Brividi da attacco di panico: perché e cosa fare?

Di fronte all'ansia, il corpo attiva una risposta di lotta, fuga o congelamento per aiutarci ad avere la meglio. Tutto ciò può causare vari sintomi, tra cui i brividi.
Brividi da attacco di panico: perché e cosa fare?

Ultimo aggiornamento: 10 giugno, 2022

L’ansia è una risposta fisiologica, cognitiva e comportamentale del tutto normale in determinate circostanze, ma può diventare un problema di salute mentale quando diventa frequente, opprimente e causa un significativo disagio clinico. In questi casi è comune avere delle crisi che provocano una serie di sintomi fisiologici, tra cui i brividi da attacco di panico.

Tra i sintomi più significativi possiamo trovare: nervosismo, sensazione di pericolo imminente, insonnia, aumento della frequenza cardiaca, tremori, sudorazione, respiro accelerato e preoccupazioni.

Brividi da attacco di panico

Gli attacchi di panico sono una manifestazione ricorrente in situazioni percepite come minacciose. Esperienze che possono far rabbrividire, tremare o avere la sensazione che sia difficile regolare la temperatura corporea (Fischer, Haas e Strahler, 2021).

I brividi di solito compaiono in una situazione di forte stress, come un attacco di panico. Spesso si verificano in parallelo con altri sintomi fisici, emotivi o comportamentali:

  • Tremori.
  • Formicolio alle estremità.
  • Tensione muscolare.
  • Sensazione di freddo.
  • Percezioni di non avere il controllo sui brividi.
  • Sudorazione.
  • Fiato corto.
Donna con i brividi sul divano.
Alti livelli di stress o paura possono causare brividi.

Cause di brividi d’ansia

La causa di questi brividi risiede nella risposta di lotta o fuga che si attiva in una situazione minacciosa. Questa risposta allo stress è una reazione evolutiva che è programmata in tutti nei nostri circuiti cerebrali.

Attraverso di essa, il corpo si prepara a proteggerci dai pericoli. Il problema sorge quando questa reazione si innesca senza la presenza di un reale pericolo.

In queste circostanze, la risposta di lotta o fuga produce una cascata di ormoni come adrenalina e cortisolo, che provocano sensazioni fisiche come aumento della frequenza cardiaca, nausea, disturbi intestinali, fiato corto, pupille dilatate… Allo stesso modo, questi ormoni generano tensione muscolare, tremori, sussulti e brividi.

Secondo una recensione, quando una persona è ansiosa, la regolazione della temperatura corporea può promuovere o prevenire contemporaneamente la perdita di calore, provocando sia brividi sia sudorazione. Il corpo può spesso surriscaldarsi quando è in preda all’ansia, ma può sentire freddo durante gli episodi di panico o nel caso di fobie specifiche.

I brividi da attacco di panico possono anche essere causati da una risposta di congelamento nel corpo, per cui il corpo richiama un particolare risveglio fisiologico, come i brividi, per rilasciare la tensione accumulata.

Ciò avviene attraverso alterazioni del flusso sanguigno che provocano sudore e sensazioni di freddo che fanno rabbrividire la persona.

Cosa fare in caso di brividi da attacco di panico?

Gestire questi brividi è possibile se si trattano le cause o i sintomi generali dell’ansia soggiacente. A tale scopo, può essere utile apprendere tecniche che consentano una migliore gestione della manifestazione fisiologica dell’ansia.

Rilassamento muscolare progressivo

Il rilassamento muscolare progressivo è un’eccellente strategia per abbassare i livelli di cortisolo (Novais et al., 2016; Dolbier e Rush, 2012). La persona deve rilassare tutti i muscoli del corpo, gruppo per gruppo.

Per allenarsi, si può iniziare con alcuni respiri profondi. Quindi rilassare ogni muscolo, iniziando dalla fronte e scendendo fino alle dita dei piedi.

Con il tempo e la pratica costante, la persona ansiosa può imparare a riconoscere la tensione nei muscoli, riuscendo a rilassarli più facilmente; ciò riduce la reazione fisiologica dell’ansia e i suoi conseguenti brividi.

