Cesare Lombroso e il suo atlante criminale

Cesare Lombroso, medico e antropologo, è considerato il padre della criminologia.
Cesare Lombroso e il suo atlante criminale
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 febbraio, 2023

Il nome di Cesare Lombroso è strettamente legato alla storia della criminologia. Il suo metodo di classificazione è stato per molto tempo lo strumento principale per tratteggiare il profilo dei delinquenti. Alcune sue teorie sono ancora oggi oggetto di dibattito nel campo del diritto.

Cesare Lombroso, medico e antropologo, è considerato il padre della criminologia. Il suo saggio “L’uomo delinquente” rappresenta il primo tentativo di raccogliere i dati in modo sistemico. Insieme a Enrico Ferri e Raffaele Garofalo, fu uno dei grandi rappresentanti della criminologia positivista.

Ci sono indizi in una scena del crimine che per loro stessa natura non si prestano a essere raccolti o esaminati. Come si raccoglie l’amore, la rabbia, l’odio, la paura…? Sono cose che bisogna saper cercare.

-James Reese-

Il pensiero di Lombroso fu fortemente influenzato dalle teorie di Darwin. In questo senso l’antropologo arrivò a dire che i criminali sono “l’anello mancante” tra la scimmia e l’uomo.

Il culmine del lavoro di Lombroso fu la sua classificazione dei delinquenti. Li divise in: criminali nati, pazzi morali, epilettici, criminali pazzi, rei per passione, abituali e d’occasione. Vediamo in che modo definì ognuna delle categorie.

Il criminale nato di Cesare Lombroso

Lombroso era convinto che fosse possibile stabilire la tendenza a delinquere di una persona  a partire dalle sue caratteristiche fisiche. Questo approccio lascia quindi intendere che un criminale presenta evidenti segni di inferiorità fisica e psichica.

Il criminale nato, secondo le teorie lombrosiane, è caratterizzato da elementi come cranio piccolo, orbite oculari grandi, fronte sfuggente, rigonfiamento alla base della testa. Dal punto di vista psicologico, invece, presenta un carattere insensibile, impulsivo e incapace di provare rimorso.

Museo Cesare Lombroso

Criminale pazzo morale

I delinquenti pazzi morali rare volte sono internati nei manicomi criminali. Si trovano spesso, invece, nelle prigioni o nei bordelli. Sono astuti, rudi, vanitosi ed egoisti.

Dal punto di vista fisico hanno in comune con il criminale nato la mascella prominente. Il volto presenta diverse asimmetrie. Tuttavia, in questo caso è più facile riconoscerli per il comportamento più che per l’aspetto. Simulano la pazzia e questo aspetto si può individuare fin dall’infanzia.

Delinquente epilettico

Lombroso riteneva l’epilessia un segno del criminale. Poteva manifestarsi in modo abituale, con attacchi epilettici, o senza sintomi apparenti. In entrambi i casi la considerava una delle categorie più pericolose di rei.

Li definisce la pigrizia, l’amore per gli animali e un atteggiamento vanitoso e distruttivo. Viene segnalata anche una certa tendenza al suicidio. Insieme ai pazzi morali, è l’unico gruppo che si associa per delinquere.

quaderno degli appunti di Cesare Lombroso

Pazzo delinquente

Cesare Lombroso distingue tra pazzi delinquenti e pazzi veri. I veri alienati sono malati e non rispondono dei propri atti. I pazzi delinquenti, invece, commettono un delitto e impazziscono in seguito, in  carcere.

Suddivide questo gruppo in tre tipi: alcolisti, isterici e mattoidi. Il primo commette un delitto sotto gli effetti dell’alcol. L’isterico ha una forte tendenza a mentire e una naturale inclinazione all’erotismo. Il mattoide è sulla linea che separa la sanità mentale dalla follia. Delinque agendo d’impulso.

Il delinquente passionale di Cesare Lombroso

Il delinquente passionale agisce per impulso ed è mosso da nobili cause. Le passioni ignobili sono invece circoscritte ai delinquenti comuni. Non ha tratti fisici particolari, anzi piuttosto armonici. L’età oscilla tipicamente tra i 20 e i 30 anni.

Questo tipo di criminale è molto sensibile e sente forte rimorso dopo aver commesso il delitto. A volte tenta il suicidio. I motivi che lo spingono a delinquere possono essere tre: lutto, infanticidio e passione politica.

Delinquente d’occasione

I rei d’occasione vengono ulteriormente classificati in pseudocriminali e criminaloidi. I primi commettono tre tipi di delitto: involontari, senza perversione (motivati quasi sempre dalla necessità) e per legittima difesa.

Ritratti di criminali

I criminaloidi sono coloro che delinquono spinti dalle circostanze. In situazioni normali non lo farebbero. anche se sono predisposti.

Le teorie e la classificazione dei criminali di Lombroso rimasero valide per un certo tempo, per poi decadere. Apparirono diverse lacune inammissibili nel metodo scientifico.

Si trattava, inoltre, di una teoria pericolosa che favoriva il pregiudizio oltre a sostenere “l’eliminazione completa” del criminale.


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