Bambini con disturbi di apprendimento: come aiutarli?

Bambini con disturbi di apprendimento: come aiutarli?
Laura Reguera

Scritto e verificato la psicologa Laura Reguera.

Ultimo aggiornamento: 02 gennaio, 2023

Con il passare del tempo, siamo sempre più informati riguardo ai vari disturbi di apprendimento che possono presentarsi durante la fase scolastica. Man mano che la società avanza, si mette in evidenza la necessità di adattare il contenuto e i metodi di insegnamento ai bambini che presentano queste difficoltà.

Nei centri scolastici sono state integrate delle figure di sostegno, nonché specialisti in pedagogia terapeutica e in ascolto e linguaggio. Nonostante questi progressi, tuttavia, si dà poco importanza ad altri aspetti fondamentali della vita dei bambini con disturbi di apprendimento: la loro salute emotiva e le cure di cui hanno bisogno in questo aspetto. Ebbene, la domanda che ci poniamo è: cosa possiamo fare per sostenerli ed evitare che si sentano stigmatizzati?

“Dimmi e io dimentico; mostrami e io ricordo, coinvolgimi e io imparo.”

-Benjamin Franklin-

Cosa provano i bambini con disturbi di apprendimento?

Quando un bambino soffre di disturbi dell’apprendimento, di solito, insieme a queste difficoltà, compare anche un certo malessere emotivo. È comune la comparsa di sentimenti quali frustrazione, tristezza e ansia. Ovviamente, non possiamo dimenticare che questi problemi emotivi si verificano anche nei bambini che non hanno alcuna difficoltà in quanto a rendimento accademico.

In che modo i genitori possono capire che i loro figli stanno sperimentando questo malessere? Diversi segnali possono fungere da campanelli d’allarme. Da un lato, possono presentarsi le emozioni menzionate, soprattutto rispetto alla situazione scolastica, che probabilmente sfogheranno tramite pianto, preoccupazioni, mal di testa e di stomaco e problemi di condotta.

“Scoprendo troppo presto i nostri limiti, non conosceremo mai i nostri punti di forza”.

-Mignon McLaughlin-

Bambini con disturbi di apprendimento pianto

I bambini con disturbi di apprendimento non sono meno intelligenti

Questi sentimenti si possono presentare per diversi motivi, tra cui la convinzione che i bambini con disturbi di apprendimento siano più “stupidi” degli altri. È molto importante che i genitori lavorino su queste convinzioni erronee.

Da un lato, hanno il compito di spiegare ai loro figli, in maniera chiara e a seconda del livello di sviluppo degli stessi, cosa sono i disturbi di apprendimento. È fondamentale far capire ai bambini che queste difficoltà non dipendono da una minore o maggiore intelligenza e che non li rendono meno importanti o meno meritevoli d’amore.

Chiarire ciò è molto importante, poiché se i piccoli percepiscono che i loro genitori stanno male a causa dei loro problemi, si sentiranno sempre in difetto. I genitori, dunque, devono prendere in mano le redini della situazione e trasmettere ai loro figli un atteggiamento positivo.

Bambino gioca a jenga

Sono diverso perché ho difficoltà di apprendimento?

Con il passare del tempo e crescendo, capiamo che ognuno è a modo suo e che esistono quelle che in psicologia vengono definite come “differenze individuali”. Da bambini, però, vogliamo solo essere uguali agli altri o quanto meno che la nostra differenza non ci danneggi. Per questo motivo, dobbiamo intervenire e aiutare i bambini affinché comprendano l’origine e le conseguenze di quello che percepiscono come strano nella loro persona.

Per aiutarli in questo compito, è importante dedicare loro le giuste attenzioni quando fanno qualcosa di buono e non solo quando commettono errori relazionati ai loro disturbi di apprendimento. Spesso, infatti, può generarsi una sorta di inerzia, alimentata dalle nostre buone intenzioni di far migliorare il bambino, nella quale metteremo in risalto solo gli sbagli a scapito delle cose fatte bene. Dobbiamo fare uno sforzo per capovolgere questa situazione, nel caso in cui l’avessimo già creata, in modo tale da ricorrere al rinforzo positivo.

Per concludere, bisogna anche valutare se il sostegno e l’adattamento curricolare che i bambini ricevono sono adeguati. Potrebbe essere necessario modificarli tenendo conto delle difficoltà emotive e sociali sorte, grazie alla cooperazione tra genitori e professori per favorire un maggiore benessere dei bambini.

Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.”

-Maya Angelou-

Libri, mela e pastelli

Tanto sforzo mi sfinisce: il sovraccarico dei bambini con disturbi  di apprendimento

Non possiamo dimenticare che i bambini con disturbi di apprendimento hanno bisogno di dedicare più tempo e maggiori sforzi alla realizzazione dei compiti scolastici. Questa dose extra di concentrazione può far sorgere sentimenti di rabbia e frustrazione, per cui è molto importante lavorare su questo aspetto.

Lavorare su piccoli obbiettivi, più facili da assimilare, sarà molto più motivante e apporterà maggiori benefici per i bambini con difficoltà di apprendimento. In tal modo, si accorgeranno dei loro progressi, invece di vedersi sormontati da una montagna impossibile da scalare. Questo semplice aspetto è fondamentale.

Per concludere, vogliamo parlarvi di un altro elemento che aiuterà in maniera considerevole i bambini con disturbi di apprendimento a potenziare il loro benessere emotivo: trovare qualcosa che sappiano fare bene. Vale a dire, un’attività o uno sport che piaccia loro e grazie al quale si sentano realizzati. Soffrire di problemi di apprendimento può influenzare le loro emozioni, ma spetta a noi aiutarli affinché possano stare meglio.

Immagini per gentile concessione di Ben White, Michal Parzuchowski ed Element 5 Digital


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