Franz Kafka, biografia dell'autore

L'opera di Franz Kafka è kafkiana come la sua vita. È stato uno scrittore dotato di una sensibilità fuori dal comune, che è riuscito a rispecchiare con onestà e profondità la grande angoscia dei nostri tempi.
Franz Kafka, biografia dell'autore
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

Alla fine del XX secolo è stato condotto un sondaggio tra gli editori e gli scrittori di tutto il mondo. È stato chiesto loro chi era lo scrittore più importante del millennio. Il vincitore, con stragrande maggioranza, è stato Franz Kafka, erede di Shakespeare, Goethe e Cervantes, che ha lasciato all’umanità un’opera incredibile.

L’influenza di Franz Kafka è talmente grande che in diverse lingue esiste il termine kafkiano, usato per descrivere situazioni assurde, oppressive e angoscianti. È stato uno degli scrittori in grado di creare un mondo letterario dotato di particolare atmosfera, codici unici e una logica incisiva e poetica allo stesso tempo.

“La letteratura è sempre un viaggio verso la verità.”

-Franz Kafka-

Uno degli aspetti più importanti delle sue opere è l’onestà intellettuale che trasmettono. Franz Kafka non era uno scrittore retorico o pretenzioso. Infatti, egli stesso chiese al suo amico Max Brod di bruciare tutte le sue opere. Per fortuna, Brod non lo fece ed è grazie a quella amicizia che oggi conosciamo gli scritti di Kafka. È diventato famoso con il tempo, non per l’aiuto di un mecenate né per un attento lavoro di marketing, ma per la qualità unica di ogni riga che scriveva.

Franz Kafka

Franz Kafka nacque il 3 luglio 1883 a Praga, nell’attuale Repubblica Ceca allora parte dell’impero austro-ungarico. Suo padre, Hermann, veniva da una famiglia di macellai. Fu artefice della propria fortuna e godeva di un’ottima posizione quando nacque Franz. Sua madre, Julie, era di famiglia benestante. Aveva ricevuto, inoltre, un’educazione superiore a quella del marito. Tuttavia, influì poco sull’educazione dei figli.

Kafka era il maggiore di sei figli, due dei quali, entrambi maschi, morirono durante il primo anno di vita. Frank sopravvisse insieme alle tre sorelle. Forse per questo suo padre fu così autoritario e prepotente con lui. Non a caso è una figura ricorrente nelle sue opere letterarie.

Studiò in due scuole importanti caratterizzate da rigorosità e stirpe ebraica. Franz Kafka iniziò a scrivere quando era solo un adolescente, anche se distrusse la maggior parte delle opere di quegli anni. Divenne membro di un gruppo anticlericale chiamato “Scuola Libera”Lì iniziò ad avvicinarsi alla filosofia, al socialismo e all’ateismo.

Franz Kafka da giovane

Una vita grigia

All’inizio, Franz Kafka iniziò a studiare chimica all’Università. Tuttavia, abbandonò presto questo percorso. Suo padre, quindi, lo obbligò a studiare giurisprudenza anche se Franz non voleva. All’università conobbe Max Brod, che gli fu vicino fino alla morte e persino dopo. Grazie a questa amicizia gli scritti di Kafka non sono rimasti nell’anonimato.

Dopo aver finito l’università, Kafka lavorò negli studi di diversi avvocati. In seguito, trovò un lavoro part-time in una compagnia di assicurazioni. Riusciva a malapena a guadagnare il minimo per sopravvivere, ma almeno questo lavoro gli permetteva di dedicarsi a ciò che più amava: scrivere. Per questo lavorò fino al 1917, anno in cui contrasse la tubercolosi. Si dice che gli piacesse il latte non pastorizzato e che forse fu questa la causa della malattia.

Un’opera eterna

In quegli anni, Franz Kafka ebbe relazioni tormentate con diverse donne. Erano sempre amori che iniziavano, spesso tramite lettere, e poi terminavano all’improvviso senza motivo. Franz era uno spirito tormentato che non accettò mai che uno dei suoi grandi amori, Felice Bauer, si mostrasse indifferente davanti a La metamorfosi, un’opera eterna.

Libro antico

 

Dal 1917 fino alla sua morte Franz Kafka entrò e uscì da diverse case di cura. Visse per un periodo in Germania, tra il 1920 e il 1923, cercando di allontanarsi dalla vita familiare che tanto lo tormentava. Tuttavia, nel 1924 a causa di una grave polmonite dovette tornare a casa.

Una volta tornato, la malattia peggiorò. Venne così nuovamente ricoverato, ma venne colpito da tubercolosi alla laringe. Soffrì molto durante la sua ultima settimana di vita. Morì nel giugno 1924, a soli 41 anni.

Kafka ha lasciato numerosi racconti brevi, oltre a vari romanzi. Tra le sue opere troviamo Il processo, La metamorfosi, Il castello e tante altre. Ha lasciato anche bellissime testimonianze della corrispondenza che mantenne con sua sorella Ottla, con Max Brod e con Felice. Le sue opere sono autenticamente immortali.


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  • Kafka, F. (1998). Carta al padre (Vol. 34). Ediciones Akal.
  • Kafka, F. (2006). El proceso. Ediciones Colihue SRL.
  • Kafka, F. (1991). La metamorfosis y otros cuentos. Ediciones Lea.
  • Wagenbach, K. (1970). Franz Kafka: una biografía. Franz Kafka, Obras Completas I.

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