Chiedere è salutare, esigere è distruttivo

Alcune persone si sentono incapaci di chiedere aiuto, mentre altre non hanno paura di chiedere ciò di cui hanno bisogno. A cosa si devono queste differenze?
Chiedere è salutare, esigere è distruttivo
Elena Sanz

Scritto e verificato la psicologa Elena Sanz.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

Le relazioni sono complesse e non sempre siamo chiari sui sani limiti da seguire. A volte esitiamo a chiedere aiuto, mentre in altre situazioni ci sentiamo frustrati e arrabbiati quando gli altri non rispondono alle nostre richieste. Trovare l’equilibrio non è facile, ma soprattutto è importante essere chiari su una differenza: chiedere è salutare, esigere è distruttivo.

Veniamo in questo mondo impotenti e dipendenti dagli altri per sopravvivere. Così, il bambino piange, si lamenta e gli adulti soddisfano i suoi bisogni. In questo modo, cresciamo con la tranquillità di essere accuditi e supportati quando ne abbiamo bisogno.

In seguito, durante l’infanzia, il nostro comportamento e le nostre aspettative prendono forma. Ci abituiamo alla frustrazione e a tollerare il rifiuto.

Tuttavia, se il bambino non è stato trattato correttamente, impara a non chiedere; mentre colui a cui è stato dato tutto diventa esigente. Da adulti, è compito di ciascuno rivedere le convinzioni e le azioni, reimparando quanto necessario.

Chiedere è salutare, perché non lo facciamo?

Ragazzo che guarda fuori dalla finestra.

Modestia

Alcune persone non sono in grado di chiedere aiuto, conforto, compagnia o qualsiasi altra cosa di cui hanno bisogno per paura di disturbare.

Questa umiltà estrema o incompresa è relativamente comune. Non sappiamo se con la nostra richiesta infastidiremo l’altra persona o sembreremo inopportuni, dunque lo evitiamo.

Paradossalmente, le persone che mantengono questo atteggiamento di solito sono molto disponibili. Se è questo il caso, è bene capire che l’ aiuto, la generosità e la solidarietà sono atti che arricchiscono sia chi li riceve e chi li mette in pratica.

Tutti proviamo gratificazione nell’aver aiutato un turista a raggiungere la propria meta o nell’aver accompagnato un amico. Le richieste ci lusingano più di quanto ci infastidiscano, perché ci sentiamo necessari e apprezzati dagli altri.

Bassa autostima

Altre volte non chiediamo perché non ci sentiamo degni. Non crediamo di essere abbastanza preziosi da consentire a un’altra persona di investire il proprio tempo, i propri sforzi o la propria dedizione in noi.

In questi casi è possibile aver avuto esperienze negative in merito e che, a causa del basso concetto di sé, tendiamo a relazionarci con persone narcisiste o egoiste che non ci offrono mai e rafforzano la nostra idea di non valere niente.

Se vi trovate in questa situazione, ricordate che siamo tutti degni e preziosi. Ogni relazione sana è reciproca ed equilibrata, basata sul dare e sul ricevere, arricchisce in egual modo entrambe le parti. Quindi, se non avete il coraggio di chiedere, lavorate su voi stessi.

La trappola dell’ego

Alcune persone non chiedono mai nulla perché sentono che le farebbe apparire vulnerabili o bisognose. Associano la forza all’autosufficienza e si rifiutano di rivolgersi agli altri per chiedere aiuto di qualsiasi tipo.

In questi casi, è anche comune credere che gli altri debbano essere in grado di intuire i suoi bisogni e soddisfarli senza doverli esprimerli. Ciò è riflesso nell’affermazione: “Se devo chiedertelo, non lo voglio più”.

Si tratta di un’affermazione infantile e poco pratica, basata sull’ego. L’assertività è una capacità comunicativa fondamentale e necessaria, nessuno può indovinare i nostri pensieri ed è nostro compito esprimere e trasmettere quello che vogliamo.

Inoltre, gli esseri umani hanno bisogno l’uno dell’altro, la nostra natura è interdipendente e non c’è nulla di vergognoso in ciò.

Uomo che pensa di chiedere.

Chiedere è salutare, ma esigere è distruttivo

Chiedere è salutare purché comprendiamo che l’altro non ha l’obbligo di soddisfare le nostre richieste. È nostro diritto chiedere ed è diritto dell’altro stabilire dei limiti e scegliere se è disposto ad aiutarci. È essenziale rispettare la volontà altrui.

Chiediamo senza paura di disturbare, sapendo che meriti di ricevere aiuto; chiediamo in modo che l’altra persona possa soddisfare le nostre esigenze.

Tuttavia, non dobbiamo pretendere, minacciare, imporre. Nessuno ha l’obbligo di aiutarci e costringere con minacce o ricatti emotivi non è un percorso salutare.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Camacho, M. Z. (2013). Influencia de la familia en la formación de la autoestima del niño. Índice1(1).
  • Castanyer, O. (1996). La asertividad. Expresión de una sana autoestima. Bilbao: Descleé de Brouwer.
  • Camargo, A.; Rodríguez, C.; Ferrel, R. & Ospino, G. (2009). Asertividad y autoestima en estudiantes de primer semestre de la Facultad de Ciencias de la Salud de una universidad pública de la ciudad de Santa Marta (Colombia). Psicología desde el Caribe, (24), 91-105. http://www.scielo.org.co/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0123-417X2009000200005&lng=en&tlng=es.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.