Carl Jung: curiosità su uno dei padri della psicologia

Carl Jung è sinonimo di unicità e mistero. Affrontò intelligentemente i positivisti del suo tempo e non ebbe paura di ricorrere al mito e agli elementi dell'occulto per formulare la sua teoria. Racconteremo alcuni fatti curiosi su di lui.
Carl Jung: curiosità su uno dei padri della psicologia
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 07 novembre, 2022

Carl Jung è una delle figure più interessanti nella storia della psicologia. Le sue teorie audaci hanno avuto un impatto maggiore sulla filosofia e sull’arte che non sulla psicologia stessa o sulla psichiatria. Tuttavia, ci sono anche i suoi concetti che hanno lasciato un segno decisivo nelle scienze della mente.

Una delle curiosità di Carl Jung è nel suo modo di scrivere. L’impressione è che scrivesse per se stesso, senza la minima intenzione di farsi capire dagli altri. Per questo molti pensano che molte sue opere non avessero l’intenzione di offrire un discorso coerente, ma fossero il frutto di una mente curiosa che approfondiva un’idea dopo l’altra, senza troppe pretese.

I grandi talenti sono i frutti più affascinanti e spesso più pericolosi sull’albero dell’umanità. Si appendono ai rami più sottili e facilmente spezzabili.

-Carl Jung-

La vita di Carl Jung ha avuto molti alti e bassi. Momenti di grande luminosità e anche tempi di oscurità. È ricordato soprattutto per la sua rottura con Sigmund Freud, ma anche per aver combinato molti elementi mistici con la propria pratica analitica. Questo psicoanalista svizzero era questo e molto altro.

Fatti interessanti su Carl Jung

Iniziamo col dire che Carl Jung aveva un fratello maggiore che morì poco dopo la nascita, quindi i suoi genitori lo amavano moltissimo. Sia suo nonno che suo bisnonno erano stati prestigiosi medici tedeschi. Suo padre era un filologo , ma abbandonò la sua professione per diventare un pastore. Alla fine della sua vita, poco dopo che Jung iniziò a studiare medicina, portò la sua predicazione in un ospedale psichiatrico.

La madre di Carl Jung è stata classificata come una donna con una personalità dissociativa, cioè una persona che non sempre preservava il principio di realtà. Il padre, invece, ha insegnato al piccolo Carl latino quando aveva solo 6 anni. Questo gli ha permesso di approfondire e diventare affascinato dalla letteratura antica.

Studiò in collegio e lì fu vittima della gelosia dei suoi compagni di classe. A quell’epoca risalgono i suoi famosi svenimenti: ogni volta che affrontava forti pressioni sociali sveniva. Era tranquillo e riservato. Non aveva praticamente amici, ma non si annoiava mai. La sua curiosità intellettuale era insaziabile.

Altre curiosità su Carl Jung

Le sedute spiritiche si tenevano spesso a casa di Carl Jung. Egli stesso fu testimone di un evento che gli destò grande interesse: un tavolo di noce spaccato improvvisamente a metà, davanti a diversi testimoni. Questo e altri fatti lo spinsero a indagare sui cosiddetti “fenomeni occulti”. Per tutta la vita ha tenuto un piede nella “parapsicologia”.

Jung sposò Emma Rauschenbach e rimase al suo fianco fino alla sua morte. Ebbero cinque figli. Una di loro, Agatha, divenne una medium. La verità è che Carl non è stato un marito esemplare e ha lasciato qualche dubbio anche come analista. La sua relazione con una delle sue pazienti, Sabina Spielrein-Scheftel, è stata per molti anni oggetto di dibattito nella sua cerchia.

Uno dei fatti più curiosi della vita di Carl Jung si è verificato al momento della sua morte. È successo quando aveva 85 anni, durante un tranquillo pomeriggio nella cittadina di Küsnacht, in Svizzera. All’improvviso un fulmine ha squarciato l’albero dove era solito riposare. Nello stesso istante, il suo amico Lawrence Van der Post, che stava facendo un pisolino lontano, sognò in lontananza Carl su una strada che gli diceva addio pronunciando le parole: “ci vediamo”.

Un’esperienza di pre-morte

Carl Jung ha avuto un’esperienza di pre-morte nel 1944. Si verificò dopo che si era fratturato il perone mentre pattinava sul ghiaccio. Al momento di eseguire l’intervento chirurgico, subì un arresto cardiaco e, stando alle sue parole, “stava per varcare la soglia”.

Secondo lo stesso Jung nella sua autobiografia, all’improvviso aveva visto fluttuare se stesso sopra Ceylon (Sri Lanka), in grado di osservare tutto dall’alto e di percepire persino la forma sferica della Terra. Successivamente, descrisse quell’esperienza come “la cosa più grande e affascinante che abbia mai sperimentato”.

Aveva avuto  anche la sensazione di riconnettersi con la sua essenza, oltre alla certezza che avrebbe avuto accesso a un livello superiore di comprensione. All’improvviso aveva visto il proprio corpo e il medico, che aveva le sembianze del dio della medicina. Gli disse che non era il suo momento e che doveva tornare.

Jung provò una profonda delusione, che coincise con il suo “ritorno alla vita”. Sicuramente questa esperienza alimentò il mondo già mistico e complesso di Carl Jung.


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