Dare una seconda possibilità: valido solo per alcune coppie

Uno dei primi pensieri che compaiono dopo una rottura è "e se gli/le dessi un'altra possibilità?". Tuttavia, bisogna riflettere molto bene su questa decisione, spieghiamo perché in questo articolo.
Dare una seconda possibilità: valido solo per alcune coppie
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Conosciamo tutti una o più coppie che si sono lasciate e rimesse insieme più di una volta. Ci provano, ma alla fine dare una seconda possibilità non sembra funzionare. Tanto che diventa una terza, quarta, quinta possibilità finché non ci si arrende.

Dare una seconda possibilità non è un’alternativa valida per tutte le coppie, poiché in alcuni casi si nutre un forte risentimento. Ciò si verifica quando non si è in grado di superare problemi irrisolti o determinate circostanze.

Se si prende l’impegno di cambiare, dare una seconda possibilità può funzionare.

Molte volte dare una seconda possibilità migliora persino il rapporto, perché le due persone sono state in grado di sfruttare al meglio il tempo che hanno trascorso separate.

Ciò non vale, tuttavia, per tutte le coppie, motivo per cui lo scenario più comune è non poter portare avanti la relazione.

Dare una seconda possibilità di solito non funziona

Perché dare una seconda possibilità di solito non funziona? Per un semplice motivo: si torna insieme per le ragioni sbagliate. Queste possono variare dal bisogno al vuoto provato dopo una relazione di lunga durata.

Tutto ciò può significare che soffrono di dipendenza emotiva, un problema che colpisce molte persone al giorno d’oggi.

Coppia arrabbiata.

Se torniamo dal partner per le ragioni sbagliate, è impossibile che la relazione vada avanti. In questi casi si dà un’altra possibilità per combattere il senso di solitudine, perché incapaci di andare avanti con la propria vita, di  tollerare la tristezza o superare la rottura.

Si sente la mancanza dell’ex partner perché non si è in grado di stare soli e questo è senz’altro negativo. I problemi che hanno portato alla rottura saranno ancora presenti, si presenteranno di nuovo e si ripiomberà in una relazione tossica che causerà solo sofferenza.

In questi casi si ha bisogno del partner perché si teme la solitudine e la sensazione di vuoto che si avvicina quando stendiamo le braccia nel letto e non tocchiamo nessuno, quando non c’è nessuno ad aiutarci a portare le buste della spesa né ad abbracciarci e baciarci.

“Dipendere dalla persona che ami è un modo di seppellirsi in vita, un atto di automutilazione psicologica in cui l’amore di sé, il rispetto di sé e l’essenza di sé sono offerti e regalati irrazionalmente.”

-Walter Riso-

Forse si è commesso il grande errore di affidare la propria felicità nelle mani del partner e ciò alla fine prende il sopravvento. Non si è capaci di condurre la vita da soli, di vedere oltre la relazione.

È comune pensare che senza quella persona la vita non ha futuro né senso. Quello che non si sa in questi casi è che possiamo essere felici anche da soli, anzi che è estremamente utile trascorrere un po’ di tempo soli con noi stessi.

Uomo solo che guarda l'orizzonte.

Approfittando del tempo in cui si è single, possiamo analizzare e vedere la relazione in un altro modo, da diverse prospettive.

Ciò ci permetterà di verificare se abbiamo fatto la scelta giusta, se vale la pena di dare una seconda opportunità al rapporto o se la rottura è l’opzione più sensata per entrambi.

L’anima gemella non esiste

Dare una seconda possibilità va bene quando si è approfittato del tempo trascorsi da soli. In altre parole, quando hanno riflettuto, visto tutto da un’altra angolazione prima di prendere una decisione sbagliata.

Sanno di essere compagni di vita, ma anche esseri individuali e che la loro felicità non dipende dal partner ma da se stessi, dunque non hanno paura di stare soli. Scelgono di condividere la loro vita con l’altra persona, non la vedono come il respiro della loro vita.

In molti, tuttavia, sono ancora convinti che esista l’anima gemella e questa ide porta a desiderare di avere una relazione. Ma attenzione, si nutre il desiderio di avere una relazione, non di innamorarsi.

Sono due cose molto diverse che possono indurre a credere di essere innamorati quando in realtà si vuole solo qualcuno al proprio fianco.

“Hai mai confuso il bisogno di amore?”

-Robert Fisher-

Coppia felice che fa colazione e dare una seconda possibilità.

Dare una seconda possibilità: a volte sì, a volte no

Scegliere di dare una seconda possibilità dipende anche dai problemi che hanno portato alla rottura. Prendiamo il caso di un tradimento: se la persona non riesce a superare questa terribile delusione, riprovare sarebbe una perdita di tempo.

Senza volerlo, recriminerebbe certi fatti al partner, non si fiderebbe di lui/lei e dubiterebbe di tutto. Una simile dinamica non sarebbe positiva per nessuno dei due.

Alla luce di quanto detto, prima di dare una seconda possibilità alla relazione, è importante fare chiarezza e risolvere i problemi.

In questo modo sarà possibile riprendere la relazione senza rancore e consapevoli di essere individui indipendenti che non stanno insieme perché incapaci di stare soli. Solo in questo modo le seconde possibilità avranno successo.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.