Domande da farsi per essere più felici

Il momento migliore per rivolgersi queste domande è prima di andare a letto, tutte le sere. Ci sono troppe cose belle e positive a cui non diamo la giusta importanza. Questo significa essere ingiusti verso noi stessi e verso la vita.
Domande da farsi per essere più felici
Elena Sanz

Revisionato e approvato da la psicologa Elena Sanz.

Ultimo aggiornamento: 07 marzo, 2023

Quali sono le domande da farsi per essere più felici? Sono quegli interrogativi che hanno il potere di riportarci a contatto con l’essenziale. Di questo è fatta la felicità, di dettagli che fanno da sfondo alla nostra vita e che ci fanno sentire veramente in pace, soddisfatti di noi stessi e della nostra realtà.

Il punto è che perdiamo facilmente di vista quello che ci dona l’autentica felicità. Ecco il senso delle domande da farsi per essere più felici. Un bel modo per concludere la giornata ed essere consapevoli di ciò che dà senso alla nostra vita.

Queste domande sono molto semplici, brevi interrogativi che ci riportano a contatto con le meraviglie della vita, con tutte quelle situazioni quotidiane che tendiamo a non percepire, ma che racchiudono il segreto del buon vivere. Eccone cinque.

“Il bene dell’umanità consiste nel godere al massimo della propria felicità, senza intaccare la felicità degli altri”.

-Aldous Huxley-

Domande da farsi per essere più felici

1. Quale momento della giornata mi ha dato felicità, anche se piccola?

Purtroppo tendiamo a scrivere i momenti felici sulla sabbia e a incidere quelli brutti sulla pietra. Un momento infelice può rovinare tutta la giornata, anche se nel bilancio ci sono state più situazioni positive. Lo facciamo istintivamente: la nostra sopravvivenza dipende anche dall’attenzione che prestiamo alle minacce.

Se, però, prima di andare a dormire, ci chiediamo con serenità qual è stata l’esperienza migliore della giornata, di certo potremo recuperare qualcosa di valido. Senza accorgercene, inizieremo a creare un inventario di momenti felici, con gradi diversi e questo aiuta ad apprezzare di più la vita.

Donna con lo sguardo basso

2. Ho ricevuto un gesto affettuoso da parte di qualcuno?

Che la risposta sia affermativa o negativa, si tratta di una domanda che arricchisce. Lo fa perché aiuta a orientare il mondo affettivo, a sapere a che punto siamo. Anche questo è prezioso.

Ci porta anche a pensare a quei gesti affettuosi che a volte non notiamo. Il sorriso di una persona che ci ha servito il caffè, una parola gentile del collega. Nessuna espressione di affetto è troppo piccola. Gli input positivi che riceviamo dagli altri fanno parte di quei momenti che vale la pena di conservare nella retina della nostra memoria.

3. Qualcosa mi ha fatto sentire fortunato?

Questa è una delle domande da farsi per essere più felici che servono come guida. Se ce la rivolgiamo tutti i giorni, resteremo di certo sorpresi dalla quantità di risposte che troviamo. La prima è: sono fortunato perché sono vivo. Oggi, proprio in questo istante, ci sono persone che stanno perdendo la vita.

Siamo anche fortunati per la dose di salute che abbiamo, per le nostre qualità o capacità, per il lavoro o per i momenti che possiamo vivere accanto ai nostri cari. Alcuni giorni ci porteranno fortune aggiuntive, come una buona notizia, un momento molto speciale, etc..

4. Quale obiettivo ho raggiunto, anche se piccolo?

È imperdonabile trascurare le nostre conquiste. Commettiamo un’ingiustizia nei nostri confronti tutte le volte che lo facciamo. Ogni risultato, per quanto piccolo, merita di essere riconosciuto almeno da noi stessi. È un modo per dare valore concreto a ciò che facciamo.

Di sicuro ognuno di noi raggiunge un obiettivo tutti i giorni, per quanto piccolo possa essere. La scelta è ampia: superare un momento di pigrizia, finire un lavoro che era rimasto in sospeso. Perché non dovrebbero contare questi piccoli obiettivi quotidiani? Siamo abituati a considerare degne solo le grandi mete, ma questa è una cattiva abitudine. Cambiarla ci renderà più ricchi.

Donna con gli occhi chiusi sotto gli alberi

5. Ho fatto qualcosa per qualcuno? L’ultima delle domande da farsi per essere più felici

Questa domanda ci rimanda a cosa facciamo per rendere felici gli altri. Fare una buona azione per qualcuno è sempre un motivo per essere felici. Non dobbiamo cambiare la vita degli altri, ma solo arricchirla, anche se di poco.

Un giorno in cui abbiamo fatto qualcosa per qualcuno non è un giorno perso. Seminare la solidarietà è un gesto prezioso, non solo per gli altri, ma anche per noi stessi. Prima o poi si raccoglie ciò che si semina.

Le domande per essere più felici sono un regalo che possiamo donarci ogni giorno. Forse all’inizio ci sembreranno un po’ forzate, ma i risultati di questo esercizio ne valgono la pena. Resteremo sorpresi nel constatare quante cose abbiamo ignorato finora.


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  • Csikszentmihalyi, M. (2012). Fluir: una psicología de la felicidad. Editorial Kairós.

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