Demolition - Amare e vivere: il dolore inespresso

Dal dolore alla speranza, questo è il messaggio di "Demolition - Amare e vivere", un dramma psicologico che cattura lo spettatore e lo invita a superare il dolore per la perdita di una persona cara.
Demolition - Amare e vivere: il dolore inespresso

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

Fino a che punto siamo in grado di ricostruire la nostra vita dopo un grave trauma emotivo? Dopo la perdita di una persona cara, siamo vulnerabili a volte al punto da perdere la bussola direzione della nostra vita. Questa è la situazione presentata in Demolition – Amare e vivere.

Il film ci invita a riflettere su quanto sia effimera la vita e su tutte le conseguenze che possono derivare da un incidente stradale. Qual è la nostra reazione dopo una situazione del genere? Quali sono le ripercussioni di un blocco emotivo di questa portata?

Cercheremo di rispondere a queste domande prendendo come spunto la storia che viene raccontata nella pellicola Demolition – Amare e vivere.

Trama di Demolition – Amare e vivere

Il regista Jean-Marc Vallé realizza un film classificato all’interno del dramma psicologico, genere in cui le emozioni vengono spesso elaborate da diversi punti di vista.

In questo caso, vengono messi in scena i comportamenti di una persona che attraversa le diverse fasi del lutto fino alla guarigione.

Più di una persona si immedesimerà nel protagonista Davis Mitchell, interpretato dall’attore Jake Gyllenhaal. Il dramma e dolore vengono bilanciati da una certa quantità di umorismo e sarcasmo.

In nessun momento lo scopo è compatire la sofferenza del protagonista, bensì si sottolinea l’importanza di lavorare sulla condotta per affrontare certi colpi vitali.

Il messaggio di speranza trasmesso dal film è che nonostante le difficoltà è possibile andare avanti. Appariranno così personaggi come Karen, interpretata da Naomi Watts, e suo figlio, con i quali inizia a ricostruire la sua vita.

“L’uomo mantiene il suo equilibrio solo quando si muove in avanti.”

-Maxwell Maltz-

Affrontare la perdita di una persona cara

Ognuno di noi ha un modo proprio di affrontare la perdita di una persona cara. Alcuni si sentono persi per molto tempo, mentre altri cercano di andare avanti e riprendersi il prima possibile.

Entrano in gioco diverse circostanze, come l’esperienza, la personalità o la qualità della rete di supporto. Vediamo a seguire alcuni aspetti importanti in merito:

  • La figura di Davis chiarisce che l’atteggiamento nei confronti dei problemi è determinante. È possibile che la tristezza e lo sconforto influenzino le emozioni, ma non devono essere perenni o predominanti, possiamo migliorare il nostro umore e stare meglio.
  • Il film ruota attorno al significato della perdita e del dolore di una persona cara. Quindi, il comportamento di Davis diventa persino strano. Gli psicologi Enrique Echeburúa e Arantxa Herrán spiegano che alcune persone sono resistenti al superamento di questa trance e ciò può interferire nelle loro vite facendole patire un dolore morboso.
  • Il trauma della perdita di una persona cara può essere superato grazie ad alcuni elementi positivi. È ciò che accade tra Davis e Karen, segno che non tutto è perduto.
Scena del film Demolition.

Entrare in sintonia con il protagonista di Demolition – Amare e vivere

Per il protagonista è difficile vedere la luce in fonde al tunnel, ma al tempo stesso riesce a instaurare un legame empatico con lo spettatore che spinge a desiderare che tutto vada per il meglio.

Il messaggio di speranza di cui è impregnata la trama della pellicola risveglia gradualmente la fiducia nella speranza. Lo spettatore desidera che l’esistenza di Davis torni a essere piacevole. Tuttavia, una questione è chiara: il dolore è una sfida universale. È una situazione che prima o poi tutti affrontiamo.

Il dolore inespresso può diventare un peso emotivo, ma può essere superato e Davis ce lo mostra. Le emozioni intense non si manifestano in maniera ordinata e a volte si mescolano ad altre, come spiega lo psicologo Vicente Prieto.

Conclusioni

Demolition – Amare e Vivere è un film in cui tutti noi possiamo identificarci poiché espone situazioni e sfide che incrociamo tutti lungo il nostro cammino esistenziale.

La pellicola mostra l’intero viaggio, dalla sofferenza e dal collasso al momento in cui il personaggio trova una via d’uscita.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Echeburúa, E. y Herrán, A. (2007). “¿Cuándo el duelo es patológico y cómo hay que tratarlo?” en Análisis y Modificación de Conducta, Vol. 33, N° 147. Universidad del País Vasco.
  • García Fernández-Abascal, E. et al. (2010). Psicología de la emoción. Editorial Universitaria Ramón Areces. Madrid.
  • Prieto, V. (2018). La pérdida de un ser querido. La esfera de los libros. Madrid.
  • Vargas Solano, Rosa Elena. (2003). Duelo y pérdida. Medicina Legal de Costa Rica , 20 (2), 47-52. Obtenido el 31 de octubre de 2021 de http://www.scielo.sa.cr/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1409-00152003000200005&lng=en&tlng=es.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.