Dare la colpa agli altri, strategia molto comune

La strategia del dare la colpa agli altri per sfuggire alle proprie responsabilità e al costo degli errori non funziona. In fin dei conti, così facendo rendiamo falsi i rapporti con gli altri, mettendo degli ostacoli alla nostra crescita personale.
Dare la colpa agli altri, strategia molto comune
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

Dare la colpa agli altri è una strategia a cui i bambini ricorrono spesso. Il loro sviluppo cognitivo e morale impedisce loro di cogliere l’importanza di assumersi le proprie responsabilità, spingendoli piuttosto a eludere la punizione quando sanno di aver agito scorrettamente.

Ma ci sono anche molti adulti che mostrano ancora questa condotta in diverse situazioni. Dare la colpa agli altri diventa prima un’abitudine e poi una strategia nelle persone con alti livelli di narcisismo o scarsa autonomia.

Questo comportamento presuppone un arresto evolutivo delle emozioni e dei valori. Chi agisce in questo modo soffre e fa soffrire chi li circonda.

Spesso dietro questo schema di deresponsabilizzazione si nascondono la paura, l’ira repressa e la tristezza. E qualora non si optasse per strategie più sane nei rapporti con gli altri, questi sentimenti potrebbero permanere e diventare persino più intensi. Al tempo stesso non si tratta di una strategia efficace, bensì che moltiplica le difficoltà.

Giocare pulito è non dare la colpa agli altri per i nostri errori.

-Eric Hoffer-

dare la colpa agli altri

I motivi che spingono a dare la colpa agli altri

In linea di massima ci sono due motivi principali per cui alcune persone optano per dare la colpa agli altri come strategia per gestire i conflitti.

La prima è il narcisismo, la seconda è la mancanza di autonomia. Potremmo pensare che questi due aspetti si escludano l’un l’altro, ma non è così. Molto spesso, di fatto, vanno di pari passo.

Una persona potrebbe sviluppare eccessivo narcisismo per compensare un senso di inferiorità. Ecco che si presenta un paradosso. Crede di dover essere amata o riconosciuta, ma non fa il necessario per ottenere tale amore o riconoscenza. Non riuscirci la disturba e decide di dare la colpa agli altri per tutto quello che non riesce a ottenere.

Il secondo motivo per cui si adotta questa strategia è la mancanza di autonomia. Come succede nei bambini, si è dipendenti dall’autorità e si teme una punizione. Allora viene data la colpa agli altri per evitare le conseguenze; ne consegue un aumento del grado di dipendenza e si ostacola lo sviluppo del senso di responsabilità.

Cosa si ottiene dando la colpa agli altri?

Dare la colpa agli altri genera alcuni apparenti successi. Il primo è che l’ego resta intatto. Quando commettiamo un errore e lo riconosciamo, stiamo implicitamente dichiarando di essere imperfetti, dunque di non avere sempre ragione. In assenza di umiltà, questa è una ferita intollerabile.

La difficoltà di accettare gli errori non è frutto di un eccesso di amore per se stessi, bensì di grande insicurezza. Alcune persone ritengono che commettere un errore sottragga loro coraggio o che metta in dubbio le loro capacità o i loro meriti.

Se, al contrario, ci si mostra sicuri di sé, un errore o uno sbaglio vengono percepiti come normali e vengono vissuti come fonte di apprendimento.

Altre volte si sceglie di dare la colpa agli altri perché così facendo si sfugge alle conseguenze delle proprie azioni e si evita di pagarne il prezzo. In altre parole, un modo infantile di evadere sia dalla responsabilità sia dal senso di colpa. Chi agisce così si nasconde da se stesso e perde l’occasione di imparare dagli errori e di crescere.

La vittima con mani incrociate

Cosa perdiamo con questa strategia

Chi dà sistematicamente la colpa agli altri per i propri errori, per le proprie sofferenze e per le proprie carenze danneggia sé d gli altri.

Prima di tutto, priva di sincerità i rapporti. Con queste premesse è molto difficile costruire legami sani, al contrario la tendenza è quella di favorire i rapporti tossici. Costruire legami genuini è uno degli elementi principali che dà valore alla vita.

Questi donano fiducia, rafforzano l’identità e nutrono il coraggio. I legami artificiali o segnati dalla manipolazione, invece, generano solo la sensazione di solitudine di fronte a un mondo minaccioso.

D’altro canto, chi rifiuta di assumersi le proprie responsabilità rinuncia a crescere imparando dai propri errori. Questa stagnazione finisce per influire sulle emozioni e per distorcere la percezione della realtà. Alla fine, si alimenta il proprio atteggiamento paranoico e nocivo.

L’antidoto  per questa tendenza a dare la colpa agli altri è l’umiltà. A differenza di quanto pensano molti, imparare ad assumersi le proprie responsabilità delle proprie azioni, dei propri errori e delle proprie incertezze non indebolisce, ma anzi fortifica, favorendo lo sviluppo personale.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Regard, J. (2008). La manipulación: un manual de autodefensa. Grupo Planeta (GBS).


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.