Emozioni e dolore fisico sono correlati?

Anche le emozioni provocano dolore fisico, soprattutto quando siamo preoccupati, ci sentiamo delusi, pervasi dall'ansia. A cosa si deve questo fenomeno?
Emozioni e dolore fisico sono correlati?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Emozioni e dolore fisico hanno un legame quasi diretto che molti di noi hanno provato in prima persona in più di un’occasione. Quel problema al lavoro che a volte si trasforma in malessere e bruciore di stomaco. Una discussione con il partner che sfocia in cefalea. La preoccupazione che nasce da un’attività che posticipiamo da tempo e che si trasforma in mal di schiena o crampi.

Potremmo anche parlare di un altro fenomeno, ovvero la sindrome del cuore infranto. Quando viviamo la fine di un amore, ci sentiamo abbandonati o traditi, la sofferenza emotiva è immensa e persino devastante. E anche il corpo ne risente.

Insorgono stanchezza, frustrazione, spossatezza e persino intorpidimento dei muscoli e delle articolazioni. Perché succede? Com’è possibile che il corpo faccia male fino a questo punto in presenza di grandi preoccupazioni o quando ci spezzano il cuore? State per scoprirlo.

Donna depressa che piange.

Emozioni e dolore fisico come sono correlati?

Già da qualche decennio la psicologia e la medicina hanno evidenziato una profonda correlazione tra il dolore emotivo e il dolore fisico. Questo fenomeno, al quale è stato dato il nome di “somatizzazione”, ci mostra l’unione tra mente e corpo, aspetto che nei secoli scorsi era stato messo in dubbio dal classico modello cartesiano.

Non a caso, molti medici sanno bene che una diagnosi di depressione tende a coincidere con la comparsa di cefalea, dolore muscolare, disturbi digestivi e persino acutizzazione del dolore cronico. Oltre a ciò, la ricerca neurobiologica segnala che buona parte delle manifestazioni di dolore fisico sono associate allo stress emotivo.

Lo studio condotto dalla Duke University, nel North Carolina (USA), ci dice che bisogna tenere conto dei fattori psicologici ed emotivi al momento dell’elaborazione di una diagnosi. Potrebbe darsi, per esempio, che il mal di stomaco non sia dovuto a un’ulcera quanto piuttosto un disturbo dell’ansia.

La tristezza e l’ira, le emozioni con maggiore impatto sul corpo

Il Dottor Afton Hassett è scienziato e ricercatore presso il Chronic Pain and Fatigue Research Center dell’Università del Michigan (USA). Questo esperto mette in luce che l’ampia gamma di emozioni (positive e negative) provate dall’essere umano hanno un certo impatto sul corpo.

Questa impronta può essere vantaggiosa oppure svantaggiosa. La tristezza e l’ira sono le emozioni meno piacevoli per l’organismo. Per esempio, abusi durante l’infanzia, l’abbandono di un genitore, un lutto o una relazione d’amore complicata sono tutte esperienze che lasciano segni sul corpo. Tra questi il più comune è il mal di schiena.

In questo legame tra emozioni e dolore fisico è importante mettere in risalto il ruolo dell’ira. Il Dottor Hassett spiega che le persone particolarmente irascibili o che hanno tenuto repressi i propri sentimenti e il proprio malessere tendono a mostrare nel tempo ipersensibilità al dolore. In genere soffrono di mal di stomaco, emicrania, dolori articolari.

Emozioni e dolore fisico: quale dei due è più intenso?

Cosa fa più male, la perdita di un nostro caro o un osso fratturato? Il nostro partner che ci lascia o un’ustione sulla pelle? Per quanto possano sembrare paradossali questi aspetti, la risposta sembra non lasciare spazio a equivoci: il dolore emotivo fa più male di quello fisico.

È quanto sostenuto da uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science e condotto dai medici Adrienne Carter-Sowell, Zhanheng Chen. I punti-chiave per la comprensione di questa associazione tra emozioni e dolore fisico sono i seguenti:

  • La sofferenza emotiva in molti casi si prolunga nel tempo. Mentre il dolore fisico è momentaneo, quello emotivo può durare anni, persino tutta la vita.
  • Non siamo bravi a gestire le emozioni negative. La mancata elaborazione del lutto per una perdita o una rottura può cronicizzare questa sofferenza. Lo stesso vale per l’ira di cui abbiamo parlato. Se nascondessimo per anni le nostre frustrazioni e la nostra rabbia riguardo determinati fatti o circostanze, quell’ira finirebbe per lasciare segni sul nostro corpo.
  • D’altra parte, gli autori dello studio evidenziano un aspetto interessante. Il dolore fisico non può essere vissuto allo stesso modo, mentre tendiamo ad attivare varie volte il dolore emotivo. Questo significa che non possiamo avere una percezione identica della frattura reiterata di un osso, ma possiamo rivivere la sofferenza per un evento passato.

Riflessioni conclusive

Emozioni e dolore fisico sono due facce della stessa medaglia. Li proviamo spesso: quel dolore al petto, quei crampi, quel mal di collo, quel dolore pulsante alle tempie… Cosa possiamo fare in questi casi? La risposta è semplice, ma di difficile applicazione: dobbiamo abituarci a gestire le emozioni. Non rimandiamo a domani quello che ci preoccupa e che ci fa male oggi.

Una discussione finita male, lo stress mal gestito, una preoccupazione che non risolviamo, una rottura dolorosa che non ci permette di voltare pagina… Tutto ciò ha conseguenze che vanno ben oltre la mente.

Teniamolo a mente: se non riusciamo ad affrontare da soli il dolore emotivo, possiamo sempre rivolgerci a un bravo professionista.


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