Effetto Shinkansen: metodo per gestire una crisi

Effetto Shinkansen: metodo per gestire una crisi
Sergio De Dios González

Scritto e verificato lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 10 settembre, 2020

L’effetto Shinkansen, il cui nome proviene dal famoso “treno proiettile” giapponese, è un metodo per gestire e risolvere qualsiasi tipo di crisi, di tipo industriale, professionale, personale, sentimentale o spirituale.

I giapponesi hanno sviluppato il primo treno ad alta velocità della storia nella metà del XX secolo, dopo aver perso la Seconda Guerra Mondiale ed essersi ritrovati ad affrontare una forte crisi. Il paese scommesse su una trasformazione sociale e industriale che lo portò ad adottare una nuova mentalità, conosciuta come il “ miracolo economico giapponese”. Questa situazione ha presupposto una crescita economica incredibile, soprattutto fra gli anni ’60 e ’80. Vediamo più in dettaglio l’effetto Shinkansen.

Treno proiettile a Tokyo

La rivoluzione giapponese e gli albori dell’effetto Shinkansen

Nonostante il miracolo economico giapponese abbia avuto inizio dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu solo agli inizi degli anni ’90 che il mondo cominciò a rendersi davvero conto del fenomeno, battezzandolo come effetto Shinkansen.

Per l’esattezza fu Jack Welch, ex presidente e CEO dell’impresa nordamericana General Electric, che nel 1993 si rese conto di questo fenomeno. In questi anni, la sua impresa stava attraversando un momento di forte crisi in cui i dipendenti attuavano la legge del minimo sforzo. Per questo motivo, e dopo aver conosciuto Eiji Mikawa, il responsabile della succursale di General Electric a Tokio, cominciò ad applicare nuovi metodi.

La succursale giapponese otteneva risultati di gran lunga migliori dell’impresa madre, e questo era dovuto alla mentalità di  sacrificio e capacità di cambiamento che gli impiegati giapponesi mostravano.

Il consiglio direttivo giapponese spiegò al partner nordamericano che il paese aveva radicalmente cambiato la propria negli anni ’60, quando il governo volle migliorare la propria rete ferroviaria per i Giochi Olimpici di Tokio dell’anno 1964.

In questo frangente, Mikawa spiegò che: se si desidera che un treno aumenti la sua velocità massima di 10 km/h, sarà sufficiente aggiungere più cavalli al motore; tuttavia, se si desidera che passi da 150 km/h a 300 km/h, occorre fare un progetto del tutto diverso. Oltre ad aver generato l’effetto Shinkansen, questa diversa mentalità è stata applicata a numerose situazioni in tutto il paese.

Rivoluzione alla giapponese con l’effetto Shinkansen

L’effetto Shinkansen ha origine con la rivoluzione industriale giapponese a metà del XX secolo. Grazie a questa nuova mentalità, il paese riuscì a sviluppare il primo treno proiettile, rappresentando uno dei più grandi progressi del XX secolo in tema di trasporti.

Nel corso della nostra vita, attraversiamo  numerosi cambiamenti personali. Alcuni di questi presuppongono dei piccoli miglioramenti e ci aiutano a liberarci delle cattive abitudini. Altri ci permettono addirittura di avviare una trasformazione talmente radicale da iniziare una nuova vita.

Sagoma di uomo con chiave di fronte a porta del cambiamento

L’effetto Shinkansen ci insegna che per ottenere piccoli miglioramenti nella nostra vita, possiamo limitarci a fare dei piccoli cambiamenti. Tuttavia, se vogliamo una trasformazione più radicale, ci vedremo obbligati a cambiare del tutto, dall’inizio alla fine. Facile a dirsi, ma un po’ meno da fare, dato che le resistenze per cambiare ciò che ci genera una qualche rendita, pur se insufficiente, possono essere molte.

Possiamo applicare l’effetto Shinkansen ai membri di una coppia che, dopo numerosi problemi e discussioni, si rendono conto di non poter stare insieme poiché incapaci di comprendersi o trovare un accordo. È forse questo il momento adeguato per passare a una fase completamente diversa della loro relazione, una fase di crescita, nella quale fare nuovi piani, modificare alcuni progetti e abbandonarne altri.

Può essere applicato anche a una difficoltà professionale o alla convalescenza da un grave problema di salute. In questi momenti, può essere necessario rimettere in discussione la propria routine quotidiana e applicare dei cambiamenti per iniziare a vivere in un modo del tutto diverso.

Come applicare l’effetto Shinkansen?

Adottare una nuova mentalità può essere difficile, ma non impossibile. Per iniziare, l’obiettivo sarà individuare l’area che richiede un cambiamento. Dopodiché, bisogna affrontare il  problema e acquisire consapevolezza di quali abitudini necessitano di una ‘rivoluzione’ per provare una soluzione innovativa.

Infine, è sempre conveniente cercare il supporto di altre persone che abbiano vissuto una situazione simile, oltre a quello di amici e familiari che ci sostengono sempre nelle nostre scelte. In questo modo, sarà possibile realizzare un cambiamento radicale nella nostra vita, lasciandoci alle spalle qualsiasi problema grave e passando a una nuova tappa, come in una specie di rinascita.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.