Come riconoscere una relazione di abuso

Come riconoscere una relazione di abuso

Ultimo aggiornamento: 02 giugno, 2015

Gli esperti spiegano che per capire se la vostra relazione non è sana, è bene analizzare i propri sentimenti, con o senza il vostro partner. È necessario che siate il più possibile oggettivi perché, altrimenti, ingannate voi stessi e anche il vostro partner.

Se negli ultimi tempi vi siete sentiti criticati, tesi, tristi, angosciati, timorosi, rifiutati, ignorati, inutili, poco importanti, se avete perso il controllo della vostra vita, se vi sentite colpevoli di ciò che succede, obbligati a mostrarvi contenti e a far felice il vostro partner, se avete lasciato da parte le cose che vi piacciono e i vostri interessi per compiacere l’altro o evitare un litigio, è perché la vostra relazione non sta andando bene.

È normale che possa succedervi una di queste cose in un determinato momento della vostra relazione, ma il problema è complicato quando si tratta della regola e non dell’eccezione. Se vi trovate in questa situazione due o tre volte alla settimana o ormai da molti mesi, è necessario cominciare ad analizzare a fondo la vostra relazione e quello che questa produce in voi. Agire il prima possibile può portare a buoni risultati. Se aspettate a braccia conserte, sperando che l’aiuto arrivi dal cielo, potrebbe finire tutto molto male. 

Non vogliamo terrorizzarvi né rendere tutto una tragedia, ma è bene smettere di negare i problemi, per evitare il dolore che può derivare da una possibile separazione. Molte persone commettono l’errore di abituarsi ad una relazione malata, di aggrapparsi ad un ricordo o ad un atteggiamento positivo del proprio compagno. In questo modo, la situazione non si risolverà mai, anzi peggiorerà.

Se il vostro partner vi ridicolizza spesso con la vostra famiglia o con i vostri amici, se vi critica o si prende gioco di voi qualsiasi cosa facciate, se vi insulta o vi dice parole offensive, se vi manipola con minacce, con bugie, con il silenzio o con frasi a metà, se non riconosce mai i vostri pregi, se usa espressioni corporee o facciali per spaventarvi, se si oppone al fatto che vogliate vedere le persone a cui tenete, se vi impedisce di fare ciò che vi piace, se esprime il suo affetto solo dopo aver fatto qualcosa di negativo, vi trovate di fronte ad una situazione di abuso ed è di vitale importanza che poniate un freno, se non volete avere problemi in futuro. 

È provato che gli abusi aumentano quando non si reagisce. Questo non significa che il vostro partner sia una cattiva persona, un assassino o un mostro, ma solo che spesso non si rende conto di quello che dice o del dolore che vi provoca. Anche se vi farà numerosissime promesse, che cambierà e che tutto tornerà normale, “perché ero nervoso”, “perché non mi ascolti”, “perché ho bevuto troppo”, tenete conto che potreste diventare i responsabili di un peggioramento della situazione. Con questo non vogliamo sminuire le colpe di chi abusa, ma evitare che la situazione arrivi ad un punto drastico.

Mettere fine in tempo ad una relazione malata è una delle cose più difficili da fare, perché il legame con l’altra persona è molto stretto. L’abusatore e il violento possono arrivare anche a godere dei loro comportamenti, per questo è molto difficile che cambino comportamento. Si giustificherà sempre, poiché sarà convinto che ciò che fa è corretto e che l’altra persona se l’è cercata. 

L’abuso emotivo: un flagello della società

Esistono più casi di violenza domestica di quanto immaginate o di quanto vengano trasmessi tramite i mezzi di comunicazione. E non si tratta sempre di abuso fisico, come le percosse. L’abuso emotivo è molto più pericoloso perché penetra più profondamente di uno schiaffo o di un pugno. Capita spesso di conoscere persone che stanno attraversando una situazione di questo genere e che non lo sappiate, perché non è facilmente riconoscibile all’apparenza come un occhio viola. L’abuso emotivo danneggia enormemente le persone e in molti casi le ferite che provoca sono permanenti. Per questo motivo, tale tipo di abuso è più pericoloso di quello fisico.

I litigi e le discussioni non sempre sono sinonimo di violenza. Non esistono coppie che non discutono mai e, se questo capita, c’è da preoccuparsi, perché è impossibile essere d’accordo su tutto al 100%. La violenza emotiva è molto più che una discussione sulle spese, sui soldi o sui figli. Si tratta di qualcosa di più profondo, che colpisce le persone nel profondo del cuore e lì resta. 

La persona che subisce una violenza emotiva cambierà atteggiamento, stile di vita, abitudini, tutto per accontentare il suo partner. In realtà si ha davanti qualcuno che spaventa, annulla, insulta, umilia. Individuare un abuso emotivo è difficile, ma esistono alcuni chiari segnali. Ad esempio: bassa autostima, depressione, angoscia costante senza un apparente motivo, isolamento dalle persone care, sentimenti di vergogna, auto-disprezzo, timore, insicurezza, sensi di colpa, atteggiamento passivo o di compiacimento estremo, negazione dei problemi, incapacità di farsi aiutare, mentire, ecc.

Ricordate che riconoscere un abuso è il primo passo per fermarlo. Non lasciate che passi tempo, cercate aiuto, non accettate le colpe dell’altro, non rendetevi responsabili di errori che non avete commesso, non lasciatevi manovrare e non cadete nei “ricatti emotivi”.


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