GABA: neurotrasmettitore della calma

GABA: neurotrasmettitore della calma
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 30 dicembre, 2022

Vi sentite eccitati, irritabili o tristi senza una ragione apparente? È una sensazione che vi invade con una certa frequenza? Nonostante vi possano essere diverse spiegazioni, una possibilità è che soffriate di una carenza di determinate sostanze. Il nostro cervello può usare fino a 100 diversi neurotrasmettitori, e GABA è uno dei più importanti. Non a caso, lo si conosce come il neurotrasmettitore della calma e del rilassamento.

L’acido γ-amminobutirrico (GABA) è un amminoacido e un neurotrasmettitore che regola l’eccitabilità cerebrale mediante l’inibizione del rilascio di neuroni. Questo meccanismo genera una sensazione di calma. Equilibrare adeguatamente i livelli di GABA può ridurre lo stress e l’ansia, nonché ridurre il rischio di certe malattie.

GABA: cos’è e come agisce?

L’acido γ-amminobutirrico è uno dei più importanti neurotrasmettitori (sostanze chimiche che le cellule cerebrali usano per comunicare fra loro). È, di fatto, il neurotrasmettitore inibitore più usato. I neurotrasmettitori inibitori diminuiscono le probabilità che un impulso nervoso si presenti con troppa forza.

La funzione principale dell’acido γ-amminobutirrico , come neurotrasmettitore inibitore, è rallentare l’attività cerebrale. È inoltre coinvolto in aspetti quali: vista, sonno, tono muscolare e controllo motorio. Inoltre, è distribuito ampiamente, dentro e fuori dal sistema nervoso centrale. Si trova anche in intestino, stomaco, vescica, polmoni, fegato, pelle, milza, muscoli, reni, pancreas e organi riproduttivi.

Formula Gaba lavagna

Le malattie e i disturbi relazionati alla disfunzione del GABA includono autismo, disturbo bipolare, depressione, schizofrenia, epilessia, fibromialgia, meningite, alcuni tipi di demenza (morbo di Alzheimer, demenza a corpi di Lewy, demenza frontotemporale) e alcuni disturbi intestinali (morbo di Crohn, carcinoma colon-retto, sindrome dell’intestino irritabile o IBS, colite ulcerosa).

Anche le malattie caratterizzate da movimenti involontari, come il Parkinson, la discinesia tardiva e la Malattia di Huntington (MH), sono associate a bassi livelli di questo neurotrasmettitore.

Una delle funzioni più importanti dell’acido γ-amminobutirrico è la sua capacità di ridurre lo stress e l’ansia. Quando i suoi livelli sono bassi, le probabilità di sentirci ansiosi, stanchi e molto sensibili agli stimoli aumentano. In questo senso, un articolo pubblicato sulla rivista Nature ha affermato che questo neurotrasmettitore può diminuire nello specifico i pensieri indesiderati che alimentano stress, ansia, depressione e altri disturbi mentali.

Un altro modo in cui l’acido γ-amminobutirrico condiziona l’attività cerebrale è alterando i modelli delle onde cerebrali. La presenza del GABA aumenta le onde cerebrali associate a uno stato di rilassamento (onde alfa) e diminuisce quelle associate allo stress e all’ansia (onde beta).

L’equilibrio dell’attività cerebrale

Per parlare di come funziona l’acido γ-amminobutirrico, occorre tenere conto di un altro neurotrasmettitore, l’acido glutammico. Questo neurotrasmettitore è un sottoprodotto naturale della creazione di energia nel cervello. Uno dei prodotti della metabolizzazione del glucosio nel cervello.

Questi due neurotrasmettitori sono complementari e opposti. L’acido glutammico, come principale neurotrasmettitore eccitante, equilibra gli effetti inibitori del GABA. I neurotrasmettitori eccitatori, aumentano le probabilità che un impulso nervoso vada alle stelle. Quindi, mentre  GABA ritarda l’attività cerebrale, l’acido glutammico la accelera.

Questi due neurotrasmettitori lavorano insieme per equilibrare l’attività cerebrale. Oltre a ciò, possono anche trasformarsi l’uno nell’altro. L’acido glutammico è il precursore dell’acido γ-amminobutirrico, e quest’ultimo, a sua volta, può riciclarsi in acido glutammico, qualora sia necessario.

Scarsi livelli di GABA?

Nella maggior parte dei casi una disfunzione dei livelli di GABA può essere attribuita direttamente allo stile di vita. In questo senso, d’accordo con il dottor Datis Kharrazian, ricercatore presso la Harvard Medical School, troppo stress, una cattiva alimentazione, la mancanza di sonno, troppa caffeina e l’intolleranza al glutine, sono cause di un’alterazione dei livelli di GABA.

Occorre considerare che anche i batteri intestinali producono questo neurotrasmettitore, motivo per cui la disbiosi, uno squilibrio fra i batteri intestinali buoni e cattivi, può provocare una produzione molto ridotta di GABA.

L’eccesso di acido glutammico, poi, diventa GABA con l’aiuto della vitamina B6 e dell’enzima acido glutammico decarbossilasi. Ma una carenza di vitamina B6 o una reazione autoimmune possono interferire con la produzione del GABA. Le cause di questa reazione autoimmune includono disturbi autoimmuni, diabete, intolleranza al glutine, celiachia e la malattia di Hashimoto.

D’altra parte, sono molti i cambiamenti chimici che possono influire sull’equilibrio acido glutammico-GABA. Per quanto riguarda le sostanze di consumo, la caffeina inibisce l’attività del GABA, mentre l’alcol e i calmanti la aumentano.

Uomo stressato di fronte al computer a occhi chiusi

Come aumentare i livelli di GABA?

Esistono degli integratori di GABA che contengono una versione sintetica di questo neurotrasmettitore. Tuttavia, vi sono delle controversie in merito alla loro efficacia. Non si sa se, sotto forma di integratore, il neurotrasmettitore arriva al cervello a sufficienza per fare effetto.

Al momento attuale non sono state stabilite nemmeno delle precise dosi di assunzione. Inoltre, le ricerche sugli effetti collaterali di questi integratori non sono sufficienti.

Tuttavia, vi sono molti altri modi per mantenere sani livelli di GABA. Uno di questi è mediante l’alimentazione. I ricercatori hanno analizzato i contenuti di GABA in un’ampia varietà di alimenti, come germe di riso integrale, germogli di riso integrale, germogli d’orzo, germogli di soia, fagiolini, mais, orzo, riso integrale, spinaci, patate, patate dolci, cavolo e castagne.

Una ricerca condotta dall’Istituto di Bioscienze dell’Università di Cork, in Irlanda, ha rivelato che gli alimenti probiotici aumentano l’acido γ-amminobutirrico. Alimenti come lo yogurt, il chefir, il kimchi e i crauti contengono i ceppi batterici produttori di GABA: Lactobacillus brevis e Bifidobacterium dentium.

D’altra parte, se vi preoccupano i vostri livelli di GABA, dovete ridurre al minimo l’ingestione di caffeina, dato che inibisce la capacità di questo neurotrasmettitore di legarsi ai suoi recettori. Potete bere del tè, che contiene meno caffeina, ma possiede l’amminoacido l-teanina, che aumenta questo neurotrasmettitore.

Un altro modo molto efficace per aumentare i livelli di GABA è fare attività fisica. Qualsiasi tipo di attività fisica aumenta i livelli di questo neurotrasmettitore, ma lo yoga è la più indicata. I livelli di BAGA nel cervello possono aumentare fino a un 27% dopo una sola sessione di yoga.


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