Giocare a scacchi: i benefici psicologici
Sapevate che durante il gioco negli esperti degli scacchi esiste un’area del cervello collegata al riconoscimento facciale? In realtà, è l’area che analizza le relazioni spaziali. Giocare a scacchi attiva quest’area perché richiede una comprensione delle relazioni spaziali tra i pezzi.
Non importa se siete giocatori esperti oppure occasionali. In entrambi i casi, si attivano le aree del cervello responsabili delle relazioni spaziali. Ma è stato dimostrato che nei giocatori esperti queste aree si attivano anche con la sola visione della scacchiera e dei pezzi disposti in posizione di partenza.
Curiosità a parte, i benefici offerti dagli scacchi sono molti e importanti. Nelle righe che seguono ne presentiamo alcuni sebbene la scienza continui a indagare e probabilmente ve ne sono molti altri.
Crescita dei dendriti
I dendriti sono le estensioni ramificate dei neuroni. Si occupano di condurre segnali neuronali tra i neuroni. Più la loro crescita è stimolate, più intensa è la ricezione e l’invio dei segnali.
Imparare a giocare a scacchi e farlo regolarmente stimola la crescita dei dendriti. Questo, a sua volta, aumenta la velocità della comunicazione neurale. In altre parole, aumenta il livello di elaborazione e migliora le prestazioni cognitive.
Si allenano entrambi gli emisferi cerebrali
L’emisfero sinistro si occupa anche del riconoscimento degli oggetti. L’emisfero destro, invece, del riconoscimento degli schemi durante il gioco.
Giocare a scacchi, seguirne le regole e la tecnica costringe il giocatore a utilizzare entrambi gli emisferi cerebrali. Pertanto, la pratica regolare aiuta a sviluppare entrambi gli emisferi.
Giocare a scacchi previene l’Alzheimer
La Albert Einstein School of Medicine della Yeshiva University ha condotto uno studio i cui risultati forniscono dati molto importanti in merito all’abitudine di giocare a scacchi. In quanto esercizio mentale, previene il declino cognitivo.
Giocare a scacchi sembra ridurre significativamente il rischio di demenza e combatterne anche i sintomi. Questo potrebbe applicarsi anche a disturbi come depressione e ansia.
Aiuta a trattare la schizofrenia
Il Center for Cognitive Neuroscience di Bron, in Francia, ha istituito incontri giornalieri di scacchi per persone affette da schizofrenia. Ciò ha portato a un miglioramento delle condizioni dei pazienti rispetto a quelli esclusi dal programma di gioco. Nello specifico, sono migliorati processi come l’attenzione e il ragionamento.
Migliora il pensiero e le capacità di risoluzione dei problemi nei bambini
Sembra che i bambini che iniziano a giocare a scacchi in tenera età migliorino le loro capacità di risoluzione dei problemi. È stato anche riscontrato un miglioramento nella lettura e nei punteggi matematici.
Dopotutto, per un bambino, gli scacchi possono essere visti come un grande puzzle da risolvere. Richiede continui cambi di strategia, che devono adattarsi ai movimenti dell’avversario.
Giocare a scacchi aumenta la fiducia in sé stessi
Gli scacchi hanno anche un grande impatto sull’autostima. Indipendentemente dal fatto che vinciate o perdiate, giocare a scacchi si presta ad analizzare le partite e capire dove avete sbagliato. Questo fornisce molte informazioni su noi stessi.
La pratica aiuta a migliorare come giocatori di scacchi: arriva infatti un momento in cui il gioco di strategia diventa davvero piacevole, e ci farà sentire molto più a nostro agio e fiduciosi. Ciò aumenta notevolmente il livello di forza mentale e fiducia in sé stessi.
Rafforza le capacità di pianificazione e previsione
Giocare a scacchi richiede autocontrollo e capacità di pianificazione. Queste capacità si sviluppano nella corteccia prefrontale, una delle aree del cervello che si sviluppa più tardivamente.
I bambini e gli adolescenti traggono vantaggio da questo gioco di strategia soprattutto perché li aiuta a sviluppare proprio questa parte del cervello. È un metodo eccellente che li aiuterà, da adulti, a prendere decisioni in molti aspetti della loro vita.
Giocare a scacchi durante la riabilitazione
Le persone che si stanno riprendendo da un ictus, o da qualsiasi altro problema fisicamente debilitante, possono trarre grandi benefici dalla pratica regolare del gioco degli scacchi.
Aiuta a migliorare le capacità cognitive e motorie. Anche la capacità di comunicazione. Stimola la concentrazione profonda e aiuta a combattere l’ansia.
Un duello psicologico
In realtà, giocare a scacchi è un duello psicologico che richiede resistenza, volontà di vincere, tenacia, prontezza al combattimento e molta resilienza. Se non giocate regolarmente a scacchi, potreste ripensarci dopo aver esaminato questi dati. Siete pronti per la sfida?
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