Respirazione diaframmatica

La respirazione diaframmatica aiuta ad abbassare i livelli di stress e ansia. In uno studio che mirava a studiare l’effetto della respirazione diaframmatica sulla cognizione, l’affetto e le risposte al cortisolo.

È stato scoperto che la respirazione diaframmatica può migliorare l’attenzione, l’affetto e i livelli di stress. Per guidare una persona possiamo dire quanto segue:

«Assumi una posizione comoda, chiudi gli occhi e concentrati sul respiro. Presta attenzione al ritmo e alla profondità. È profondo o poco profondo? È veloce o lento? Quindi metti una mano sull’addome e assicurati che quando respiri senti lo stomaco gonfiarsi e sgonfiarsi a ogni inspirazione ed espirazione. Metti l’altra mano sul petto e cerca di non muoverlo quando respiri. Dovrebbe muoversi solo quella sull’addome.

Inspira lentamente attraverso il naso, in modo che la mano sull’addome senta la pressione salire. La mano sul petto dovrebbe rimanere ferma. Trattieni un attimo il respiro ed espira lentamente attraverso la bocca, così da sentire la mano sull’addome scendere».

Donna con gli occhi chiusi.
Le tecniche di rilassamento e respirazione sono una buona strategia per abbassare i livelli di ansia.

Mindfulness

Uno studio di ricerca indica che la mindfulness è efficace nel trattamento dei sintomi del disturbo d’ansia generalizzato e può anche aiutare a controllare la reazione allo stress.

Può avere effetti psicologici positivi, come un aumento del benessere soggettivo, una riduzione dei sintomi psicologici e della reattività emotiva e una migliore regolazione del comportamento.

Attraverso questa disciplina, l’attenzione viene portata all’esperienza del qui e ora con apertura, ricettività e curiosità.

Muovere il corpo per contrastare i brividi da attacco di panico

Un’altra strategia indicata in caso di brividi da attacco di panico è muoversi. Camminare, correre, fare jogging, ballare o saltare può aiutare la persona ansiosa a ridurre il tremore.

Conclusioni

La strategia migliore per porre fine ai brividi da attacco di panico è trattare il problema alla base dell’ansia. Alla luce di ciò, l’intervento di un professionista della salute mentale è l’opzione migliore e l’alternativa più efficace per porre fine a questi sintomi e alle loro cause.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Cackovic, C., Nazir, S., & Marwaha, R. (2021). Panic disorder. StatPearls. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK430973/
  • Cleveland Clinic. (2019, 9 de diciembre). What happens to your body during the fight or flight response? https://health.clevelandclinic.org/what-happens-to-your-body-during-the-fight-or-flight-response/
  • Dolbier, C. L. y Rush, T. E. (2012). Efficacy of abbreviated progressive muscle relaxation in a high-stress college sample. International Journal of Stress Management19(1), 48.
  • Fischer, S., Haas, F., & Strahler, J. (2021). A systematic review of thermosensation and thermoregulation in anxiety disorders. Frontiers in physiology, 2167.
  • Hoge, E. A., Bui, E., Marques, L., Metcalf, C. A., Morris, L. K., Robinaugh, D. J., … & Simon, N. M. (2013). Randomized controlled trial of mindfulness meditation for generalized anxiety disorder: effects on anxiety and stress reactivity. The Journal of clinical psychiatry74(8), 16662.
  • Keng, S. L., Smoski, M. J., & Robins, C. J. (2011). Effects of mindfulness on psychological health: A review of empirical studies. Clinical psychology review31(6), 1041-1056.
  • Sánchez, J. P. y Martínez, J. M. (2009). Reactividad fisiológica periférica y actividad cerebral en las fobias específicas. Escritos de Psicología (Internet)3(1), 43-54. https://scielo.isciii.es/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1989-38092009000300006
  • Ma, X., Yue, Z. Q., Gong, Z. Q., Zhang, H., Duan, N. Y., Shi, Y. T., … & Li, Y. F. (2017). The effect of diaphragmatic breathing on attention, negative affect and stress in healthy adults. Frontiers in psychology8, 874.
  • Novais, P. G. N., Batista, K. D. M., Grazziano, E. D. S., & Amorim, M. H. C. (2016). The effects of progressive muscular relaxation as a nursing procedure used for those who suffer from stress due to multiple sclerosis. Revista latino-americana de enfermagem24.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.