Cosa fare della propria vita quando non si trova la strada giusta?

Cosa fare della propria vita quando non si trova la strada giusta?
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

Ci sono persone che a un certo punto sentono che il percorso che stanno seguendo è del tutto privo di significato. Nessuna delle possibilità che hanno davanti gli sembra avere senso, così si disperano nei loro innumerevoli tentativi falliti di apportare un cambiamento che cancelli questa sensazione. Non c’è futuro, non ci sono mete né obiettivi. Non si sa cosa fare della propria vita.

È capitato a tutti di sentirsi in questo modo, come se ci trovassimo in un vicolo cieco. Si prova un grande vuoto interiore, non c’è nulla fuori e poco dentro. Ci ostiniamo a trovare dei colpevoli, ma la verità è che questa situazione dipende solo da noi.

Anche se non lo vogliamo ammettere, tutto quello che abbiamo fatto fino a questo momento, le nostre decisioni, i nostri rifiuti, il nostro modo di vivere, ci hanno portato a percorrere questo sentiero che sembra non avere via d’uscita.

Un’occasione per ritrovare se stessi

Quando non si sa cosa fare della propria vita, quando si è raggiunto quel punto in cui non si riesce a trovare una via d’uscita, indipendentemente dall’angoscia, dall’ansia, dal desiderio di uscire da essa, bisogna ritrovare se stessi.

Quando abbiamo iniziato a concentrarci sugli altri dimenticandoci di noi? Quando abbiamo smesso di chiederci che cosa vogliono fare davvero? Da quanto tempo il cosa fare della nostra vita è diventata l’ultima delle nostre priorità? Il nostro modo di vivere ci porta ad azionare il pilota automatico e ad agire come se fossimo dei robot, inconsapevoli del momento presente.

Donna che guarda dalla finestra pensando a cosa fare nella vita e come scegliere la strada giusta

Quando ci si trova in un vicolo cieco, non sapendo cosa fare della propria vita, allora bisogna frenare. È il momento perfetto per poter prendere consapevolezza di sé e di quello che si ha attorno, per connettersi di nuovo con il mondo esteriore e interiore. stessi e di ciò che è intorno a noi.

I nostro desideri, le nostre speranze, ciò che ci motiva davvero, saranno lì a indicarci tutti gli obiettivi che avevamo, ma che per molto tempo non abbiamo voluto vedere perché ci siamo allontanati dal nostro sentiero. Pensiamo che non ci sia via uscita quando in realtà la soluzione è dentro di noi. La motivazione viene da dentro, ma perché arrivi è necessario sapere cosa si vuole.

Dentro di noi sappiamo qual è la strada giusta. Solo che il tempo che abbiamo vissuto con il pilota automatico ha assopito il nostro istinto facendoci sentire persi.

È vero che in un primo momento, quando non si sa cosa fare, la reazione è di girare su sé stessi, scalciare, cercare di correre in tutte le direzioni, come se fossimo un cavallo imbizzarrito. Ma è necessario arrivare al punto in cui ci si rende conto che bisogna fermarsi per prendere consapevolezza di quanto appena menzionato.

Se non si sa cosa fare della propria vita, bisogna iniziare ad accettare la realtà

È un passo molto importante per poter dare una svolta alla situazione. Tuttavia, è anche probabile che ci si renda conto che accettare la realtà è stato quello che ci ha portato a ritrovarci in questo vicolo cieco.

Tendiamo a vivere con varie aspettative riguardo a come debbano andare le cose. “Termino gli studi, trovo un lavoro, poi l’amore della mia vita con cui avrò dei figli e sarò felice”. Sembra perfetto, giusto? È l’ideale a cui molte persone aspirano. E se invece tutto andasse diversamente?

Le aspettative che abbiamo non ci danno la minima garanzia che le tappe del nostro percorso saranno esattamente queste. Molto probabilmente sorgeranno problemi, difficoltà e avversità che ci renderanno frustrati, arrabbiati, determinati a rifiutare in molti casi che quello che ci succede non risponde alle nostre aspettative.

Se siamo sopraffatti da una grande indecisione, forse è il caso di consultare uno specialista con cui poter scoprire se quello che dobbiamo fare è tornare indietro per individuare il bivio nel quale ci siamo persi oppure se la soluzione è cercare alternative per procedere nello stesso bivio nel quale ora ci troviamo in stallo. Spesso la scelta di un’opzione piuttosto che di un’altra dipenderà dal prezzo che siamo disposti a pagare per cercare di raggiungere l’una o l’altra meta.

Albero a forma di cuore che rappresenta la scelta di cosa fare con la nostra vita

Ci sono momenti più favorevoli rispetto ad altri per avere questa crisi esistenziale. Forse il primo è quando diventiamo adulti, quando dobbiamo scegliere ciò a cui vogliamo dedicarci e come vogliamo che sia la nostra vita. Il secondo arriva in età più matura, verso i 40 anni, con una crisi nota a tutti coloro che si lasciano alle spalle una fase di vita per iniziarne un’altra.

Le aspettative a volte ci impediscono di essere flessibili con i problemi e le difficoltà che possono sorgere.

In molti momenti di cambiamento, in cui passiamo da una fase all’altra, possiamo sentirci persi. Si tratta di una sensazione naturale e che in linea di principio non deve spaventarci. Tuttavia, se accade, dobbiamo evitare che la sensazione di disagio ci conduca all’abbandono. I momenti di cambiamento sono anche momenti per l’intelligenza e la pazienza, per decidere con la testa, ma anche per prendere la giusta decisione con sicurezza. Indipendentemente da quello che sceglieremo,non mancheranno le persone che ci diranno che stiamo sbagliando.

Indietreggiando o trovando delle alternative, in ogni caso tutte le situazioni hanno una via d’uscita. A volte è logica e prevedibile, altre sorprendente, rischiosa ed enigmatica. La prima è di facile raggiungimento; per la seconda, come già detto, non lasciamoci sopraffare dall’agitazione, che più di tutto ci impedisce di vedere le opportunità.


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