Colonne sonore e la loro influenza sul cervello?
La musica è un linguaggio universale, è in grado di evocare ricordi, risvegliare sentimenti e persino di consolare nei momenti difficili. Ecco perché è un elemento di grande impatto nel mondo cinematografico. Sicuramente, anche voi, ricordate con piacere le colonne sonore che più vi hanno conquistato.
Per molte persone è impossibile pensare a un cinema senza musica. Molti film sono diventati immortali grazie alle loro colonne sonore. Star Wars ne è un chiaro esempio, così come Via col Vento o anche la mitica scena della doccia di Psycho.
Le colonne sonore dei film hanno il potere di far commuovere, sorridere, risvegliare sentimenti e anche di far piangere. E questo è possibile per le tante conseguenze che queste musiche hanno sul cervello.
Musica e cervello
La musica avvolge, conquista ed è in grado di farci viaggiare nel tempo. In effetti, viviamo in sua compagnia in ogni momento. Ma cosa succede a livello cerebrale quando ascoltiamo una melodia?
Secondo alcuni studi, la musica, che esiste dall’origine dei tempi, ha avuto un ruolo cruciale a livello evolutivo. Studiando la risposta del cervello alla musica, è stato osservato che le aree coinvolte sono quelle relative al controllo e ai movimenti. Attraverso questa scoperta, è stato possibile dedurre che la musica ha aiutato i primi uomini a unirsi e a sviluppare comportamenti altruisti.
Uno studio del 2015 dell’Università di Helsinki ha affermato che la musica classica ha effetto sui geni legati alla sensazione di piacere. Durante l’esperimento alcune persone hanno ascoltato un brano di Mozart. I partecipanti mostravano una maggiore attività cerebrale, che aumentava quando il soggetto aveva familiarità con il brano riprodotto.
Julius Portnoy, musicologo e filosofo, afferma che la musica può aumentare i livelli di endorfine nel cervello e quindi indurre stati di piacere come il rilassamento. Ascoltare la musica può modificare anche i tassi metabolici, la pressione sanguigna, i livelli di energia e la digestione.
La musica viene impiegata anche per trattare alcuni disturbi e malattie psicologiche, poiché attiva un gran numero di aree cerebrali, tale effetto è noto come musicoterapia. Si fa uso della musica come strumento per migliorare lo stato di salute e il benessere della persona. Il che si è dimostrato utile nella riabilitazione, nei programmi di benessere anche in campo educativo.
Colonne sonore e cervello
I compositori delle musiche per i film sanno molto bene che le colonne sonore influenzano il cervello. Sfruttano il potere della musica per innescare determinate emozioni. Un esempio di ciò è stata l’insistenza del compositore Bernard Herman per convincere Alfred Hitchcock ad aggiungere la sua famosa musica alla scena della doccia in Psycho.
La musica nel cinema è estremamente importante, poiché serve da ponte per stabilire una connessione tra la trama e le emozioni che vengono trasmesse allo spettatore.
Non solo nei film horror, la musica gioca un ruolo fondamentale per generare paura e angoscia. Ad esempio, nei film d’azione questo impulso serve per accelerare la frequenza cardiaca dello spettatore e favorisce la sensazione di ansia durante alcune scene. Oppure invita a riflettere se inserita nei film di suspense. Qualsiasi film viene completato e arricchito da colonne sonore preparate strategicamente ad hoc.
Alcuni studi confermano che le colonne sonore influenzano il cervello. Nel 2010 uno studio dell’Università della California ha dimostrato che la sensibilità dell’udito umano ai suoni di allarme è molto simile a quella di alcuni animali selvatici. Questa caratteristica viene spesso sfruttata per comporre colonne sonore capaci di generare angoscia, irrequietezza o nervosismo.
L’influenza delle colonne sonore sul cervello è innegabile, sebbene la maggior parte delle volte non ce ne accorgiamo. Non è necessario che la musica abbia una qualità ottimale, è sufficienteproporre i toni e le frequenze appropriati.
Infrasuoni utilizzati nel cinema
Ma nei film sono presenti anche altri tipi di suoni, e influenzano anch’essi il cervello. Parliamo dei ben noti infrasuoni, suoni emessi a livelli non udibili dall’essere umano, ma con frequenze che producono reazioni fisiche naturali ed emotive.
Questi infrasuoni accompagnano le colonne sonore per rinforzare i loro effetti sullo spettatore e generare uno stato emotivo specifico in base alla pellicola. I compositori sono così in grado di indurre negli spettatori emozioni come la paura o la tristezza. Nel film Paranormal Activity, si è fatto uso degli infrasuoni per garantire che gli spettatori provassero angoscia e paura in alcune scene del film.
Le colonne sonore, e i suoni in generale, arricchiscono l’esperienza dello spettatore, poiché generano emozioni, risvegliano ricordi e, in larga misura, guidano nel corso della storia. La musica è un’arte dalle infinite possibilità che si moltiplicano se la uniamo all’universo cinematografico.
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