Non voglio sembrare felice, voglio esserlo

Non voglio sembrare felice, voglio esserlo

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

Essere felice è primordiale. Lo è al punto che andiamo alla ricerca della felicità come bambini che giocano a nascondino con essa. Ma è davvero necessario cercarla? E se fossimo già felici? Forse, in quel caso, la nostra vita perderebbe ogni senso.

Anche se è impossibile sorridere sempre, in qualche modo ci obblighiamo a farlo. Vi siete mai accorti di come la tristezza sia poco ben vista? L’uomo è portato, in maniera inconsapevole, a mascherare ogni sentimento ed emozione negativa.

Smettetela di cercare motivi per essere infelici. Concentratevi su ciò che avete e sulle migliaia di ragioni per le quali dovreste essere felici.

Essere felice non è come vi hanno sempre fatto credere

Dove si può trovare la felicità? Fin da bambini ci insegnano alcune tappe fondamentali per poterla raggiungere. Una di queste consiste nel trovare un buon lavoro che ci consenta di andare avanti e godere di una certa stabilità economica.

Ma la felicità non si trova solo in ambito lavorativo, bensì anche sul piano delle relazioni. Avere un partner e dei figli sarà per molti il culmine della felicità. Ma cosa succede quando il risultato non è quello atteso? E se la nostra infelicità persiste?

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Quando la tanto desiderata felicità non arriva neppure dopo aver seguito alla lettera tutti i passaggi che ci hanno indicato, ecco che veniamo pervasi da un senso di tristezza che ci fa credere di essere incredibilmente sfortunati. È in quel momento che cominciamo a pensare che, forse, non meritiamo una vita fatta di sorrisi.

L’insieme delle indicazioni che ci segnalano il cammino per la felicità non fanno altro che renderla una ricerca carica di aspettative e molto difficile da raggiungere. Perché per quanto ci sforziamo, la felicità non è come ce l’hanno descritta e per trovarla dobbiamo solo aprire gli occhi e guardarci intorno.

Ci sono due modi di diffondere luce: essere la candela oppure essere lo specchio che la riflette.”

-Edith Wharton

Quando diventerete consapevoli di questo, comprenderete che non è più felice colui che possiede di più. Le persone umili sono quelle che non perdono mai il sorriso e questo perché sanno dare valore alle poche cose che hanno e sanno che la felicità non si ottiene seguendo delle tappe prestabilite. La felicità è un atteggiamento.

Queste persone sanno che non hanno bisogno di altro per sorridere, proprio come non si considerano dei falliti soltanto perché hanno accettato che la vita è dura e che non si può ottenere sempre quel che si vuole. E nonostante tutto, guardano al futuro con ottimismo e continuano a lottare per quello che vogliono.

Sono obbligato ad essere felice?

In un certo senso siamo obbligati ad essere felici, ad esibire il nostro sorriso migliore anche quando vorremmo solo piangere. Per riuscirci, basta dedicarsi alla lettura di qualche libro di auto aiuto, di quelli che ci insegnano a sentirci meglio con noi stessi e con gli altri, sempre.

Il vero problema, però, sta nel fatto che è impossibile essere davvero felici 24 ore su 24. Se non altro perché le emozioni positive convivono con quelle negative. Tendiamo a scappare da queste ultime perché le consideriamo nocive per il nostro benessere.

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Per questi motivi, sono più le volte in cui esibiamo il nostro miglior sorriso e fingiamo di essere felici. Sembra che in questo modo gli altri ci accettino più volentieri, che sia possibile integrarci con maggiore facilità. Consentiamo al positivismo di predominare su tutto perché ci fa sentire meglio.

Comunque decidiate, assicuratevi che sia la scelta che vi rende felici.

Tuttavia, con un simile atteggiamento, non faremo altro che nascondere le nostre vere emozioni, anche quando in realtà stiamo male. Senza rendercene conto, ci troveremo a convivere con sorrisi che celano tristezza, con risate che nascondono terribili pianti, con occhi sorridenti che cercano di occultare un profondo dolore interiore.

Il video che vi proponiamo di seguito presenta una situazione non dissimile da quella sopra descritta, il cui protagonista è un mezzo di comunicazione che spesso serve solo a mostrare la parte migliore della nostra realtà. A volte, la più irreale.

La scelta di non essere felici

E se scegliessimo di non essere felici? Non sono poche le persone che desiderano di non essere felici, anche se può risultare bizzarro. Eppure non è strano se pensiamo a come, in realtà, l’uomo sembra fare tutto il possibile per allontanarsi da quel tanto anelato stato d’animo.

Vogliamo essere felici dopo aver ottenuto il successo in ambito lavorativo e familiare, raggiungendo un benessere ed un equilibrio sotto ogni aspetto. Traguardi e ancora traguardi che, una volta raggiunti, non ci fanno sentire euforici, o almeno non per tutto il resto della nostra vita.

Nessuno è proprietario della vostra felicità: non lasciate la vostra allegria, la vostra pace, la vostra vita nelle mani di nessuno.  

Essere felici è uno stato d’animo che convive con molti altri. Per questo, proprio come la tristezza o qualsiasi altra emozione, risiede in voi. Fermandovi ad osservare la vostra anima, vi renderete conto che è proprio da lì che si diramano tutte le alternative. Sta a voi controllarle per poter essere felici.

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Apprezzate ciò che avete accanto e non fingete più di stare bene. Siate liberi di sentirvi come volete senza permettere a nessuno di costringervi ad essere ciò che non siete. Allontanate le idee di felicità che vi hanno da sempre inculcato, ormai avete la prova che così non è. La felicità risiede in noi, ed è giunta l’ora di essere felici.


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