Discriminazione femminile e leadership

La leadership delle donne viene ancora oggi ostacolata da una discriminazione femminile molto diffusa. Vediamo di fare luce sull'argomento in questo articolo.
Discriminazione femminile e leadership

Ultimo aggiornamento: 06 settembre, 2020

Molte persone pensano che l’ineguaglianza dei diritti tra i sessi sia un argomento obsoleto, ma nulla di più lontano dalla realtà. Possiamo ancora osservare una cultura e una società che favoriscono gli uomini a scapito delle donne. Nonostante i progressi del movimento femminista, il maschilismo continua a essere difeso e manifestato in molti contesti. In questo articolo parleremo in modo specifico della leadership e della discriminazione femminile che l’accompagna.

Una delle prove più notevoli dell’esistenza di un maschilismo radicato nella cultura è la minor presenza di donne in posizioni di potere. Tradizionalmente, la leadership è sempre stata associata all’universo maschile. Sebbene siamo sempre più abituati a vedere le donne in posizioni di responsabilità, la percentuale di leader donne è ancora molto bassa. Se parliamo di posizioni manageriali in grandi aziende italiane, le donne sfiorano appena il 10%. Ecco, quindi, perché è ancora doveroso parlare di discriminazione femminile.

Leadership, differenze tra uomini e donne

Negli ultimi decenni, sono stati condotti molti studi per cercare di trovare una relazione tra leadership e discriminazione femminile. Una delle prime ipotesi riguarda eventuali differenze tra uomini e donne a livello di leadership e se queste sono state la causa della scarsa presenza di donne in posizioni di responsabilità e potere.

Disegno che simboleggia la discriminazione verso la leadership femminile

Nel 1990, Eagly e Johnson condussero una ricerca realizzando ben 162 studi sulla leadership. In questa analisi, si concentrarono sui diversi comportamenti di uomini e donne che coprivano una posizione di potere. I risultati dimostrarono che c’erano effettivamente delle differenze di genere, anche parecchio evidenti.

Gli uomini tendono a essere più autoritari, aggressivi e molto orientati ai compiti. Le donne dirigono con uno stile più partecipativo e democratico orientato al benessere delle relazioni. Entrambi gli stili sono strettamente associati agli stereotipi di genere esistenti nella cultura di oggi.

Grazie a questa analisi, si evidenzia una prima relazione tra leadership e discriminazione femminile. Come si sa, i leader non autoritari, partecipativi e che si preoccupano dell’armonia delle relazioni interpersonali, sono molto più efficaci di quelli che non lo sono.

Ma allora: come mai, pur avendo tutte le qualità di un buon leader, le donne non ricoprono un numero maggiore di ruoli di potere e manageriali?

Gli effetti della discriminazione femminile

A seguire parleremo di due effetti innescati dal maschilismo che impediscono l’accesso delle donne alle posizioni di leadership. È importante capire che, sebbene non vi sia una specifica disuguaglianza di genere, il maschilismo è radicato nella nostra cultura, anche a livello educativo. Ciò si ripercuote anche in ambito lavorativo.

L’effetto del soffitto di cristallo

Noto anche come effetto del soffitto di vetro, si riferisce all’esistenza di una barriera invisibile che impedisce alle donne di accedere a posizioni manageriali o di leadership. L’esistenza e l’influenza degli stereotipi di genere sono la principale spiegazione e giustificazione di questo soffitto trasparente, ma insuperabile.

Non dimenticate che la figura del leader non ha solo valenza individuale: senza i sottoposti, nessun leader potrebbe esistere. A causa dei pregiudizi nei confronti delle donne, è comune rifiutarne la legittimità come leader. Inoltre, c’è una forte tendenza ad associare le posizioni di responsabilità al genere maschile. Autori come Schein hanno coniato il termine think manager-think male (pensa a un manager-pensa a un uomo) per riferirsi a questo fenomeno.

Un interessante effetto associato al soffitto di cristallo è il tetto di cemento. Quest’ultimo si riferisce a situazioni in cui è la donna stessa a limitarsi nei confronti di una possibile posizione di responsabilità. Ciò accade anche a causa del maschilismo implicito negli stereotipi di genere che provoca l’ansia di abbandonare il ruolo prestabilito dalla società (quello di mamma, moglie…).

Donna piccola e uomo grande, simbolo della discriminazione della leadership femminile

L’effetto del precipizio di cristallo

Le donne devono superare molte difficoltà prima di ottenere posizioni di responsabilità che, come abbiamo visto, mostrano una chiara relazione tra leadership e discriminazione femminile. Ma cosa succede quando una donna accede a una posizione di comando? Appare l’effetto del precipizio di cristallo.

Quando le donne ottengono posizioni di leadership, tendono a essere più precarie e sono associate a una maggiore probabilità di insuccesso e critica rispetto agli uomini. Sembra che il think manager-think male smetta di avere effetto quando la posizione di leadership è associata a una situazione critica.

Quando si vuole coprire una posizione di responsabilità con alte probabilità di fallimento, di solito si cerca una donna. In questo modo si arriva a un’altra associazione interessante, il think crisis-think female (pensa a una crisi-pensa a una donna). Le ipotesi principali riguardo a questa tendenza parlano di una migliore gestione da parte delle donne delle situazioni critiche, ma anche di manipolazione maschile per aumentare il fallimento delle donne in posizioni di leadership.

In conclusione, è importante rendersi conto che la disuguaglianza di genere è ancora molto presente nella nostra cultura e società. Gli unici strumenti per combatterla sono la ricerca e la consapevolezza critica di tutti gli aspetti sociali, culturali ed educativi che favoriscono questa ingiusta e pericolosa relazione tra leadership e discriminazione femminile.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.