Il dolore è un addio con amore
La vita è fatta anche di perdite. In qualsiasi momento possiamo vincere, ma perdiamo sempre qualcosa, ad esempio il tempo. Tra queste perdite ci sono quelle che ci danno sollievo, quelle che ci sono indifferenti e quelle che non vorremmo dover affrontare.
Può trattarsi di una persona che se ne va, ma può essere anche un oggetto, una possibilità o un sogno. In questo caso, quando la perdita lascia una ferita profonda sulla pelle, il dolore si rende necessario. Dolore inteso come condizione emotiva caratterizzata dalla tristezza, in cui gli altri si avvicinano per darci un po’ di conforto che compensi in qualche modo il freddo del vuoto creatosi dentro di noi. Uno stato che si contraddistingue per l’empatia, le poche parole e una grande comprensione.
Un dolore non sempre suscita empatia
Un dolore può complicarsi in tanti modi diversi. Innanzitutto perché il sostegno e il conforto potrebbero venire a mancare. La maggior parte di noi può immaginare quanto soffre una persona che ha perso un familiare, è un’esperienza che purtroppo tutti prima o poi ci ritroviamo ad affrontare. Tuttavia, per alcune persone la sofferenza per altre perdite risulta meno comprensibile. Ad esempio, chi non ha mai avuto nella sua vita un cane o un altro animale domestico non comprende il dolore che deriva dalla loro morte.
Altre perdite difficili da comprendere sono quelle che riguardano le opportunità o i sogni. Viviamo tutti queste perdite, spesso in solitudine; di solito racchiudono un’illusione che non è facile da esprimere perché non la possiamo paragonare a nulla. Possiamo dire all’altro che ci sentiamo tristi perché il lavoro di anni è sfumato, ma sarà difficile che lo capisca se non ci ha accompagnato nello sforzo, se non ha vissuto con noi i giorni belli e brutti. Spiegarlo è molto complicato.
La prima funzione del dolore è quella di riconoscere che la perdita è avvenuta. Di fatto, un’esperienza che in un certo senso si oppone al dolore è la negazione, ovvero vivere come se quella persona, quel sogno, quell’ambizione, quel’oggetto o animale esistessero ancora. La persona che nega la perdita rifiuta l’inizio del dolore.