenere gli stessi orari quando si svolgono le attività scolastiche.
3. Dedicare del tempo agli interessi specifici del bambino
La maggior parte parte dei bambini, sia autistici che neurotipici, tende ad avere un interesse particolare, non sempre legato a una specifica materia scolastica.
In molti amano disegnare, gli animali, la musica, lo spazio, il cinema… Cerchiamo di essere creativi quando proponiamo giochi o progetti che li mantengano concentrati su un particolare hobby.
4. Attività fisica quotidiana, semplice e stimolante
Il movimento e l’esercizio fisico sono aspetti fondamentali per i soggetti autistici di cui tenere conto durante l’emergenza Coronavirus. Sebbene presentino una scarsa coordinazione motoria e spesso siano aritmici, possono comunque realizzare un po’ di attività fisica e mantenersi attivi.
Su YouTube è possibile trovare balli divertenti o semplici esercizi attraverso i quali promuovere, oltre al movimento, anche le emozioni positive.
5. Usare le carte delle emozioni per comunicare come si sentono
Le carte delle emozioni sono una risorsa eccezionale. Si tratta di disegnare volti che esprimono stati emotivi come: tristezza, rabbia, felicità, noia, ecc.
Durante il corso della giornata, le persone con disturbo dello spettro autistico possono provare sensazioni e sentimenti che non riescono a comunicare. Si raccomanda che abbiano a disposizione le risorse per poterlo fare così da mostrare ai familiari come si sentono.
6. Ridurre l’esposizione a immagini e informazioni riguardanti la pandemia
Per quanto possibile, è meglio evitare un’esposizione costante alle notizie sulla pandemia. Optate per un film o dedicate più tempo alle attività ludiche.
I bambini con ASD sono molto sensibili e possono interiorizzare la paura e l’ansia in modo molto intenso.
Per esempio, possono convincersi che i nonni muoiano, o che mamma e papà si ammalino… Cerchiamo quindi di verificare sempre quali trasmissioni guardano.
7. Continuare a mantenere l’assistenza in modalità remota
Nell’aiuto ai soggetti affetti da autismo in questo momento di crisi, le famiglie non possono essere lasciate sole. Necessitano di aiuto a distanza, anche attraverso delle semplici videochiamate con i terapeuti.
Analogamente, i genitori dovrebbero tenersi in contatto con famiglie nella stessa situazione. La rete di supporto tra genitori di bambini con ASD è sempre utile. Si condividono idee, motivazione, emozioni, dubbi e speranze.
Infine, cerchiamo di mostrare una maggiore sensibilità verso questa categoria di persone e creiamo più reti di supporto, legami e affetto.