Connettersi con se stessi

In più occasioni di quanto vorremmo, siamo assorbiti dalle nostre attività quotidiane, dal lavoro, dalle responsabilità e perdiamo la connessione con il nostro essere interiore. In questo modo si rompe l'equilibrio fisico e mentale, dunque viviamo dissociati dal nostro universo interiore.
Connettersi con se stessi
Bernardo Peña Herrera

Scritto e verificato lo psicologo Bernardo Peña Herrera.

Ultimo aggiornamento: 30 dicembre, 2022

Capita di sentirsi tristi senza una ragione apparente. Se i sentimenti di tristezza ci invadono e non riusciamo a risalire a nessuna causa, probabilmente bisognerà connettersi con se stessi.

In questo modo, si scopre cosa manca per raggiungere l’armonia. La mancanza di connessione con se stessi può provocare un significativo senso di vuoto.

Connettersi con se stessi è un aspetto fondamentale per condurre un’esistenza nel segno di pace, calma, serenità e armonia. Nonostante lo stress della vita quotidiana, è importante riservare un po’ di tempo a noi stessi. Uno spazio in cui ci dedicheremo semplicemente a stare con noi stessi.

Perché capita di stare male senza una ragione apparente?

Molte persone si pongono questa domanda a un certo punto della loro esistenza. Si sentono giù, demotivate, tristi nonostante abbiano un buon lavoro, una bella famiglia e apparentemente nessun problema serio.

A volte siamo così attenti al lavoro, alla casa e ad altri aspetti che dimentichiamo di prestare attenzione ai nostri bisogni più intimi. In altre parole, siamo disconnessi dal nostro essere, dai nostri bisogni.

Molte persone mangiano correttamente, fanno sport e si prendono cura della loro salute, ma sono afflitte da una inspiegabile sensazione di infelicità.

È necessario ascoltare il nostro corpo, prestare attenzione alle nostre sensazioni per raggiungere uno stato di pace interiore.

Consigli per connettersi con se stessi

1. Fermarsi qualche minuto e godersi un po’ di tempo da soli

Prendetevi almeno cinque minuti al giorno per approfondire il vostro universo interiore. Trovate un posto tranquillo in casa, in giardino o al parco per ascoltare i suoni della natura e chiedervi: “Cosa mi stimola in questa esistenza? Cosa nutre davvero la mia essenza?”.

È un momento di disconnessione esterna e di connessione interna. Osserveremo tutto quello che accade nella nostra mente da lontano, e così conosceremo i pensieri che ci dominano.

Osservando i nostri pensieri senza giudicarli, raggiungeremo uno stato di calma che ci aiuterà a connetterci con noi stessi.

Quando l’acqua in un ruscello è così torbida di fango che ci impedisce di vedere il fondo, la cosa migliore che possiamo fare è aspettare che il terreno agitato si depositi sul fondo. Acqua pulita e trasparente; una mente in calma e armonia.

2. Prestare attenzione ai segnali inviati dal corpo

Fate un respiro profondo, provate ad alleviare lo stress della giornata e chiedetevi come vi sentite fisicamente. Forse il corpo chiede di riposare o di mangiare un certo cibo.

Ringraziatelo per avervi di adempiere a così tanti obblighi quotidiani e pensate a ciò di cui avreste bisogno per sentirvi meglio.

3. Connettersi con se stessi: riconoscere i sentimenti senza giudicarli

Molte volte quando ci connettiamo con noi stessi dopo diverso tempo, all’inizio potremmo stare peggio. Questo perché dentro di noi ospitiamo molte emozioni represse che devono essere accettate.

Provata a riconoscere queste emozioni, gestitele e liberale. Forse dovete allentare la tensione, fare sport o persino rilassarvi. Da quanto tempo non dedicate un giorno a voi stessi? Vale la pena di investire del tempo per il proprio bene.

Felicità.

4. Un momento ogni giorno per apprezzare noi stessi e quello che facciamo 

Connettersi con se stessi è indispensabile per ascoltare quella voce interiore che a volte trascorre la giornata a criticarci.

Quando il dialogo interiore rimprovera per tutto quello che non siamo stati capaci di fare oppure ottenere, fermiamoci un minuto e congratuliamoci con noi stessi per tutto quello che abbiamo ottenuto e per aver fatto del nostro meglio.

Siamo esseri umani e non siamo perfetti, quindi dobbiamo apprezzare ogni passo che facciamo nella giusta direzione.

5. Connettersi con se stessi: tenere un diario per registrare questo percorso interiore

Analizzate cosa sta accadendo nel vostro essere, ascoltate quella chiamata interiore che comunica di cosa avete bisogno.

Lasciate che le risposte emergano spontaneamente. Forse li troverete in un libro, nei sogni, attraverso la meditazione o nei segni della natura. Accettate queste risposte, anche se spaventano. Siate pazienti e registrate questo percorso di trasformazione.

Conclusioni

Non lasciate che gli obblighi quotidiani vi impediscano di connettervi con voi stessi, con chi siete davvero. Consentitevi, piuttosto, di ascoltare la vostra essenza e nutrirla con quello di cui ha bisogno, per trovare la pace interiore tanto necessaria.


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  • Alonso A. Pedagogía de la interioridad: Aprender a ser desde uno mismo. Madrid: Narcea Ediciones; 2011.

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