Film vincitori del premio Oscar: 9 titoli

Di film ce ne sono tanti, ma non tutti sono vincitori di un Oscar. In questo articolo passeremo in rassegna 9 pellicole vincitrici della prestigiosa statuetta come miglior film.
Film vincitori del premio Oscar: 9 titoli
Cristina Roda Rivera

Scritto e verificato la psicologa Cristina Roda Rivera.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

L’annuncio dei film vincitori del premio Oscar come migliore pellicola dell’anno è il momento più atteso della serata; al punto dal far piombare il Kodak Theatre nel più totale silenzio. Questo premio racchiude l’essenza della manifestazione: la celebrazione del cinema e di tutti i suoi elementi imprescindibili.

Il premio venne assegnato per la prima volta nel lontano 1929. Per i critici più esigenti, la premiazione è soltanto uno spettacolo senza rilevanza cinematografica. Mentre per gli stilisti è una vetrina unica per le loro creazioni.

Per i vincitori, invece, è l’evento più glamour della loro carriera, mentre per gli spettatori è una piacevole serata dedicata al cinema. Una notte superficiale per alcuni, ma sfavillante per l’industria cinematografica.

In questo articolo passeremo in rassegna 9 tra i film vincitori del premio Oscar Titoli che hanno suscitato entusiasmo, sorpresa, delusione e controversie nella nomination.

9 film vincitori del premio Oscar

La nomina delle pellicole vincitrici dell’Oscar come miglior film genera spesso sentimenti contrastanti. D’altronde, non si può sempre accontentare tutti. Tuttavia, qualcuno deve pur vincere e sono tanti i titoli che si sono aggiudicati la preziosa statuetta in questa categoria.

Titanic di James Cameron (1997)

Titanic, presentato alla 7oª edizione degli Oscar, detiene un vero e proprio record. Ha ottenuto 11 statuette delle 14 in nomination. Forse anche per questo James Cameron, parafrasando il protagonista del suo film, ha prontamente esclamato “Sono il re del mondo!”.

Un trionfo storico per una pellicola che è un sapiente mix di immagini spettacolari, melodramma romantico e tragedia storica.

Titanic di James Cameron è un romanzo epico e ricco d’azione, ambientato nello sfortunato viaggio inaugurale del celebre transatlantico, orgoglio della White Star Line, oltre a essere stato il più grande oggetto mobile mai costruito.

Il transatlantico più lussuoso del tempo si è trasformato in una tomba per oltre 1.500 persone affondando nelle gelide acque dell’Oceano Atlantico nelle prime ore del 15 aprile 1912.

Moonlight di Barry Jenkins (2016)

Moonlight non è di certo il titolo più conosciuto tra i vincitori dell’Oscar come miglior film. Tuttavia, la serata in cui ha conquistato la statuetta è passata alla storia come una delle più surreali nella storia degli Academy Award.

Nel momento più atteso dell’89ª edizione degli Oscar, Faye Dunaway e Warren Beatty annunciarono La La Land quale titolo vincitore del premio. Qualche minuto dopo, durante i ringraziamenti dei produttori e dei protagonisti (Emma Stone e Ryan Gosling) arrivò la rettifica: il film vincitore era Moonlight. Un momento storico e l’incubo di ogni organizzatore di eventi.

A parte questo curioso aneddoto, Moonlight è uno sguardo in tre capitoli sulla vita di Chiron, un ragazzo di colore che cresce nella città di Miami. Il suo epico viaggio verso l’età adulta è accompagnato dall’attenzione, dal sostegno e dall’amore della sua comunità.

Moonlight è uno studio approfondito del personaggio senza un vero attore protagonista; sono tre gli attori che interpretano Chrion nelle diverse fasi della sua vita.

Birdman di Alejandro González Iñárritu (2014)

L’intero film è stato girato per apparire come un unico piano sequenza. Il cast è composto da Edward Norton, Zach Galifianakis ed Emma Stone. Il film nasce puntando all’Oscar e di fatto ha conquistato la prestigiosa statuetta. Birdman racconta la storia di un ex e ormai dimenticato supereroe del grande schermo, Riggan Thomson (Michael Keaton).

Riggan è impegnato in un’ambiziosa produzione di Broadway, con la quale spera di rilanciare la sua carriera stagnante. Di fatto, tenta di mettere insieme un adattamento teatrale di un racconto di Raymond Carver.

La scelta è rischiosa, ma spera che la sua scommessa creativa lo porti a dimostrare di essere un vero artista e non solo una star del cinema ormai spenta.

Poco prima del debutto, uno dei co-protagonista è coinvolto in uno strano incidente e Riggan è costretto ad assumere un altro attore (Edward Norton), convinto che gli porterà fortuna e che la sua commedia Birdman trionferà.

Il Caso Spotlight di Tom McCarthy (2015)

Il Caso Spotlight è un film dalla narrativa sobria e molto lontana dallo stile hollywoodiano. Ciò non gli ha comunque impedito di vincere l’Oscar come miglior film, benché inizialmente abbia incontrato più il favore dei critici che del pubblico generale.

Il Caso Spotlight tratta in maniera asettica i raccapriccianti dettagli di una storia vera di abusi sessuali.

Nel 2001, il giornalista Marty Baron (Liev Schrieber), da poco assunto al The Boston Globe, indaga con altri colleghi sulle accuse mosse a John Geoghan, di aver commesso abusi sessuali ai danni di più di 80 bambini. L’inchiesta è diretta dall’editore Walter Robinson (Michael Keaton).

