Cosa succede ai neuroni quando dormiamo?

Dormire è fondamentale per la sopravvivenza dell'organismo, in generale, e per il funzionamento del cervello, in particolare. Cosa succede ai neuroni quando dormiamo? Scopriamolo insieme.
Cosa succede ai neuroni quando dormiamo?
Andrés Navarro Romance

Scritto e verificato lo psicologo Andrés Navarro Romance.

Ultimo aggiornamento: 12 gennaio, 2023

Quando dormiamo male, tendiamo a sentirci stanchi, esausti e più lenti a livello mentale…Riposare in modo sbagliato può avere gravi ripercussioni sulla salute fisica e psicologica. Ecco perché dormire bene è fondamentale, oltre che essenziale per tutti gli esseri viventi che hanno un sistema nervoso; anche se la funzione del nucleo cellulare in relazione al sonno risulta tuttora inafferrabile. Cosa succede ai nostri neuroni quando dormiamo?

La scienza ha dimostrato, ripetutamente, che dormire è una funzione vitale. La prolungata carenza di sonno profondo e ristoratore, di fatto, può risultare letale.

In questo articolo cercheremo di dare una risposta alla domanda: cosa succede ai neuroni quando dormiamo?

Cosa succede ai neuroni quando dormiamo?

Lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications Sleep afferma che il sonno aumenta la capacità dei cromosomi di ridurre il danno genetico nei neuroni. Tra le altre cose, offre alcune possibili spiegazioni sulle finalità del sonno:

  • Facilita la biosintesi delle macromolecole.
  • Favorisce la conservazione dell’energia.
  • Partecipa alla pulizia dei metaboliti.
  • Permette i processi di plasticità neuronale.
  • Consente il consolidamento dei ricordi nella memoria a lungo termine.
Ragazza addormentata

Sonno e cervello

Secondo lo studio citato, i danni che avvengo di giorno nel DNA delle cellule cerebrali vengono riparati in maniera ottimale durante il sonno. Quando dormiamo, dunque, l’entità del danno genetico dei neuroni si riduce, di conseguenza diminuisce la possibilità di un malfunzionamento cellulare.

È anche importante tenere presente che il danno genetico accumulato nel lungo periodo può causare l’insorgere di malattie neurodegenerative e di altri disturbi neurologici. Per questo motivo, è importante prendersi cura della qualità del sonno con l’obiettivo di renderlo profondo e ristoratore.

A livello molecolare, come dimostrato dalle tecniche di imaging, i cromosomi delle cellule nervose mostrano una capacità di compattazione e disgregazione del DNA sostanzialmente maggiore in stato di riposo che durante la veglia, momento in cui si trovano in piena attività.

Tuttavia, questa peculiare dinamica di riparazione del materiale genetico che dipende dall’ora del giorno e, in particolare, dai ritmi circadiani, è stata osservata soprattutto nei neuroni. Altri tipi di cellule, appartenenti ad altri componenti anatomici, non sembrano mostrare differenze così marcate nell’efficacia della riparazione.

Da quanto detto, si può giungere alla conclusione che il sonno, in quanto condizione fisiologica che favorisce la riparazione del danno cellulare, è più efficace in termini di neuroni che in relazione ad altri sistemi dell’organismo.

Da un punto di vista evoluzionista, si può dunque affermare che l’uomo avendo bisogno di una strategia per mantenere i neuroni sani, trova nel sonno, con le sue caratteristiche e meccanismi peculiari, il processo ottimale per tale scopo.

“Se è bello vivere, è ancora meglio sognare e, soprattutto, svegliarsi”

-Antonio Machado-

Neuroni

Considerazioni finali

D’altro canto, dai risultati dello studio, è emerso anche che questo meccanismo di riparazione del danno può agire in direzioni opposte; infatti, il fenomeno dell’accumulo di errori nelle sequenze geniche del DNA potrebbe, di per sé, promuovere l’avvio di meccanismi di riparazione genetica attraverso l’induzione del sonno nel soggetto.

Alcuni dei fattori che possono causare danni alle catene nucleotidiche che costituiscono il DNA dei neuroni, oltre all’attività cerebrale stessa, sono lo stress ossidativo, le radiazioni e l’uso di droghe.

La realtà clinica del fatto che una severa privazione di sonno possa portare alla morte – qualcosa di già noto da secoli in campo medico – potrebbe basarsi, alla luce di questi risultati, nei difetti di riparazione genica che la mancanza di sonno implicherebbe.

Come abbiamo visto, non v’è dubbio, quindi, che i cicli di sonno e veglia andrebbero rispettati il ​​più possibile per il mantenimento della salute cerebrale e della salute cognitiva. Perché dormire bene equivale anche a vivere bene.


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