Educazione inclusiva: una scommessa sicura

L'educazione inclusiva mira a garantire che tutti possano partecipare attivamente al processo di formazione: gli studenti, gli insegnanti e i genitori.
Educazione inclusiva: una scommessa sicura
Paula Villasante

Scritto e verificato la psicologa Paula Villasante.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

L’educazione inclusiva accoglie tutte le persone, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche, cognitive, sociali, culturali o di genere, in un sistema educativo che risponde ai bisogni individuali.

Lo scopo è far integrare e coinvolgere la comunità in generale: studenti, insegnanti, famiglia, autorità locali e ambiente. Un lavoro comune che garantisce il rispetto dei diritti umani e della democrazia. Rivendica il diritto del bambino all’istruzione, alle pari opportunità e alla non discriminazione o all’esclusione dovuta alla disabilità.

Questo modello educativo mira a garantire che tutte le persone possano partecipare attivamente alla società e all’istruzione. Rappresenta una sorta di trasformazione dei sistemi e dei centri educativi al fine di rispondere ai bisogni degli studenti e promuovere l’accettazione della diversità come valore fondamentale per l’apprendimento.

I pilastri dell’educazione inclusiva

Secondo Ainscow, i quattro pilastri dell’educazione inclusiva sono:

  • L’inclusione viene intesa come la ricerca di modi per affrontare efficacemente la diversità. Ciò vuol dire imparare a convivere con la differenza e accettarla come valore positivo nell’apprendimento.
  • Il processo di inclusione si concentra sull’identificazione e l’eliminazione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione degli studenti con disabilità. Ciò significa valutare e pianificare miglioramenti nella politica scolastica, nelle pratiche educative e nella cultura.
  • Questa inclusione presta particolare attenzione anche a quei gruppi di studenti emarginati, che rischiano di essere esclusi o di non raggiungere lo stesso livello di apprendimento degli altri.
  • Si considera inclusione la partecipazione, la frequenza e il rendimento di tutti gli studenti.

Bisogni educativi speciali

Questo concetto nasce dall’attenzione alle diverse disabilità che richiedono la partecipazione di professionisti adeguatamente formati. Questi ultimi devono essere provvisti degli strumenti necessari per portare avanti il ​​processo educativo.

Nonostante gli ultimi progressi in tal senso, l’attuale sistema educativo è ancora lontano dal rispondere efficacemente ai bisogni delle persone con disabilità all’interno della scuola pubblica.

La dicotomia normale-anormale

Da sempre le persone con disabilità vengono discriminate. Anche a scuola, si fa una distinzione tra gli insegnanti che insegnano ai bambini diversamente abili o meno.

Si tratta di un modello educativo obsoleto, che risponde alle convinzioni pedagogiche, psicologiche e mediche del secolo scorso. Tutto fa pensare alla disabilità come un’anomalia.

Questa dicotomia normalità-anormalità indica l’educazione inclusiva come un luogo privilegiato. Le persone con disabilità sono considerate soggetti a pieno titolo, con lo stesso potenziale di sviluppo degli altri, cittadini della stessa società.

Quali aspetti deve considerare l’educazione inclusiva?

Secondo Muñoz e Martuny, una vera educazione inclusiva deve tenere presenti i seguenti aspetti:

  • I diversi stili di apprendimento. Non tutti impariamo allo stesso tempo e allo stesso modo, quindi bisogna adottare delle strategie che migliorino le capacità degli studenti ed evitare i contesti che favoriscono le discriminazioni.
  • Le differenze non devono essere considerate uno svantaggio, in particolar modo durante il percorso accademico.

Ogni studente ha interessi, motivazioni e aspettative diversi nei riguardi dell’apprendimento scolastico. Oltre a ciò, è necessario tenere conto delle diverse capacità e fasi di sviluppo. Tutte le persone sviluppano potenzialità distinte in modo specifico, senza doverne stabilire una gerarchia chiusa.

Ogni studente, indipendentemente dalle proprie caratteristiche, è capace di agire, di interessarsi, di acquisire conoscenza e apprendimento. Per cui bisogna adattare il contesto di apprendimento alle loro esigenze.

L’educazione inclusiva assicura un’istruzione di qualità per tutti gli studenti, a prescindere dalle loro caratteristiche sociali, personali, culturali o di genere. Lo sviluppo di questo tipo di istruzione è fondamentale per favorire l’apprendimento ed eliminare le barriere culturali.


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