I giornalisti Michael Rezendes (Mark Ruffalo), Matt Carroll e Sacha Pfeiffer intervistano le vittime e tentano di accedere a documenti riservati. La loro missione è quella di fornire le prove d’insabbiamento di alcuni casi di abusi sessuali commessi all’interno della Chiesa cattolica.

Schindler’s List – La lista di Schindler di Steven Spielberg (1993)

Schindler’s List unisce la narrazione sugli orrori dell’Olocausto al delicato umanesimo di Steven Spielberg dando vita a un vero e proprio capolavoro drammatico.

Da sempre considerato uno dei migliori film della storia del cinema, è stato premiato con sette Academy Awards. Naturalmente, non poteva mancare nella nostra lista.

L’imprenditore Oskar Schindler (Liam Neeson) si trasferisce a Cracovia nel 1939 per fare affari sfruttando la guerra appena iniziata. Dopo essersi iscritto al partito nazista, principalmente per convenienza politica, inizia a impiegare lavoratori ebrei nella sua fabbrica per ragioni altrettanto pragmatiche.

Quando le SS iniziano a sterminare gli ebrei del ghetto di Cracovia, Schindler prende accordi per proteggere i suoi lavoratori e mantenere, così, la sua fabbrica in attività. Ben presto si rende conto che in questo modo contribuisce a salvare vite innocenti e dal quel momento diventerà una questione personale.

Platoon di Oliver Stone (1986), tra i migliori film vincitori del premio Oscar

Basato sulle esperienze personali del regista in Vietnam, Platoon rinuncia ai sermoni vuoti in favore di una visione straziante sulla verità della guerra, intensificata dalle memorabili interpretazioni di Charlie Sheen e Willem Dafoe.

È il primo film della trilogia di Stone sulla guerra del Vietnam; gli altri due sono Nato il quattro luglio (1989) e Tra cielo e terra (1993).

Chris Taylor (Charlie Sheen) nel 1967 lascia il college per arruolarsi nella guerra del Vietnam. Una volta coinvolto negli orrori della guerra, il suo idealismo inizia a svanire.

Il conflitto all’interno al suo battaglione, tra il sergente maggiore Barnes (Tom Berenger), convinto che gli abitanti dei villaggi vicini nascondano i soldati Vietcong, e il sergente Elias (Willem Dafoe), più comprensivo verso la gente del posto, finisce per mettere i soldati gli uni contro gli altri e contro il nemico stesso.

Il cacciatore di Michael Cimino (1978)

Un altro grande classico sulla guerra del Vietnam che è riuscito ad aggiudicarsi quattro statuette. La grandezza del film è penalizzata dalla lunga durata (3 ore), compensata però, dalla sapiente regia di Cimino. La carriera del regista inizierà ad arrestarsi dopo il flop della pellicola I cancelli del cielo.

Nel 1968, Michael (Robert De Niro), Nick (Christopher Walken) e Steven (John Savage), amici di lunga data e operai di una cittadina siderurgica della Pennsylvania, festeggiano la loro partenza per il fronte. Ma ben presto, i sogni di onori militari verranno infranti dalla cruda realtà della guerra.

In Vietnam vengono catturati dai Vietcong, che li tengono prigionieri in condizioni disumane e li costringono a giocare alla roulette russa, scommettendo su chi sopravviverà. Riescono infine a fuggire, ma le ferite fisiche e psicologiche di quei giorni, li segneranno per tutta la vita.

Il Padrino parte II di Francis Ford Coppola (1974)

Non potevamo non includere questo film che è tra i migliori. Tutte e tre le pellicole di Coppola, della serie Il Padrino, dipingono un racconto generoso e sfrenato di angosce generazionali, ricchezza e potere.

Il mondo descritto in questo film è quello in cui nessuno è mai al sicuro e ogni decisione mette perennemente a repentaglio la vita.

L’interpretazione di Marlon Brando nei panni di Don Vito Corleone è immensa, grazie a decenni di immedesimazione e ricerca iconografia. Per comprenderne l’impatto culturale, basta pensare al modo in cui ha forgiato l’idea comune di come appare, agisce e pensa un mafioso.

Si dice spesso che la seconda parte di un film difficilmente riesca bene, e ciò accade molto spesso al cinema, ma non nel caso de Il Padrino II.

Il seguito de Il Padrino I ripercorre i guai di Michael Corleone (Al Pacino) nel 1958 e quelli di un giovane immigrato, Vito Corleone (Robert De Niro) a Hell’s Kitchen, New York, nel 1917. Michael Corleone sopravvive a molte sventure e Vito abbandona una vita tranquilla per darsi al crimine.

I migliori anni della nostra vita di William Wyler (1946), tra i migliori film vincitori del premio Oscar

Con uno sguardo suggestivo sui trionfi e le sofferenze dei veterani di guerra, I migliori anni della nostra vita racconta le conseguenze della seconda guerra mondiale, parlando dell’esperienza americana.

Non è una “predica” e non trasmette un “grande messaggio”. È semplicemente un dramma realistico proposto in modo molto intelligente.

Fred, Al e Homer sono tre veterani della seconda guerra mondiale che affrontano le loro difficoltà nel reinserirsi nella vita civile.

Fred (Dana Andrews) è un eroe di guerra che, incapace di competere con lavoratori più qualificati, è costretto a riprendere il suo lavoro in un’azienda di bibite. Homer (Harold Russell), dopo aver perso entrambe le mani in guerra, ritorna dall’amata fidanzata, ma deve lottare per adattarsi alla nuova vita.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.