Desiderio erotico in sessuologia

La complessità propria del desiderio erotico lo rende molto interessante dal punto di vista scientifico. Sempre più professionisti della sessuologia mostrano interesse verso al riguardo.
Desiderio erotico in sessuologia
Alberto Álamo

Scritto e verificato lo psicologo Alberto Álamo.

Ultimo aggiornamento: 18 febbraio, 2023

Il desiderio sessuale, noto anche come desiderio erotico, è uno dei concetti più interessanti della sessuologia. Un concetto senz’altro difficile da definire, descrivere e misurare.

La sessuologia è la scienza che studia il sesso e tutto ciò che lo riguarda. A oggi, numerosi autori hanno cercato di indagare sul desiderio erotico, ma pochi sono riusciti a fare luce su questo fenomeno.

La psicologia, in particolare, si concentra su tre livelli: emozioni, pensieri e comportamenti. Alcuni autori hanno cercato di collocare il desiderio all’interno di uno di essi. Tuttavia, il desiderio è così complesso che non può essere definito come inerente a solo uno di questi aspetti.

Il desiderio erotico non è un’emozione, perché i nostri stati emotivi possono essere modificati attraverso la ristrutturazione cognitiva o la modifica del comportamento. Il desiderio, invece, è immutabile e in ciò differisce dalle emozioni. Allo stesso modo, gli impedisce di appartenere al piano cognitivo.

E, inutile dirlo, il desiderio non può mai essere definito in termini di comportamento, poiché possiamo desiderare in un modo e comportarci diversamente per molte ragioni. Potremmo dunque dire che il desiderio erotico riguarda tutti e tre gli ambiti, ma non appartiene a nessuno di essi.

Ridefinire il desiderio erotico

Freud ha cercato di definire il desiderio usando il concetto di “libido“; il suo approccio viene usato tutt’oggi, anche se non è del tutto preciso. Non è facile definire il desiderio in termini scientifici e operativi.

Oltre a ciò, se ancora oggi persistono numerosi pregiudizi in merito a questi concetti, immaginiamo cento anni fa. Lo stesso Freud parlando del desiderio diceva che “quando gli uomini amano non hanno desideri, e quando desiderano non possono amare”.

Helen Singer Kaplan ha offerto un contributo molto importante alle teorie del desiderio erotico. Questa psicologa ha introdotto il desiderio nel famoso modello di risposta sessuale umana di Masters e Johnson (eccitazione, plateau, orgasmo, risoluzione), lasciando questo modello nelle fasi di “desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione”.

Stephen B. Levine è uno dei ricercatori del desiderio più famosi, che lo ha suddiviso in tre componenti: l’impulso, il desiderio e il movente.

Tuttavia, una delle migliori riflessioni sul desiderio ci è offerta da John Bancroft. Questi parla del desiderio come di qualcosa che dipende dall’esperienza e non dalla dimensione neuro fisiologica. Per Bancroft, ci sono tre dimensioni del desiderio erotico: cognitiva, affettiva e neuro fisiologica.

Caratteristiche del desiderio erotico

Non esiste una definizione universale o ufficiale di questo concetto: ha caratteristiche molto particolari che lo rendono un oggetto di studio molto complesso. Alcune caratteristiche più importanti sono le seguenti:

  • Incontrollabile. Sì, il desiderio erotico non può essere controllato. Ciò che possiamo controllare è il nostro comportamento in relazione ad esso. Anche se abbiamo un certo desiderio per qualcosa o qualcuno, non dobbiamo per forza soddisfarlo, ma reprimere o cambiare l’oggetto di quel desiderio è, in linea di principio, irrealizzabile.
  • Involontario. Il desiderio non è soggetto alla nostra volontà perché è probabile che se molte persone potessero scegliere la direzione o l’intensità del loro desiderio, forse sceglierebbero un altro modo di desiderare.
  • Anarchico. Il desiderio erotico non ha ordine, non ha una gerarchia concreta. A volte desideriamo persone che non hanno un ruolo importante nella nostra vita quotidiana. Possiamo persino desiderare eroticamente le persone che abbiamo appena incontrato, senza una ragione apparente, più di altre che sono state nella nostra vita per anni.
  • Incoerente. Vi è mai successo di aver desiderato qualcuno che non vi piace? Ebbene questa è una delle manifestazioni dell’incoerenza del desiderio erotico. L’incoerenza del desiderio è presente in molte aree della nostra vita.

Possiamo desiderare persone che hanno stili di vita diversi dai nostri, che professano un’altra religione, che la pensano diversamente da noi, con cui insomma, a priori, siamo incompatibili.

  • Promiscuo. Soprattutto promiscuo. La promiscuità è la caratteristica principale del desiderio erotico. È la parola che meglio lo descrive. Nel mondo dei desideri di ogni persona, tutto va bene, assolutamente tutto, e nessuno può dominarlo, indipendentemente dalle convenzioni sociali, dagli stereotipi, dai pregiudizi, dai canoni di bellezza, ecc.
Coppia che si guarda.

Conclusioni

Queste caratteristiche, pur rendendolo un fatto molto difficile da indagare, lo rendono anche uno dei fatti più curiosi, intensi e belli che si formano parte di noi.

Il desiderio è legato alla nostra intimità, accade nel profondo del nostro essere e nessuno vi ha accesso se non noi stessi. Nel mondo del nostro desiderio erotico non ci sono limiti, non ci sono regole. Pertanto, il desiderio è una delle manifestazioni più pure e più belle della libertà umana.


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  • Alfonso, V. C., Allison, D. B., & Dunn, G. M. (1992). Sexual fantasies and satisfaction: A multidimensional analysis of gender differences. Journal of Psychology.

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