Tecniche per lo sfogo emotivo

Tecniche per lo sfogo emotivo

Ultimo aggiornamento: 17 maggio, 2015

Non possiamo negarlo, a volte è più facile stare zitti e girarci o semplicemente cercare di voltare pagina aggrappandoci con forza alla quotidianità per cercare di dimenticare, per cercare di non pensare; però, le emozioni non si dissolvono come il fumo che esce da una finestra aperta, si accumulano e ci feriscono in silenzio. Lo sfogo emotivo è, quindi, necessario.

Diventano spettri interni capaci di danneggiare il corpo e la mente, spettri senza una forma definita attraverso l’esperienza, i fallimenti, le delusioni o le perdite. Nessuno è immune alla loro influenza.

Riconoscerli e combatterli è il modo adatto per accettare la propria realtà interiore, per prendersi cura della salute emotiva, senza alcun dubbio imprescindibile per l’equilibrio e per l’integrità personale. Vi spieghiamo come.

1. Essere coscienti delle proprie emozioni

Non è facile. A volte la tristezza si mimetizza con la rabbia o l’ira. Possiamo trovarci di fronte a persone che mostrano un forte disprezzo o comportamenti di sfida.

È possibile che sotto quella corazza leggermente aggressiva non ci sia altro che la tristezza, il peso di aver perso qualcosa o qualcuno, la frustrazione per il fallimento o la solitudine. Bisognerebbe procedere strato per strato, affondando in noi stessi per arrivare al centro delle nostre emozioni. Come mi sento? È odio, è dispiacere? Che cosa si nasconde dietro a questi sentimenti?

2. Vuoto nella mente

Il vuoto nella mente non è altro che scendere la scalinata del nostro mondo interiore, delle nostre emozioni, e per farlo si possono realizzare i seguenti passaggi:

– Che cosa mi fa arrabbiare? Che cos’è che mi fa infuriare? Che cos’è che mi rende triste? Che cosa mi impedisce di stare bene in questi momenti?

Cercate di ragionare in prima persona: mi sento, mi fa male che, non voglio che…

– In seguito, pensate a come vorreste stare il giorno successivo. Fate uno sforzo e pensate al vostro futuro. Che cosa potreste fare oggi per raggiungere la tranquillità piuttosto che l’ansia? Come potreste ottenerlo? Che cosa potete fare in questo preciso istante per arrivarci?

3. Esprimete le vostre emozioni

Le emozioni possono essere canalizzate in molti modi. Piangere va sempre bene, così come cercare un momento di necessaria solitudine in cui stare con se stessi e riorganizzare i pensieri, pensare alle proprie necessità.

Non evitate nemmeno di cercare un appoggio personale in un familiare o in un amico. Cercate sempre persone che sapete che vi ascolteranno e comprenderanno; dar voce alle proprie emozioni è sempre terapeutico e potete trovare opzioni e soluzioni a cui non avevate pensato né che avevate previsto.

4. Coraggio personale

Per affrontare le proprie paure, c’è bisogno di coraggio. Non tutti possono, o sanno, assumere i propri obblighi emotivi e personali per andare avanti, per raggiungere la propria felicità e quella delle persone che li circondano. A volte è più facile utilizzare una via di fuga da cui uscire correndo senza guardarsi indietro, così da sfuggire da ciò che li immobilizza. Preferiscono non ammettere, non pensare, non parlare di quello che li fa soffrire, che li infastidisce o che impedisce loro di essere felici e di vivere in armonia.

Il coraggio personale implica la necessità di affrontare se stessi con il fine di raggiungere le proprie mete, che non sono nient’altro che trovare un equilibrio. L’integrità emotiva richiede che ci si liberi di tutti quei pesi che danneggiano il carattere e il corpo.

Basta trovare un istante per voi stessi e affondare nella mappa interiore che tutti abbiamo, cercare nei meandri, nei bauli in cui si nascondono la rabbia e la frustrazione, affrontarle e raggiungere la spiaggia della tranquillità e del sollievo personale.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.