Effetto Lucifero: perché si commettono atti malvagi?
L’effetto Lucifero può verificarsi in qualsiasi contesto, anche in quelli che frequentiamo tutti i giorni. Fa riferimento a un processo di trasformazione con il quale una persona apparentemente normale, buona e integrata è capace di commettere atti atroci.
Non esiste un disturbo o un passato traumatico, bensì l’influenza potente di un fattore situazionale capace di disumanizzarci.
Tutti i bravi criminologi, con conoscenze di sociologia, ci diranno che la malvagità non è una specie di “illusione” o di verità universale che esiste come mero antagonismo della “bontà”. Il male scaturisce da un contesto, da una situazione sociale e da una serie di meccanismi psicologici relazionati al momento preciso che stiamo vivendo. Un esempio riportato spesso in molti testi su questo argomento è quello del processo alle streghe di Salem, riguardante la famosa caccia alle streghe appunto.
È stato un momento storico limitato nel tempo e ridotto a una comunità precisa che viveva assoggettata al fanatismo religioso, al puritanesimo, all’isteria collettiva, ecc. Un altro ottimo esempio di effetto Lucifero ce lo fornisce il noto personaggio televisivo Walter White, della serie Breaking Bad.