Come essere se stessi
Cosa vuol dire essere se stessi? Si potrebbe definire come essere naturali e spontanei. Essere così come siamo quando siamo senza paure, soli o con persone di cui ci fidiamo.
Non sono solo le paure a rendere meno autentiche le persone; a volte, per vari motivi, non viviamo secondo il nostro vero essere, secondo i nostri valori, abilità, visione della vita, ecc…Ci sono molti fattori che possono influire e ci possono allontanare dall’essere noi stessi, come, per esempio, la tradizione, non conoscere se stessi o semplicemente fare le cose per compiacere gli altri.
È essenziale riflettere e chiedersi se stiamo vivendo secondo la nostra reale essenza o se stiamo creando un personaggio di facciata per gli altri, che crediamo essere meglio di come siamo in realtà.
Tutti, chi più e chi meno, abbiamo a volte vissuto in base ad una facciata che volevamo mostrare agli altri, ma è impossibile provare felicità e benessere se non si vive secondo il proprio vero “io”.
Essere se stessi: autoconoscersi
Dobbiamo conoscere noi stessi per poter vivere secondo la nostra vera essenza. È importante conoscerci, per questo dovremmo tenere ben presenti tre punti:
1.Cosa mi fa stare bene? In cosa mi distinguo? Quali sono le mie abilità? Conoscendo i nostri punti forti, potremmo intraprendere il tragitto vero la strada che ci porterà al successo e al benessere.
2.Quali sono i miei valori? Cosa è più importante per me nella vita? Cosa voglio che ci sia nella mia vita? Se non ci lasciamo trasportare dalla corrente e non permettiamo all’azzardo di guidare la nostra vita, vivremo una vita più piena perché la sceglieremo secondo ciò che desideriamo davvero.
3. Quali sono le cose che mi motivano? Cosa mi diverte davvero? Per aiutarci a capire cosa ci fa stare bene, potremmo ricordare la nostra infanzia e forse potremmo trovare delle attività che non avevamo più praticato, ma che ci facevano star bene ed essere felici.
Conoscere meglio noi stessi ci darà gli strumenti che ci aiuteranno ad essere più sicuri, ma spesso la mancanza di naturalezza è prodotta da altri fattori.
3 nemici della naturalezza
1. Voler mostrare una versione migliore di noi: Se vogliamo dare la miglior impressione possibile e ci preoccupiamo eccessivamente di piacere, probabilmente otterremo l’effetto contrario, finiremo per mostrare l’immagine peggiore, perché non si può essere naturali se facciamo di tutto per voler dare la miglior impressione di noi.
Accettare se stessi è la chiave per migliorarsi, siamo unici ed irripetibili e tutti abbiamo lati positivi e negativi, siamo noi a decidere, cosa ci importa di più? Apparire bene o essere felici? Chiediamoci questo: se riusciamo a dare una buona immagine di noi, cosa ci guadagniamo? Gli altri avranno una buona impressione di noi, ma saremo insoddisfatti per non aver esternato la nostra vera essenza.
Non dovremmo mai cercare di indossare una maschera per piacere agli altri, ciò che dovrebbe importare di più è il proprio benessere e questo si ottiene quando possiamo mostrarci così come siamo.
2. Concentrare troppo i pensieri sull’immagine che vogliamo dare: Se il nostro centro di attenzione è rivolto verso noi stessi, ci sentiremo più insicuri e non saremo naturali perché saremo preoccupati per ciò che gli altri pensano di noi.
La naturalezza arriva quando il centro dell’attenzione non è sull’immagine che vogliamo trasmettere, piuttosto quando diamo priorità al divertirci e a godere di ciò che ci circonda, senza pensare se stiamo dando una buona o cattiva impressione di noi.
3. Nervosismo: Anche la tensione distrugge la naturalezza, e può emergere per diversi motivi, ma quello più comune è l’essere preoccupati per voler apparire positivamente, per paura del rifiuto. Quando non si dà importanza all’immagine che diamo, perché ci accettiamo così come siamo e non facciamo finta di voler piacere, perché la priorità è vivere al meglio ciò che si ha davanti, è in questi momenti che siamo più autentici e spontanei, perché eliminiamo la paura.
Immagine per gentile concessione di Mr. Theklan e Alba Soler