3 forme di maltrattamento infantile

3 forme di maltrattamento infantile

Ultimo aggiornamento: 17 agosto, 2017

Il maltrattamento infantile a volte sembra quasi impercettibile. Tale pratica, infatti, tradizionalmente è stata persino accettata come parte naturale dell’educazione dei più piccoli. Da alcuni è stata considerata addirittura necessaria, poiché incapaci di ricorrere ad altri mezzi che non si basassero sull’utilizzo della violenza.

Tuttavia, nulla di più lontano dalla realtà. Per fortuna, ormai contiamo su studi che ci permettono di affermare che determinate frasi non solo celano una bugia, ma anche una tragedia. Parliamo di frasi quali “Si è sempre fatto così e non ci fa nulla”, “Uno schiaffo ogni tanto non ha mai fatto male a nessuno”, “Deve imparare con le buone o con le cattive”.

La problematica del maltrattamento infantile

Aveva ragione la celebre scrittrice Agatha Christie quando diceva che “una delle cose più fortunate che possono succederti nella vita è avere un’infanzia felice“. Non ci sono dubbi sul fatto che l’educazione positiva stia dimostrando risultati di gran lunga più incoraggianti in quanto alla crescita e allo sviluppo ottimale dei bambini.

Purtroppo, però, gli specialisti affermano che negli ultimi anni si è verificato nuovamente un considerevole incremento del maltrattamento infantile.

Come è possibile che questa pratica sia così radicata proprio al giorno d’oggi? Quando genitori ed educatori sono più consapevoli che mai delle ripercussioni di certe forme di istruzione applicate e supportate dalla società in passato.

È stato dimostrato, inoltre, che le forme di maltrattamento infantile non sono solo fisiche. Sebbene vengano esercitati da sempre, gli abusi psicologici sono molto meno riconosciuti dalla coscienza comune rispetto a quelli fisici, di certo meno presenti rispetto al passato.

Forme di maltrattamento infantile

Intendiamo il maltrattamento infantile come un’azione che il responsabile di un minore esercita su quest’ultimo e che, per omissione o commissione, ne mette a rischio l’integrità emozionale, cognitiva o fisica. Sotto questa definizione, possiamo evidenziare 3 chiare forme di maltrattamento infantile. Tutte esse, in maggiore o minore misura, continuano a verificarsi al giorno d’oggi in molte società moderne.  

Maltrattamento fisico

Il più comune sin dalla notte dei tempi. Viene definito dagli specialisti come un comportamento volontario che provoca danni fisici al minore o persino lo sviluppo di malattie di carattere fisico.  

All’interno di questa categoria di maltrattamento infantile, con il quale si cerca intenzionalmente di ferire il bambino, esistono diverse forme a seconda del fine che si persegue. Si può esprimere rifiuto verso il minore, imporre la disciplina o un carattere sadico e aggressivo, può essere conseguenza di mancato auto-controllo…

Maltrattamento emozionale

La seconda forma del maltrattamento infantile è conosciuta come maltrattamento emozionale. In questo caso, i limiti sono meno obiettivi ed è più difficile che vi sia un consenso così maggioritario. Nonostante ciò, gli specialisti lo considerano l’insieme di condotte che inducono ad un’interazione con il minore basata sull’ostilità verbale tramite insulti, minacce e disprezzo

Questo tipo di maltrattamento blocca qualsiasi iniziativa di interazione da parte del piccolo. Di conseguenza, si verificano abbandono emozionale e atteggiamenti passivi, per azione o omissione, da parte del genitore nei confronti delle richieste del figlio.

Negligenza infantile

Infine, troviamo la terza forma di maltrattamento infantile, nota come negligenza infantile. In questo caso, ci troviamo dinanzi ad un abbandono totale o parziale dell’attenzione e/o delle cure verso il piccolo. Si realizza mantenendo distanza fisica, non sempre visibile, e atteggiamenti di omissione o persino di volontarietà.

Gli specialisti distinguono tra negligenza fisica, sociale ed emozionale e la si può anche differenziare dall’abbandono fisico. Un negligente agisce in modo consapevole o inconsapevole, per incultura, ignoranza o mancanza di valori positivi. La persona che abbandona, invece, sa, o forse no, che quest’azione causerà un danno psicologico al bambino.

Possiamo notare, dunque, che il maltrattamento infantile adotta molte forme, non sempre facili da individuare (in tempo). Ciò si deve alle numerose cause alla base di questo atteggiamento, non sempre evidenti. La mancanza di abilità personale, l’ignoranza, le false aspettative, le tendenze eccessive, la sottostima…

Le diverse forme del maltrattamento infantild possono e devono essere combattute. Come? Mediante l’educazione, la formazione, l’empatia, i valori positivi… È un fenomeno che potremmo superare dando tutti il nostro piccolo contributo. I nostri piccoli se lo meritano, vero?


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.