La discriminazione sessista nella società

La discriminazione sessista è aumentata in modo significativo negli ultimi anni. Le attuali teorie sottolineano le distinzioni evidenziate dagli psicologi Swin, Aikin, Hall e Hunter.
La discriminazione sessista nella società
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 30 dicembre, 2022

La discriminazione sessista è un atteggiamento basato su una presunta inferiorità delle donne. Questo comportamento si è sviluppato nel corso della storia sulla base di alcuni fattori sociologici. Si è arrivati al punto di discriminare e opprimere le donne per il semplice fatto di essere tali.

Oggi, in molte società occidentali, questo atteggiamento non è espresso apertamente, perché la maggior parte dei gruppi e dei collettivi lo combattono. Tuttavia, in molte parti del mondo, il sessismo, come il maschilismo, sono profondamente radicati.

La discriminazione sessista si è evoluta in modo significativo negli ultimi decenni. Le attuali teorie comprendono le distinzioni evidenziate dagli psocologi Swin, Aikin, Hall e Hunter. Vediamole insieme.

Donna sola che soffre per discriminazione sessista

Teorie attuali sulla discriminazione sessista

Prima di iniziare, facciamo una distinzione tra il sessismo del passato e il sessismo moderno. Il sessismo del passato attribuiva alle donne un ruolo inferiore rispetto agli uomini. Il sessismo moderno è caratterizzato principalmente dall’opposizione alle richieste femministe. Questa seconda posizione si basa sulla convinzione che le donne non siano più soggette a discriminazione e che tutte le politiche o le azioni delle femministe sarebbero superflue.

Di recente, inoltre, è sorto il cosiddetto neosessimo. Questa corrente riflette il conflitto presente in molte persone: i valori egualitari verso le donne si scontrano con i sentimenti di superiorità degli uomini nei loro confronti.

Gli psicologi Glick e Fiske hanno cercato di applicare alla discriminazione sessista un’analisi simile a quella fatta dalle teorie contemporanee sul pregiudizio razziale. Tuttavia, la particolarità del rapporto tra uomini e donne rende difficile l’applicazione delle teorie sul pregiudizio razziale alla discriminazione sessista.

Esiste un paradosso: la relazione tra uomini e donne ha implicato dominio e subordinazione, ma anche una interazione che non ha impedito la formazione di relazioni intime e familiari. L’uomo ha potuto respingere le donne sul posto di lavoro, ma le accoglieva con amore a casa. L’ambivalenza nei confronti delle donne si riflette nell’ambivalenza razziale.

La teoria del sessismo ambivalente

Sviluppata da Glick e Fiske (1996-2001), è oggi la teoria più influente sulla discriminazione sessista. Come detto, si basa sull’ambivalenza. Le relazioni tra uomini e donne, nel corso della storia e ancora oggi, sono caratterizzate dalla dipendenza. Secondo questa teoria, esisterebbero due tipi di sessismo:

  • Sessismo ostile. Le donne vengono caratterizzate come un gruppo subordinato e si legittima il controllo sociale esercitato dagli uomini. La donna è considerata un essere inferiore.
  • Sessismo benevolo. Idealizza le donne come mogli, madri e “oggetti romantici”. In realtà, considera le donne inferiori perché hanno bisogno di un uomo che si prenda cura di loro e le protegga.

Nel sessismo benevolo, le donne sono considerate diverse, ma inquadrate in certe funzioni. Nel sessismo ostile, vengono loro attribuite delle caratteristiche per le quali vengono criticate. Alla fine, entrambe le forme hanno l’obiettivo di legittimare e rafforzare la diseguaglianza di genere.

Uomini che discriminano la donna

Discriminazione sessista, il femminismo e la lotta per l’uguaglianza

Grazie allo sviluppo dei diritti fondamentali, oggi in molte società (principalmente quelle occidentali), il femminismo e la lotta per l’uguaglianza sono in forte espansione.

Il femminismo è un movimento sociale e politico nato nel XVIII secolo che ha alla base la consapevolezza delle donne come gruppo sociale. Attraverso tale movimento, danno voce all’oppressione, al dominio e allo sfruttamento a cui sono state e continuano a essere sottoposte dal regime patriarcale. Il femminismo si batte per la liberazione delle donne dai modelli patriarcali.

Nel mondo ci sono ancora molte disuguaglianze. La discriminazione sessista, la violenza di genere o i crimini sessuali continuano a ripetersi ogni giorno. È dunque importante essere coscienti di questa realtà e agire per cambiarla.

Alcune leggi cercano di prevenire e combattere i crimini legati alla violenza di genere e ai reati sessuali. Tuttavia, la cosa più importante, oltre alle punizioni, è educare. È fondamentale insegnare alle persone che il rispetto, la tolleranza e l’uguaglianza sono dei diritti fondamentali. In questo modo, si potrà sviluppare una società senza pregiudizi.


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