Elisabeth Roudinesco, essere psicoanalista oggi

Elisabeth Roudinesco ha saputo riscattare la parte più essenziale e preziosa delle teorie di Sigmund Freud, ma al tempo stesso ha dato impulso all'evoluzione della psicoanalisi classica.
Elisabeth Roudinesco, essere psicoanalista oggi
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 28 marzo, 2023

Elisabeth Roudinesco, storica e psicoanalista francese di prestigio internazionale, è attualmente ricercatrice presso l’Università di Parigi VII Denis Diderot. Considerata una delle voci più autorevoli della psicoanalisi contemporanea, ha scritto una delle biografie di Sigmund Freud più belle e interessanti.

Figlia di intellettuali di alta estrazione sociale, Elisabeth Roudinesco, con una laurea in lettere moderne alla Sorbona e un master in linguistica, è stata allieva di pensatori del calibro di Michel Foucault e Guilles Deleuze.

“Passiamo così da una situazione storica in cui la psicoanalisi offriva i mezzi per curare una soggettività disfatta o decentrata a uno stato globalizzato in cui il soggetto, trasformato in depressivo, non vuole più sapere cosa sta accadendo nel suo inconscio. ”

-Elisabeth Roudinesco-

Nel 1969 entrò nella scuola freudiana di Parigi fondata da Jacque Lacan. Qui rimase per dodici anni formandosi come psicoanalista. Autrice di diversi saggi, attualmente collabora con il giornale Le Monde.

Elisabeth Roudinesco e Freud

Una delle opere più interessanti della Roudinesco è la biografia di Sigmund Freud. Freud nel suo tempo e nel nostro è una storia ad ampio respiro e di grande bellezza letteraria, vincitrice di numerosi premi.

L’intento dell’autrice era di fare un bilancio equilibrato dell’eredità freudiana. E, soprattutto, restituire la giusta dimensione al padre della psicoanalisi, la cui figura ha assunto quasi una dimensione caricaturale negli ultimi decenni.

Dipinto che raffigura Freud

La biografia non è una rivisitazione dell’opera freudiana, bensì una ricerca esauriente. Elisabeth Roudinesco ha analizzato i miti che circolano sulla figura di Freud, stabilendo i confini della loro autenticità; ha contestualizzato, inoltre, la nascita della psicoanalisi e il suo significato storico.

La storica francese è riuscita a presentare la psicoanalisi per quello che fu: uno dei motivi principali nel grande fermento intellettuale europeo. Il femminismo, il surrealismo e diverse correnti di pensiero anarchico si susseguivano mentre si scopriva l’inconscio. Freud non fu un genio solitario, ma uno tra i protagonisti di un momento storico molto fertile.

La psicoanalisi oggi

Per Elisabeth Roudinesco, uno degli apporti essenziali di Freud è stato quello di averci messo in mano le redini del nostro destino. Ognuno è l’eroe della propria vita ed è responsabile di ciò che gli succede, e anche di quello che non gli succede. In ambito psicanalitico ogni soggetto rielabora la propria storia e gli assegna un significato.

Sentiero a scale verso il tramonto

Questa idea è diametralmente opposta a ciò che propone il comportamentismo, che Elisabeth Roudinesco definisce come “tecnica alquanto stupida, anche se a volte funziona”. Questo giudizio è rivolto alla radicalità con cui questa scuola definisce il “comportamento oggettivo” – cioè osservabile o esterno – ignorando o minimizzando l’importanza dei fenomeni inconsci.

Rispetto invece alle polemiche sulla psicoanalisi, che alcuni hanno definito come non scientifica, la Roudinesco ammette che non è una teoria facile da digerire. Ci ricorda che al tempo di Freud tutto finiva per essere psichico, mentre al giorno d’oggi tutto è fisiologico.

Nel mondo attuale molte persone stanno male e desiderano smettere di soffrire con una pillola. Questo è il motivo per cui gli psichiatri sono diventati dispensatori di farmaci. Un modello che tuttavia comincia a mostrare segni di crisi.

L’evoluzione della psicoanalisi

Secondo la Roudinesco anche la psicoanalisi deve evolvere sotto vari aspetti. Per esempio, dovrebbe aprirsi a nuove realtà come le famiglie monoparentali o la diversità sessuale. Ai colleghi che pensano che le famiglie omogenitoriali attentano al complesso edipico, la Roudinesco risponde “allora occorre cambiare il complesso di Edipo”. Il conservatorismo mal si adatta a una filosofia che è sempre stata libertaria.

Allo stesso modo, è convinta che la psicoanalisi debba valutare l’opportunità di interventi a breve termine. Il mondo oggi ha una diversa velocità. Per questo motivo, pur conservando l’opzione tradizionale di protrarre l’analisi negli anni, dovrebbe essere concessa la possibilità di accedere a terapie più brevi.

La psicoanalista francese pensa che sia possibile affrontare in senso psicoanalitico un problema concreto senza necessariamente trattare l’intera storia personale.

Elisabeth Roudinesco seduta a un tavolo

La Roudinesco non crede che nella società attuale siano aumentati i livelli di angoscia o i disturbi mentali. Piuttosto, è cambiata la cultura. All’epoca di Freud esisteva una forte repressione nei confronti del malessere.

Oggi, invece, non solo esprimiamo il malessere in modo aperto, ma lo esponiamo e lo pubblichiamo. Questo contribuisce a dare l’impressione che ci siano più problemi al giorno d’oggi, ma non è così.

Elisabeth Roudinesco è senz’altro una delle figure che più ha contribuito alla diffusione della scuola psicoanalitica. Una donna brillante che non teme il cambiamento e l’autocritica. Un’autrice che merita lettura e analisi.


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  • Derrida, J., & Roudinesco, É. (2002). Y mañana, qué… Fondo de Cultura Económica.


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