Cadere mi aiuterà a rialzarmi
Cadere ha molte connotazioni negative. Per questo a nessuno piace ritrovarsi in tale situazione. Crediamo che se per casualità della vita inciampiamo, vuol dire che avremo toccato il fondo, che avremo fallito. Ma vi siete mai chiesti se cadere possa in qualche occasione essere necessario?
Le emozioni negative non esistono per sconvolgerci o complicarci la vita. Come le emozioni positive hanno una funzione adattiva. Ovviamente viene da chiedersi: “Ma a chi piace essere triste? Chi può sopportare la sensazione di sentirsi rotti dentro?”. Ci hanno insegnato a scappare da tutto questo e abbiamo anche imparato ad evitarlo.
“Piangere non sta bene”, “Il tuo destino è trovare la felicità, non essere una persona triste”… Le emozioni rispondono alle diverse esperienze che viviamo, sia nel presente sia come ricordo. Mai nessuno vivrà una felicità eterna ed assoluta. Quello che proviamo ci completa e ci aiuta, anche se spesso pensiamo che non sia così.
Cadere mi aiuterà a chiedere aiuto
Tutti abbiamo bisogno di aiuto in certe situazioni, ma il nostro orgoglio ci spinge a risolvere da soli quello che ci accade. Non ci rendiamo conto che questo spesso non funziona. Il punto non è non essere abbastanza forti come pensiamo di essere, ma che non conosciamo tutto e una mano amica può aiutarci ad orientare le nostre decisioni nel migliore dei modi oppure a cambiare il modo in cui stiamo facendo qualcosa, quando non è corretto in determinate circostanze.
Cadere non significa avere raggiunto la fine. Di certo possiamo aver toccato il fondo da non poter scendere di più. Dunque, se guardiamo il lato positivo, non avremo altra scelta che risalire. Anche se facciamo fatica a crederci, sappiamo che prima o poi è ciò che faremo. Perché quando si resta a lungo nelle profondità di un pozzo, il passo successivo è ricominciare.
Ci lasceremo alle spalle tutto ciò che ci ha portato alla situazione in cui ci troviamo ora. Il tempo che abbiamo investito nella tristezza, nelle lamentele, nel dolore ci ha aiutato a ricaricarci con nuove forze. Le stesse che ora ci permettono di rialzarci subito perché non c’è modo di sprofondare di più.
Sapete cosa succede quando ci rialziamo? Ci lasciamo il passato alle spalle. Cominciamo un nuovo percorso, sicuri di noi stessi per tutto ciò che abbiamo imparato e, possibilmente, con uno o più amici accanto. Perché quando abbiamo messo da parte l’autosufficienza e abbiamo avuto bisogno di una luce, al nostro fianco c’erano loro, gli amici. Perciò dobbiamo averne cura.
Bisogna guardare in faccia le situazioni difficili
Non bisogna confondere la realtà di cadere in un buco di tristezza, dolore, angoscia e disperazione con la paura di affrontare il problema che ci sta torturando. A volte ci rifugiamo nella pena, ci compatiamo, ci comportiamo da vittime. Tutto questo per non guardare in faccia la realtà.
Vi è mai capitato di pensare che sarebbe stato più semplice stare male piuttosto che affrontare le avversità? Questo perché lottare richiede uno sforzo e tante volte non sappiamo se ne usciremo vincitori o vinti. È un rischio che dobbiamo correre. La paura, però, ci impedisce di uscire dalla zona di comfort, permettiamo noi stessi alle circostanze di paralizzarci.
Pensiamo, ad esempio, alle dure fasi del divorzio. Dopo anni insieme ad una persona, tutto si è spezzato. Si precipita in un tunnel di disincanto, di paura della solitudine, di sfiducia nel futuro, di mancanza di amore… La vita sembra finire con il divorzio. Ma questo non corrisponde alla realtà, è solo una conseguenza di ciò che si prova.
È normale viverla male ed essere tristi. Siamo essere emotivi, non siamo fatti di pietra! Ma una situazione del genere, che ci fa cadere, può anche spingerci a fare un passo in avanti. Siamo nella parte più profonda del pozzo, in cui niente può andare avanti o indietro. È il momento di cambiare.
Approfittiamo di questa caduta per riordinare le idee. Pensiamo a come vorremmo che fossero le cose d’ora in avanti e, soprattutto, accettiamo il nostro dolore. Quando le emozioni smettono di essere “a fior di pelle”, ci renderemo conto che non tutto è perduto. La nostra vita non è finita, inizia oggi stesso.
A volte abbiamo bisogno di fermarci per riprenderci da alcune circostanze che ci hanno fatto soffrire e ci hanno influenzato in modo significativo. Non succede nulla se ci prendiamo del tempo. Recupereremo le forze, ristabiliremo un ordine sul caos che potremo gestire e saremo pronti ad andare avanti. Senza neanche rendercene conto, saremo diventate persone molto più forti di prima.