3 casi clinici che hanno cambiato la nostra idea del cervello umano

Il cervello è una delle strutture più affascinanti del nostro corpo e la ricerca per scoprire tutti i suoi segreti continua ancora oggi.
3 casi clinici che hanno cambiato la nostra idea del cervello umano

Ultimo aggiornamento: 09 gennaio, 2024

Le neuroscienze sono riuscite a progredire grazie a intensi studi, nei quali sono inclusi casi clinici ordinari, ma anche altri davvero sorprendenti. Alcuni di questi casi sono stati fondamentali, perché il loro apporto è stato decisivo per comprendere il funzionamento del cervello umano.

L’essere umano si è mostrato resistente ad ammettere che l’anima o il cuore, in realtà corrispondono a processi che si verificano nel cervello. L’aspetto sorprendente di questi casi clinici che sono divenuti classici è che, in un modo o in un altro, evidenziano l’azione del cervello nel nostro universo psichico. 

“Ogni uomo può essere, se se lo propone, scultore del proprio cervello”.

-Santiago Ramón y Cajal-

Tuttavia, siamo ancora lontani dal comprendere interamente il cervello umano. Ciò nonostante, a poco a poco si sono fatti dei passi avanti, svelati misteri e causati altri. I tre casi clinici di cui vi parleremo a seguire meritano di essere ricordati e tenuti in considerazione per l’impatto che hanno avuto in questo senso.        

Studi sul cervello umano

Phineas Gage, uno dei casi clinici più interessanti

Phineas Gage era un operaio ferroviario degli Stati Uniti a cui capitò un incidente insolito. Nel Settembre del 1848, il giovane operaio doveva far esplodere una pietra, ma il processo non andò a buon fine e l’esplosione avvenne prima del previsto. L’uomo fece un volo di 20 metri. Venne colpito da una sbarra di metallo che gli si infilzò nella guancia destra e gli attraversò il cranio, fuoriuscendo dalla fronte.

Incidente Phineas Gage

Venne curato dal Dottor Harlow, che testimoniò quanto accaduto. Il medico rimase impressionato dal fatto che Phineas rimase cosciente dopo l’incidente e non mostrava segnali di perdita di contatto con la realtà. Ebbe bisogno di soli 10 mesi per riprendersi del tutto e non perse in nessun momento la sua capacità cognitiva.

Dopo essersi ripreso, Phineas Gage tornò a svolgere il suo lavoro, ma mostrò notevoli cambiamenti caratteriali. Prima era un uomo piacevole, dopo l’incidente invece divenne estremamente irascibile. Lo stesso accadde in altri aspetti.

Tale caso clinico è divenuto un classico perché costituisce l’evidenza che i modelli di condotta – o la personalità- sono fisicamente relazionati al cervello. Ciò nonostante, alcuni studiosi suggeriscono anche che non vennero approfonditi gli effetti del trauma né del volto sfigurato che a parer loro influirono sui cambiamenti mostrati da Phineas Gage.

Il caso del paziente HM

Questo è un altro dei casi clinici che cambiarono il nostro modo di intendere il cervello umano. Si riferisce a Henry Molaison, che passò alla storia come il “paziente HM”. Quando aveva 27 anni, gli venne praticata una chirurgia ed estirpato parte del cervello, incluso l’ippocampo e una parte dell’amigdala. L’obbiettivo era porre fine agli attacchi di epilessia di cui soffriva.

Uomo a cui viene estratto il cervello

Il risultato della chirurgia fu sorprendente. Il paziente HM divenne incapace di immagazzinare nuovi ricordi. Ricordava tutto ciò che era accaduto prima dell’intervento chirurgico, ma nient’altro. Quest’uomo viveva, letteralmente, solo nel presente. Dimenticava tutto esattamente appena accaduto. Ad esempio, se qualcuno entrava, lo salutava e se ne andava, rientrando poco tempo dopo, il paziente HM era incapace di riconoscerlo.

Durante tutta la sua vita, il paziente HM visse circondato da medici e nella terribile tragedia di non poter formulare nuovi ricordi. Morì nel 2009. Essendo il suo uno dei casi clinici più famosi, l’autopsia del suo cervello venne trasmessa dal vivo su Internet. Si scoprì che la zona maggiormente danneggiata nel suo cervello era la “corteccia entorinale”, la stessa che si deteriora durante le prime fasi dell’ Alzheimer.

Il caso Donald

Donald fu un uomo che uccise la sua fidanzata sotto gli effetti della fenciclidina (PCP). Poi dimenticò tutto. Rispetto a questa situazione, si diagnosticò un’amnesia di natura organica. Venne destinato a una struttura psichiatrica dove Donald sbatté la testa e finì in coma. Al suo risveglio, accadde qualcosa di straordinario.

Uomo disperato

Donald iniziò a ricordare l’omicidio, più volte, fino a quando lo stesso ricordo divenne incontrollabile. Visualizzava continuamente il momento dell’assassinio nella sua mente e lo ricreava in maniera ripetitiva e disperata. Soffriva inoltre di intorpidimento del lato sinistro del corpo.

Quello di Donald è uno dei casi clinici più misteriosi. La scienza finora non ha potuto spiegare perché il ricordo ricomparve. Ancor meno si comprende perché tale ricordo riapparve in maniera tanto tormentata per il paziente, per quanto potesse essere di per sé tormentato il ricordo.

Questi sono solo alcuni dei casi clinici più rilevanti della storia. Ognuno di questi ha permesso di progredire, a volte a tentoni, verso la conoscenza di un organo stupefacente come il cervello umano. Purtroppo, le persone che hanno concesso alla scienza questo progresso hanno patito gli effetti di un “cervello anormale” facendo, inconsapevolmente, un grande regalo all’umanità.


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